Finalmente è giunto in Italia “KURIOS – Cabinet of Curiosities”, lo spettacolo itinerante del Cirque du Soleil Entertainment Group, dopo una lunga attesa.
Dopo aver registrato la vendita di 180.000 biglietti in Italia, lo show è stato in scena a Roma ed ora approda a Milano in Piazzale Cuoco dal mercoledì 10 maggio 2023 rimanendoci fino a domenica 25 giugno.
“KURIOS – Cabinet of Curiosities” del Cirque du Soleil trasporta lo spettatore in un affascinante e misterioso regno, dove i sensi e le percezioni sono disorientati al punto da chiedersi se tutto ciò che si vede sia frutto dell’immaginazione. L’inventore ambizioso che apre le porte dell’armadietto delle curiosità sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare il mondo intorno a sé con la compagnia di personaggi unici e stravaganti che lo guidano in un luogo meraviglioso. Qui, ogni curiosità prende vita davanti agli occhi dello spettatore, in un mondo capovolto di poesia e umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. “KURIOS – Cabinet of Curiosities” è un mix geniale di curiosità insolite e prodezze acrobatiche mozzafiato, un vero kolossal in puro stile Cirque du Soleil. Questo spettacolo dimostra che tutto è possibile attraverso il potere dell’immaginazione.
La 35ª produzione del Cirque du Soleil dal 1984 vanta un cast di 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni.
Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.


