Quando ottobre avanza e i primi freddi annunciano l’inverno, qualcosa di straordinario accade lungo i binari che attraversano l’Europa. Le montagne si vestono di stagione, i boschi diventano tele impressioniste dove il verde cede il passo a pennellate di ambra, cremisi e oro. È in questo momento che prendere un treno non significa semplicemente spostarsi da un luogo all’altro, ma abbandonarsi a un rituale di bellezza che rallenta il tempo e riporta al piacere dello sguardo.
I treni panoramici autunnali rappresentano un modo unico di vivere la stagione più pittorica dell’anno. Dal finestrino, il paesaggio scorre come in un film d’autore, regalando visioni che nessuna fotografia può davvero catturare: la luce radente del mattino che filtra tra i larici dorati, le valli che sembrano incendiarsi al tramonto, i riflessi dei boschi sulle acque dei laghi alpini. Non è un caso se sempre più viaggiatori scelgono il treno per il foliage come alternativa sostenibile e affascinante all’automobile, riscoprendo il piacere di un viaggio lento che diventa esperienza in sé.
Il richiamo delle Alpi italiane e svizzere
La Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che dal 1923 collega Domodossola a Locarno, è stata riconosciuta da Lonely Planet tra le dieci linee ferroviarie più spettacolari del mondo. Non è difficile capire perché. Il percorso di cinquantadue chilometri attraversa la Valle Vigezzo, soprannominata “Valle dei Pittori” proprio per la bellezza dei suoi paesaggi, e le Centovalli svizzere, in un susseguirsi di panorami che lasciano senza fiato.
In autunno, questo tracciato diventa un teatro naturale dove si celebra il foliage nella sua forma più intensa. Il treno sale fino a 800 metri di quota, dove i boschi di castagni e faggete tingono i fianchi delle montagne di giallo, arancione e rosso, prima di ridiscendere verso la sponda svizzera del Lago Maggiore. Ogni curva offre una prospettiva diversa: ponti sospesi che si stagliano contro gole profonde, borghi di pietra che sembrano aggrappati alla montagna, cascate che scendono impetuose tra le rocce.
Il viaggio dura circa due ore per tratta e permette una fermata intermedia, offrendo l’opportunità di esplorare località come Santa Maria Maggiore, con il suo centro storico perfettamente conservato, o Re, dove si erge il Santuario della Madonna del Sangue che domina la valle. La prenotazione è obbligatoria e i biglietti variano tra i 36 euro nei giorni feriali e i 41 euro nei weekend per gli adulti in seconda classe, con corse speciali dedicate al foliage dall’11 ottobre al 16 novembre.
Quando le montagne si accendono di rame
Ma l’autunno alpino trova la sua espressione forse più maestosa lungo un altro tracciato leggendario: il Bernina Express, che attraversa 55 gallerie e 196 ponti nel suo percorso da Chur a Tirano. Questa ferrovia, riconosciuta Patrimonio UNESCO dal 2008, è un capolavoro di ingegneria che scala le Alpi svizzere fino a raggiungere i 2.253 metri del Passo del Bernina.
In autunno, le foreste cambiano colore, i larici assumono tonalità dorate e i boschi si infiammano di rosso e arancione, creando un contrasto spettacolare con i ghiacciai che brillano sopra le vette. Le carrozze panoramiche permettono di vivere questo spettacolo in tutta la sua magnificenza: il viadotto elicoidale di Brusio, dove il treno disegna un cerchio completo per guadagnare quota, il Lago Bianco che riflette il cielo e le montagne circostanti, la stazione di Alp Grüm con la sua vista mozzafiato sul ghiacciaio del Palü.
Il viaggio completo dura circa quattro ore e attraversa paesaggi che cambiano continuamente, dalla Valtellina italiana con i suoi vigneti alle alte valli dell’Engadina. Durante l’autunno, tra ottobre e novembre, si possono ammirare i colori autunnali degli alberi decidui della valle dell’Albula e delle conifere dell’Engadina, spesso con neve già presente sulle montagne, un connubio che rende ogni momento del viaggio unico e irripetibile.
Le Highlands scozzesi e il fascino selvaggio dell’autunno
Spostandoci verso nord, le Highlands scozzesi offrono un’esperienza di foliage completamente diversa, più selvaggia e drammatica. La West Highland Line, votata come il miglior viaggio in treno del mondo dai lettori della rivista Wanderlust nel 2009, collega Glasgow con i porti di Mallaig e Oban, attraversando alcuni dei paesaggi più remoti e incontaminati della Scozia.
