Era una mattina di febbraio 2024 quando il telefono squillò in casa Manoj, a Frisco, Texas. Dall’altra parte della linea, un uomo anziano con la voce tremante: il nonno di Tejasvi, ottantacinque anni, pronto a trasferire duemila dollari a quello che credeva essere un mittente affidabile. Un’email aveva fatto breccia nelle sue certezze, costruita con quella perfidia metodica che caratterizza le truffe online più sofisticate. Il padre di Tejasvi intervenne giusto in tempo, confermando che si trattava di una frode.
Per molti, sarebbe stata solo un’altra storia di famiglia da raccontare con sollievo durante una cena. Ma Tejasvi, allora sedicenne e studentessa della Lebanon Trail High School, vide qualcosa di diverso in quell’episodio: una crepa nell’armatura digitale che avvolge milioni di persone anziane, esposte a un mondo online che parla una lingua sempre più ostile.

Quando i numeri raccontano un’emergenza silenziosa
La giovane iniziò a scavare nei dati, e quello che emerse fu un panorama inquietante. Nel 2024, l’Internet Crime Complaint Center dell’FBI ricevette quasi 860.000 segnalazioni di truffe, con perdite potenziali superiori ai 16 miliardi di dollari. Non erano semplici statistiche: dietro ogni numero c’era una persona anziana che aveva perso i risparmi di una vita, ma anche qualcosa di più intangibile e devastante. Durante un TEDx talk tenuto nel 2025, Tejasvi spiegò che gli anziani non stavano solo perdendo denaro, ma anche “fiducia, sicurezza e dignità”.
La ragazza comprese che il problema non era soltanto tecnico: era generazionale, culturale, umano. Gli anziani non erano stati cresciuti nell’era digitale, non avevano sviluppato quegli anticorpi naturali che permettono a un adolescente di riconoscere istantivamente un’email sospetta. E mentre il mondo correva online, loro restavano indietro, vulnerabili.
La nascita di Shield Seniors
Entro la fine del 2024, Tejasvi aveva sviluppato Shield Seniors, un sito web progettato per educare gli anziani a riconoscere le truffe, permettere loro di caricare messaggi sospetti per l’analisi e collegarli a canali di segnalazione come l’FBI e il Better Business Bureau. Ma non si trattava di un progetto realizzato a tavolino: Tejasvi aveva le competenze per farlo.
Entrambi i genitori lavorano nel settore IT e lei è cresciuta parlando fluentemente il linguaggio dei computer. Aveva iniziato a programmare in terza media, frequentando corsi di cybersecurity e partecipando ai programmi estivi dell’organizzazione no-profit Girls Who Code. Ma la vera innovazione di Shield Seniors non stava solo nel codice: stava nell’empatia progettuale.
Un’interfaccia pensata per chi è rimasto indietro
La piattaforma offre quattro funzioni principali: una sezione “Learn” con guide chiare e prive di gergo tecnico, un chatbot “Ask” per risposte rapide, uno strumento “Analyze” per segnalare email o messaggi sospetti, e un centro “Help” con istruzioni passo dopo passo. Ogni elemento è stato calibrato sulle esigenze degli utenti anziani: pulsanti più grandi, caratteri ingranditi e istruzioni semplificate.
Tejasvi ascolta attentamente i feedback degli anziani, annotando cosa funziona e cosa no. I loro suggerimenti l’hanno portata a semplificare l’interfaccia, e ogni modifica che apporta è guidata da conversazioni reali con gli anziani. Questo approccio dimostra una maturità rara: la consapevolezza che la tecnologia deve adattarsi alle persone, non il contrario.
Il riconoscimento della generazione che costruisce ponti
Nel settembre 2025, Tejasvi Manoj, ormai diciassettenne, è stata nominata TIME Kid of the Year. Un riconoscimento che va oltre il merito personale: rappresenta il simbolo di una generazione capace di usare le proprie competenze digitali non per dominare, ma per proteggere chi è più fragile.
Ha ricevuto una menzione d’onore nel Congressional App Challenge 2024 e ha tenuto un TEDx talk a Plano, Texas, nel 2025, parlando della necessità di costruire “ponti digitali” verso tutte le fasce demografiche. Fa anche apparizioni occasionali nelle strutture di assistenza locali, dimostrando come funziona il suo sito web.
Una missione che continua
Shield Seniors è ancora in fase di anteprima privata mentre Tejasvi lavora per perfezionarlo, ma l’impatto del progetto travalica i confini della piattaforma stessa. Rappresenta un cambio di paradigma nel modo in cui pensiamo alla sicurezza online: non solo firewall e antivirus, ma educazione, accessibilità, rispetto delle vulnerabilità umane.
La storia di Tejasvi Manoj ci ricorda che l’innovazione più potente non è quella che crea nuovi mondi digitali sempre più complessi, ma quella che rende il mondo digitale esistente accessibile a tutti. Anche a chi ha ottantacinque anni e riceve un’email sospetta. Perché in quell’email non c’è solo una truffa da sventare: c’è la dignità di una persona da proteggere.
Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.