Il governo dell’Arabia Saudita ha annunciato l’intenzione di costruire un grattacielo a forma di cubo alto 400 metri chiamato Mukaab come parte del suo piano per il centro di Murabba a Riyadh.
Progettato per essere costruito a nord-ovest del centro di Riyadh, lo sviluppo di 19 chilometri quadrati è stato progettato come una nuova area del centro della capitale saudita.
Descritto come il “nuovo volto di Riyadh”, sarà costruito attorno alla struttura Mukaab, che sarà “una delle più grandi strutture costruite al mondo”.
La struttura sarà alta 400 metri, rendendola ufficialmente un grattacielo superalto, e lunga 400 metri per lato. Diventerà l’edificio più alto della città.
L’edificio a forma di cubo sarà racchiuso in una facciata fatta di forme triangolari sovrapposte che richiama lo stile architettonico Najdi in chiave moderna.
Conterrà due milioni di metri quadrati di negozi, attrazioni culturali e turistiche e avrà uno spazio atrio quasi a tutta altezza che conterrà una torre a spirale.
Il grattacielo Mukaab fa parte del più ampio distretto di Murabba annunciato dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, presidente della neonata New Murabba Development Company.
Lo sviluppo più ampio conterrà oltre 100.000 unità residenziali e 9.000 camere d’albergo insieme a oltre 980.000 metri quadrati di negozi e 1,4 milioni di metri quadrati di uffici.
Comprenderà anche 80 luoghi di intrattenimento e cultura, un’università di tecnologia e design, un teatro immersivo polivalente e un museo definito “iconico”.
Secondo il governo dell’Arabia Saudita, il progetto dovrebbe essere completato entro il 2030.
È uno dei numerosi mega progetti attualmente in fase di sviluppo in Arabia Saudita finanziati dal suo Fondo per gli investimenti pubblici come parte del piano Saudi Vision 2030 per diversificare l’economia del paese.

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.