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I Fontaines D.C.: la band irlandese che ha ridefinito il post-punk contemporaneo

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Il Carroponte di Sesto San Giovanni si prepara ad accogliere una delle band più elettrizzanti del panorama musicale internazionale. I Fontaines D.C. saliranno sul palco milanese il 19 giugno 2025, portando con sé un bagaglio sonoro che ha saputo conquistare critica e pubblico a livello globale. Dopo i sold out registrati a Roma e all’Alcatraz di Milano, la formazione irlandese torna in Italia per presentare dal vivo il loro ultimo lavoro “Romance”, un album che segna l’ennesima evoluzione di una band in costante movimento artistico.

Dalle strade di Dublino al successo mondiale

La storia dei Fontaines D.C. inizia tra i banchi del BIMM (British and Irish Modern Music Institute) di Dublino, dove Carlos O’Connell, Conor Curley, Conor Deegan, Grian Chatten e Tom Coll si incontrano mentre frequentano il college di musica nelle Liberties. Ma quello che unisce davvero questi cinque ragazzi non è solo la musica: è la passione per la poesia. Prima ancora di pensare a chitarre e microfoni, pubblicano due raccolte poetiche chiamate “Vroom”, ispirata ai Beat poets come Jack Kerouac e Allen Ginsberg, e “Winding”, che trae ispirazione da poeti irlandesi come Patrick Kavanagh, James Joyce e W.B. Yeats.

Questa matrice letteraria diventerà uno degli elementi distintivi del loro sound, infondendo nelle loro composizioni una profondità narrativa che va ben oltre i confini del post-punk tradizionale. La band si forma ufficialmente nel 2014 a Dublino, per poi trasferirsi successivamente a Londra, dove iniziano a costruire la loro identità sonora tra le strade di una città che ha sempre rappresentato un crocevia culturale fondamentale.

Dogrel: l’esplosione del fenomeno irlandese

Il 2019 segna una svolta decisiva nella carriera della band con l’uscita di “Dogrel”, il loro album di debutto che fa letteralmente esplodere il nome dei Fontaines D.C. sulla scena internazionale. L’album include brani destinati a diventare iconici come “Big”, “Sha Sha Sha”, “Television Screens” e “Boys in the Better Land”, tracce che catturano l’essenza grezza e vitale della Dublino contemporanea.

Il disco non è solo una raccolta di canzoni, ma un manifesto generazionale che parla di appartenenza, identità e resistenza culturale. La critica accoglie l’opera con entusiasmo, riconoscendo nella band irlandese una delle voci più autentiche del nuovo post-punk. Il successo di “Dogrel” non è solo commerciale, ma rappresenta un momento di svolta culturale che ridefinisce i parametri del genere per una nuova generazione di ascoltatori.

A Hero’s Death: l’evoluzione artistica

Appena diciotto mesi dopo il trionfo del debutto, i Fontaines D.C. tornano con “A Hero’s Death”, pubblicato il 31 luglio 2020. Questo secondo capitolo della loro discografia dimostra una maturità artistica sorprendente, con la band che non si accontenta di replicare la formula vincente del primo album.

L’album segna una parziale partenza dal loro sound post-punk frenetico e carico di ansia verso l’incorporazione di aspetti più onirici e psichedelici, traendo ispirazione dai Beach Boys tra le molte influenze. Questa evoluzione stilistica non passa inosservata: “A Hero’s Death” riceve una nomination ai Grammy, confermando il riconoscimento internazionale del gruppo.

Le undici tracce dell’album, da “I Don’t Belong” a “No”, costruiscono un percorso sonoro che esplora tematiche esistenziali con una profondità emotiva inedita per la band. La capacità di reinventarsi senza tradire la propria essenza diventa uno dei tratti distintivi dei Fontaines D.C., una caratteristica che li distingue nettamente dai loro contemporanei.

Skinty Fia: il primo numero uno

Il 2022 rappresenta l’anno della consacrazione definitiva con “Skinty Fia”, il terzo album che porta la band al primo posto delle classifiche britanniche e irlandesi. Il disco diventa il primo della band a raggiungere il numero uno nelle classifiche del Regno Unito e dell’Irlanda, un traguardo che suggella il loro status di protagonisti assoluti della scena musicale contemporanea.

