
Dopo il successo delle due serate di cabaret di Cevoli, il Teatro Manzoni passa la palla alla prosa con un classico del teatro di William Douglas Home nell’adattamento francese di Marc-Gilbert Sauvajon.
In questo spettacolo Luca Barbareschi, oltre ad essere Gilberto, l’egocentrico protagonista, si cimenta anche nella traduzione e regia.
Dopo venticinque anni di matrimonio, il ménage con Lisa è messo in crisi da un tradimento di questa con il ricco russo Volodia e la loro decisione di scappare insieme per Parigi. Questo evento riaccende in Gilberto l’interesse verso la moglie e gli fa architettare un ingegnoso piano per riconquistarla: con il pretesto di una civile separazione invita per il fine settimana Volodia e la propria segretaria Chanel Pizziconi.
In una girandola di situazioni comiche, imprevisti e colpi di scena Gilberto e Lisa riscopriranno reciproci sentimenti sopiti fino alla battuta finale: “noi due non sarà mai perfetto lo sai, ma sarà noi due…”
Una commedia mai banale, dalla comicità profonda ed elegante, sapientemente interpretata da tutto il cast. Sono due ore molto ben spese.

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner.
L’opera preferita tuttavia è la Tosca, la quale si narra, ma non vi sono prove certe, lo abbia commosso fino alle lacrime…