Partendo dalla vivace Glasgow, il treno si addentra progressivamente in scenari sempre più selvaggi: brughiere che in autunno si tingono di tonalità dorate, loch che riflettono il cielo come specchi, montagne che assumono sfumature di rosso e rame. Il percorso attraversa il Loch Lomond & The Trossachs National Park, sale sulla desolata brughiera di Rannoch Moor, dove i binari poggiano su supporti speciali per non affondare nella torba, e raggiunge infine Fort William ai piedi del Ben Nevis, la vetta più alta delle isole britanniche.
Ma è il tratto da Fort William a Mallaig quello che molti considerano il più spettacolare. Il viadotto di Glenfinnan, costruito tra il 1897 e il 1901 con 21 archi in calcestruzzo, è diventato famoso in tutto il mondo per essere apparso nei film di Harry Potter, ma la sua bellezza va ben oltre la popolarità cinematografica. In autunno, quando la luce bassa esalta i colori del paesaggio e le prime nevicate imbiancano le cime, attraversare questo ponte sospeso a trenta metri di altezza sul fiume Finnan diventa un’esperienza quasi mistica.
Il viaggio completo fino a Mallaig dura circa cinque ore, con corse giornaliere operate da ScotRail. In estate, il servizio è arricchito dal Jacobite Steam Train, un treno a vapore d’epoca che ricrea perfettamente l’atmosfera dell’Hogwarts Express. Da Mallaig è poi possibile proseguire in traghetto verso l’Isola di Skye, completando un itinerario che unisce natura, storia e leggenda.
Il fascino discreto dei treni regionali italiani
L’Italia offre anche percorsi meno conosciuti ma non meno affascinanti. La Transiberiana d’Italia, che collega Sulmona a Isernia attraversando gli altopiani abruzzesi e molisani, raggiunge i 1.268 metri di quota a Rivisondoli-Pescocostanzo. In autunno, il convoglio storico attraversa altopiani punteggiati da castagneti e vallate trasformate dal foliage, con partenze speciali nei weekend da settembre a novembre che permettono di scoprire borghi antichi e tradizioni montane.
In Toscana, il Treno Natura porta i viaggiatori attraverso la Val d’Orcia con locomotive a vapore e carrozze d’epoca degli anni Trenta. Partendo da Siena alle 8:55, il treno attraversa la Valle dell’Arbia e quella dell’Ombrone, fino a raggiungere il Parco della Val d’Orcia tra vigneti colorati dall’autunno e colline sinuose. L’arrivo ad Abbadia San Salvatore coincide con feste autunnali dedicate ai prodotti stagionali, dalle castagne al vino novello, trasformando il viaggio in un’esperienza enogastronomica oltre che paesaggistica.
Il ritmo lento come filosofia di viaggio
C’è qualcosa di profondamente diverso nel viaggiare in treno durante l’autunno. Forse è il fatto che il ritmo rallentato dei convogli si accorda perfettamente con il tempo sospeso della stagione, quando la natura sembra fermarsi un attimo prima del grande sonno invernale. O forse è semplicemente il piacere di guardare fuori dal finestrino senza dover prestare attenzione alla strada, lasciandosi cullare dal movimento e dal rumore rassicurante dei binari.
I treni panoramici rappresentano una forma di viaggio che sta vivendo una seconda giovinezza. In un’epoca ossessionata dalla velocità e dall’efficienza, questi percorsi offrono il lusso del tempo, la possibilità di osservare il paesaggio che cambia gradualmente, di scorgere dettagli che dalla strada rimarrebbero invisibili. Sono esperienze che parlano a quella parte di noi che cerca ancora meraviglia e contemplazione, che vuole ricordare come si viaggiava quando il viaggio stesso era la meta.
L’autunno amplifica questa dimensione. I colori del foliage trasformano ogni finestra in un quadro vivente che si rinnova continuamente, chilometro dopo chilometro. La luce particolare di questa stagione, più radente e dorata rispetto all’estate, esalta ogni sfumatura, ogni contrasto tra il rosso delle foglie e il verde dei pini, tra il giallo dei larici e il blu dei laghi alpini.
