Entrare da Casa Camperio, a pochi passi dal Duomo, significa scoprire uno spazio in cui ogni elemento architettonico racconta una storia di contaminazioni. Il bancone bar domina la scena proprio di fronte alla cucina a vista, creando un dialogo continuo tra miscelazione e gastronomia. È qui, seduti davanti al legno scuro del counter, che si comprende il senso profondo di questo progetto: non un semplice cocktail bar, ma un luogo dove la filosofia della miscelazione e della cucina si incontrano in un dialogo che stimola tutti i sensi.

La firma di un giovane talento della miscelazione

Dietro la drink list c’è Andrea Lascatti Busato, formatosi al leggendario The Connaught di Londra, che lavora live dietro al bancone creando una connessione diretta con gli ospiti. La sua visione ha dato vita a una collezione di dodici signature cocktail che scandagliano il concetto giapponese di shibui – la bellezza pura e autentica, semplice e genuina – scandendo la drink list in tematiche dimensioni dell’anima.

Evocazioni orientali con anima italiana

Il Bitter Hazelnut: rosso italiano e sentori tostati

Tra i signature più caratteriali della carta spicca il Bitter Hazelnut, dove il Campari incontra la nocciola in un dialogo tutto italiano arricchito da whisky e maraschino. L’approccio al bicchiere rivela subito un rosso intenso che promette carattere, e il primo sorso mantiene la promessa: l’amarezza secca e vegetale del Campari viene smussata dalla rotondità cremosa della nocciola, mentre il whisky aggiunge profondità e note tostate che riecheggiano i sentori della frutta secca. Il maraschino, con la sua dolcezza discreta e il tocco di mandorla, completa il quadro armonizzando gli elementi più spigolosi. È un cocktail che racconta l’Italia attraverso i suoi sapori più iconici, trasformandoli in qualcosa di inaspettato e contemporaneo, perfetto per chi ama i drink di carattere che non temono la complessità.

Il Lavender and Lemon Verbena: viaggio messicano tra fiori e fumo

Il Lavender and Lemon Verbena porta invece il bevitore verso il Messico, componendo tequila e mezcal con lavanda, verbena limone e agave. Al naso si avverte subito la nota floreale delicata della lavanda che danza con gli accenti agrumati e leggermente mentolati della verbena limone, mentre il mezcal sussurra sentori affumicati che restano sullo sfondo senza invadere. In bocca l’equilibrio si fa ancora più evidente: la dolcezza naturale dell’agave bilancia perfettamente la componente erbacea, mentre la tequila fornisce struttura e la fumosità del mezcal emerge gradualmente, come un ricordo che si fa strada tra i petali. È un cocktail che invita alla contemplazione, dove ogni sorso rivela sfumature diverse, dalle più eteree e profumate alle più terrose e ancestrali, in un gioco di contrasti che restituisce tutta la maestria dei bartender.

Un’esperienza che travalica il bicchiere

L’ambiente della Bar Room, con divani, luci soffuse e musica di sottofondo, ricrea l’atmosfera di un circolo privato dove respirare l’aria di casa. L’arredamento, con pezzi americani originali degli anni Sessanta da collezione privata, dialoga con tessuti e texture disegnati ad hoc, creando un’avvolgenza che invita a restare. I dodici signature drink a 16 euro, oltre ai grandi classici a 14 euro, rappresentano un’ottima proposta qualità-prezzo per il centro di Milano.

La vera rivoluzione di Casa Camperio sta nell’aver abolito ogni barriera: preparazione dei cocktail e piatti si fondono in un flusso continuo di emozioni, dove la miscelazione e la cucina diventano un’unica esperienza sensoriale. È possibile sorseggiare un drink mentre si osservano le mani sapienti dello chef comporre un piatto, in una danza sincronizzata che celebra l’eccellenza dell’ospitalità contemporanea italiana.