Prima o poi, quasi tutti i proprietari di un immobile si trovano di fronte al quesito: ristrutturare o non ristrutturare? Voglia di cambiamento, necessità di rinnovare gli ambienti o semplicemente una scelta strategica per vendere l’immobile ad un prezzo maggiore di quello a cui lo si è acquistato. Le motivazioni possono essere le più disparate, ma è tendenzialmente vero che interventi simili non sono mai semplici, e spesso – se non affrontati nel modo corretto – possono portare a disguidi di ogni genere se non addirittura perdite di denaro non preventivate.

Ma allora come si fa ad affrontare la ristrutturazione di casa con il giusto approccio cercando da un lato di minimizzare inconvenienti e brutte sorprese e dall’altro di raggiungere gli obiettivi prefissati rispettando tempistiche e budget? Risponde a questa domanda Umarelle.

Umarelle nasce dalla volontà di semplificare tanti aspetti che riguardano uno dei beni più cari a tutte le persone che hanno la fortuna di possederne una: la propria casa – commenta Benito Malaspina, co-founder di didimora Dentro le nostre abitazioni ci sono infatti sogni e progetti di vita che meritano il meglio sul mercato anche e soprattutto quando si parla di ristrutturazioni, ambito molto spesso segnato da esperienze travagliate e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Siamo perciò felici di diffondere questo breve prontuario perché ristrutturare casa sicuramente è impegnativo e provante, ma non per questo deve necessariamente essere un trauma.”

1. Preparati psicologicamente

É un momento molto intenso, fatto di sogni, grandi investimenti economici ma soprattutto emotivi e – in mezzo – ci sono anche tantissime decisioni da prendere. Ci si sente  smarriti quando la casa è un cumulo di macerie e l’agenda trabocca di scadenze. A cena si parla solo di caparre, ritardi, permessi al lavoro e tante altre incombenze che spuntano a sorpresa mentre cerchi di condurre una vita normale. Per questo, senza cadere in allarmismi, è importante prepararsi mentalmente alla sospensione di tutte le abitudini e ricordare sempre che la cosa bella della ristrutturazione è che prima o poi finisce. E a quel punto ci sarà il trasloco, auguri!

2. Pianifica bene i lavori prima di iniziare 

Dal momento che la ristrutturazione potrebbe essere ricca di imprevisti, la cosa più importante per fronteggiarli è giocare d’anticipo e organizzare il più possibile. Evita i conflitti d’interesse e assicurati di avere qualcuno dalla tua parte: affidati a un progettista separato dall’impresa edile, chiedi un computo metrico dettagliato dei lavori e usalo per chiedere i preventivi ad almeno 3 imprese diverse. Scegli le finiture il prima possibile: spesso i tempi di consegna sono lunghi e si rischia di allungare i tempi dei lavori. Guarda con attenzione i progetti esecutivi, come i piani di posa, la disposizione di interruttori e punti luce: se richiedi dei cambi durante i lavori potresti incorrere in costi aggiuntivi o allungamento dei tempi.

3. Monitora con costanza e non lasciare nulla indietro

La pianificazione, come detto, è fondamentale, ma non è l’unico aspetto imprescindibile di una buona ristrutturazione. Al piano più pratico che riguarda i professionisti a cui decidi di affidarti, si accompagna quello burocratico e di monitoraggio, sia dei documenti ufficiali, sia dei progressi che si susseguono. Per questo è utile attuare alcuni comportamenti per mantenere tutto il lavoro sempre ben organizzato, ad esempio:

    • controlla di persona il progressivo svolgimento dei lavori almeno una volta a settimana;
    • conserva fatture e ricevute perché ti serviranno per i calcoli finali e detrazioni fiscali;
    • salda l’ultima rata all’impresa solo dopo aver controllato tutto e aver fatto sistemare tutti gli eventuali dettagli;
    • infine, dopo la chiusura lavori verifica se è stato fatto l’aggiornamento catastale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

4. Fai firmare un contratto all’impresa edile che ti tuteli da ritardi eccessivi

Chi ha già ristrutturato lo sa, è davvero difficile, se non impossibile, che i lavori finiscano esattamente nei tempi stabiliti. Questo perché il lavoro in sé è soggetto a moltissime variabili come il reperimento delle materie prime o il coordinamento con aziende terze. Inoltre non sono rari i casi in cui una stessa impresa abbia più cantieri aperti contemporaneamente e che questo provochi carenza di personale. Per questo è importante tutelarsi e accordarsi con l’impresa per un contratto che definisca una penale in caso di ritardo eccessivo: ad esempio il 5% del costo totale dei lavori dopo il secondo mese di ritardo, il 10% dopo il 3° mese e così via.

5. Scegli accuratamente i materiali

I materiali che scegli per la tua casa conferiscono una specifica identità all’ambiente e devono essere in linea con la tua personalità. Non fermarti ai primi suggerimenti dell’impresa o dell’architetto. Cerca ispirazione su Pinterest o riviste di architettura e, se vuoi fare le cose in grande, assumi un Interior DesignerNon risparmiare sulle cose essenziali: non sarà piacevole cambiare il piano della cucina dopo solo un anno di utilizzo e, inoltre, finiture di qualità danno più valore alla casa.

5+1. Controlla l’affidabilità dei professionisti

Potremmo darti altri cento consigli ma in realtà te ne basta uno solo: scegli sempre dei professionisti affidabili. Prima di affidare incarichi, cerca l’impresa su Google e su portali specializzati.

Ecco alcune delle caratteristiche comuni tra le imprese più affidabili:

    • Sono in attività con la stessa partita iva da almeno 3 anni;
    • Hanno dipendenti regolari;
    • Utilizzano dispositivi di protezione personale come caschetto e guanti;
    • Hanno un sito web;
    • Forniscono un computo metrico dettagliato e non una cifra approssimativa per la totalità dei lavori.