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#Un viaggio dalle regole alla coscienza attraverso vizi e virtù dell’uomo contemporaneo

#Un viaggio dalle regole alla coscienza attraverso vizi e virtù dell’uomo contemporaneo

Estremamente attuale il tema della commedia scritta da Jordi Galceran, Il prestito.

Un uomo onesto che ha il solo valore della “propria parola” ed un dono innato, a suo dire, l’abilita’ di sedurre, che richiede un vitale prestito di poco valore, senza altre garanzie che se stesso. Un prestito vitale, già negato da cinque filiali.

L’uomo tenta di convincere “il direttore di banca”, che gli illustra le regole di garanzia richieste e mancanti, a venir meno al suo ruolo di bancario, per svelare un barlume di umanità al di là dei numeri. In realtà la richiesta si rivela alla fine una offerta per un’ancora di salvezza che però il direttore di banca, dalla vita apparentemente perfetta, non sa cogliere.

Ed è proprio questa mancanza di umanità, questo dare a pochi spiccioli più valore che all’essere umano stesso, che fa crollare il suo mondo perfetto, facendogli perdere il bene più amato, la moglie, e contemporaneamente l’affetto del fratello. Mentre il figlio, in fondo, eredità genetica del padre, manifesta poca sensibilità e poco calore umano nel cogliere esclusivamente, tra le macerie della sua famiglia, meri problemi logistici.

E quando infine il crollo del suo castello di sabbia rende il bancario più umano… non rimane che l’uomo onesto, umiliato per tutto lo spettacolo, a tendere la mano al derelitto.

Un grande testo, in cui la crisi economica e la crisi di valori, temi cardine della nostra società, vengono miscelati sapientemente dall’autore. La rappresentazione, veloce e dinamica per lo più, rallenta a volte il ritmo e risulta ripetitiva in alcuni passaggi.

Esplosioni di risate liberatorie cadenzano comunque la serata che lascia lo spettatore in pausa di riflessione sul senso stesso del mondo in cui viviamo. Eccellente la performance di Antonio Catania, perfetto in tutte le sfaccettature dell’evoluzione umana del suo personaggio, meno credibile Gianluca Ramazzotti, seppur bravo, nel ruolo di seduttore. Uno spettacolo comunque da vedere e da godere.

Lullybel per IoAmoMilano

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