“Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa …”
È forse il libro più amato più odiato più discusso degli ultimi 70 anni.
Ed è anche pieno di citazioni che spesso si usano così tanto per fare scena tra amici o durante una conversazione.
Ma cos’è “Il Piccolo Principe”?
È un libro che racconta una favolosa storia.
Racconta di un uomo, che in mezzo ad un deserto incontra un bambino, meraviglioso d’aspetto e anche d’intelligenza.
Un bambino che gli farà ricordare com’era bello vedere le cose per come sono, che la fantasia è il posto migliore dove viaggiare, di come mente e cuore non è vero che si devono fare sempre la guerra, che è bello a volte sedersi a terra e fare un disegno e poi alzare gli occhi al cielo e guardare le stelle e tra di esse, magari, scovare un piccolissimo pianeta, e chissà forse se qualcuno lo abiterà.
Di rose di pecore e vulcani e anche baobab che abitano lo stesso piccolissimo posto; e di come è bello guardare più tramonti al giorno senza annoiarsi mai.
E non perché se un giorno ti punse una rosa non dovrai mai più amare i loro fiori.
E di come le attese ci possano anche rendere felici, perché l’amicizia è il dono più bello che qualcuno potrà farci.