Sono passati già 75 anni da quando Charlie Chaplin, in maniera ironica e sarcastica, decide di vestire i panni di Hynkel, dittatore di Tomania. Oggi Massimo Venturiello pensa ad una trasposizione teatrale in chiave di commedia musicale, fedele al film originale.
Forse troppo fedele. A nostro avviso si è cercato, invece di trovare una propria chiave interpretativa, di imitale eccessivamente Chaplin, senza purtroppo riuscire nell’impresa, con il risultato di non raggiungere l’obiettivo, che è quello, attraverso l’ironia, di narrare un momento storico tragico.
L’ironia intelligente è quella che, mascherata da comicità, coinvolge lo spettatore facendogli abbassare le naturali difese e, con fine arte, lo porta a riflettere lucidamente su temi di elevata profondità morale.
Tutto ciò non lo abbiamo ritrovato, nemmeno nel discorso finale, in cui avviene lo scambio di ruoli tra i due protagonisti, trasformando un discorso di odio, terrore e violenza, in un messaggio pacifista. Il pathos di questo messaggio, manca del tutto nello spettacolo, quindi ve lo proponiamo in forma video attraverso il suo autore originario.
Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.