Consigli pratici per il viaggiatore d’autunno
Chi decide di intraprendere uno di questi viaggi deve tenere presente alcuni aspetti pratici. Innanzitutto, la prenotazione anticipata è essenziale, specialmente per le linee più famose come il Treno del Foliage o il Bernina Express, che possono esaurire i posti disponibili settimane o addirittura mesi prima della partenza. I periodi di punta vanno da metà ottobre ai primi di novembre, quando il foliage raggiunge la sua massima intensità.
Il clima autunnale alpino può essere imprevedibile: mattine fredde possono trasformarsi in pomeriggi miti e soleggiati, ma è sempre consigliabile portare abbigliamento a strati e un impermeabile leggero. Le temperature in quota possono scendere notevolmente, e alcune linee come il Bernina Express attraversano zone dove la neve può già essere presente da ottobre.
Per quanto riguarda la fotografia, i finestrini dei treni panoramici sono generalmente molto ampi, ma è importante considerare i riflessi, specialmente nelle giornate nuvolose. Nelle carrozze più moderne, i vetri sono spesso sigillati, mentre alcuni convogli storici permettono ancora di abbassare i finestrini, offrendo opportunità fotografiche migliori.
Il futuro del turismo ferroviario sostenibile
Questi percorsi rappresentano anche un modello di turismo sostenibile. In un momento in cui la crisi climatica impone di ripensare il nostro modo di viaggiare, i treni panoramici offrono un’alternativa a basso impatto ambientale che non richiede alcun sacrificio in termini di esperienza. Anzi, il viaggio in treno permette di apprezzare il paesaggio in modo più completo e rilassato rispetto all’automobile, eliminando lo stress della guida e il problema del parcheggio.
Molte ferrovie storiche stanno investendo in tecnologie sempre più pulite, mantenendo il fascino delle carrozze d’epoca ma riducendo l’impatto ecologico. È una forma di turismo che rispetta i luoghi che attraversa, che non congestiona le strade di montagna, che permette ai piccoli borghi di beneficiare economicamente dei visitatori senza essere sopraffatti dal traffico.
L’autunno sui binari d’Europa è un’esperienza che parla a tutti i sensi: la vista dei colori cangianti, il suono ritmico delle ruote sui binari, l’aria fresca che entra dai finestrini, la possibilità di assaporare prodotti locali a bordo o durante le soste. È un modo di viaggiare che recupera una dimensione quasi dimenticata, dove il percorso conta quanto la destinazione, dove ogni chilometro è parte dell’avventura.
Per chi cerca un’alternativa al turismo di massa, per chi vuole vivere l’autunno in modo autentico e memorabile, questi treni offrono un’opportunità unica. Non sono semplici mezzi di trasporto, ma finestre mobili su un mondo che cambia, testimoni silenziosi del passaggio delle stagioni, ponti tra passato e presente che ci ricordano che, a volte, la vera bellezza si trova nel prendersi il tempo di guardarla.
Racconto il mondo attraverso gli occhi di chi ama scoprire, esplorare e vivere esperienze autentiche. Dalle mete più celebri a quelle meno conosciute, approfondisco culture, tradizioni, paesaggi e storie locali, offrendo ai lettori una visione completa e coinvolgente del viaggio. Mi dedico a raccontare non solo le destinazioni, ma anche i modi di viaggiare, le emozioni, i suggerimenti pratici e le tendenze che animano il settore. Con uno stile fresco e narrativo, porto alla luce dettagli unici che ispirano a partire, con curiosità e apertura mentale. Per me, il viaggio è un incontro continuo con l’altro, un arricchimento personale e una fonte inesauribile di ispirazione, e attraverso i miei articoli cerco di trasmettere questa passione a chi desidera scoprire il mondo in tutte le sue molteplici sfaccettature.Reporter appassionata di viaggi in tutte le loro sfaccettature, racconto il mondo attraverso gli occhi di chi ama scoprire, esplorare e vivere esperienze autentiche. Dalle mete più celebri a quelle meno conosciute, approfondisco culture, tradizioni, paesaggi e storie locali, offrendo ai lettori una visione completa e coinvolgente del viaggio. Mi dedico a narrare non solo le destinazioni, ma anche le modalità di viaggio, le emozioni, i consigli pratici e le tendenze che animano il settore. Con uno stile fresco e coinvolgente, porto alla luce dettagli unici che ispirano a partire con curiosità e apertura mentale. Il viaggio per me è incontro, arricchimento personale e fonte inesauribile di ispirazione, e attraverso i miei articoli trasmetto questa passione a chi desidera scoprire il mondo in tutte le sue sfumature.