Il titolo “Skinty Fia”, utilizzato colloquialmente come imprecazione, si traduce approssimativamente dall’irlandese come “maledizione”, rivelando ancora una volta il legame profondo della band con le proprie radici culturali. Le registrazioni si svolgono nel 2021 a Londra con il produttore Dan Carey, seguendo un processo creativo strutturato: le canzoni vengono scritte durante il giorno e registrate di notte per creare un livello di incertezza.

Tracce come “In ár gCroíthe go deo”, “Big Shot”, “How Cold Love Is” e “Bloomsday” dimostrano una versatilità compositiva che spazia dal post-punk più aggressivo a momenti di introspezione quasi cinematografica. I cinque dublinesi abbandonano il post-punk agitatore per creare il loro album più introspettivo e inaspettato, confermando la loro capacità di evolversi costantemente.

Romance: la nuova frontiera sonora

L’agosto 2024 segna l’arrivo di “Romance”, il quarto capitolo discografico che vince l’Album Award ai Rolling Stone UK Awards 2024. Per questo lavoro la band collabora con il produttore James Ford, e l’album debutta al numero 2 nel Regno Unito, raddoppiando le vendite della prima settimana rispetto a “Skinty Fia”.

Il disco conferma la crescita artistica della formazione, che continua a esplorare nuovi territori sonori senza mai perdere la propria identità. Nuove composizioni come “Before You I Just Forget” e “Starburster / In Heaven (Lady in the Radiator Song)” mostrano una band che non ha paura di sperimentare, mantenendo sempre salda la propria matrice poetica e la capacità di raccontare storie attraverso la musica.

Il live che conquista l’Europa

La dimensione live rappresenta da sempre uno degli aspetti più coinvolgenti dell’esperienza Fontaines D.C. Dopo i clamorosi sold out di Roma e del concerto all’Alcatraz di Milano del novembre 2024, la band irlandese annuncia un nuovo tour italiano per l’estate 2025. La tappa al Carroponte si inserisce in questo contesto di successo internazionale, con la band che ha dimostrato di saper trasferire sul palco tutta l’intensità emotiva delle proprie composizioni.

I concerti dei Fontaines D.C. non sono semplici esibizioni musicali, ma esperienze immersive che coinvolgono il pubblico in un viaggio attraverso le contraddizioni e le bellezze della contemporaneità. La voce di Grian Chatten, le chitarre intrecciate di Carlos O’Connell e Conor Curley, il basso pulsante di Conor Deegan III e la batteria incalzante di Tom Coll creano un muro sonoro che sa essere tanto delicato quanto devastante.

La probabile scaletta del concerto al Carroponte.

  • Romance
  • Jackie Down the Line
  • Televised Mind
  • Roman Holiday
  • Big Shot
  • Death Kink
  • Sundowner
  • It’s Amazing to Be Young
  • Big
  • A Hero’s Death
  • Here’s the Thing
  • Bug
  • Horseness Is the Whatness
  • Nabokov
  • Boys in the Better Land
  • Favourite
  • In the Modern World
  • Desire
  • I Love You
  • Starburster

L’eredità culturale di una generazione

I Fontaines D.C. rappresentano molto più di una semplice band post-punk: sono i portavoce di una generazione che cerca di trovare il proprio posto in un mondo in costante cambiamento. La loro musica parla di identità, appartenenza, alienazione urbana e ricerca di autenticità, temi universali che risuonano in ogni angolo del pianeta.

La capacità di coniugare tradizione e innovazione, radici irlandesi e sound internazionale, poesia e potenza rock, fa di questa formazione uno dei fenomeni musicali più significativi degli ultimi anni. Il loro percorso artistico dimostra che è possibile evolversi costantemente senza mai tradire la propria essenza, una lezione preziosa in un’epoca spesso dominata dalle mode passeggere.

L’appuntamento al Carroponte di Sesto San Giovanni rappresenta l’occasione perfetta per assistere dal vivo a questa straordinaria evoluzione artistica, in uno dei luoghi più suggestivi del panorama musicale milanese. I Fontaines D.C. arrivano carichi dell’energia di “Romance” e della consapevolezza di essere diventati una delle realtà più importanti del panorama musicale contemporaneo.

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