Dietro una porta color ottanio che rievoca le antiche case di ringhiera milanesi, al civico 32 di via Borsieri, si nasconde The Other Side, il nuovo capitolo della saga mixologica firmata Chinese Box Group. Una manciata di passi separano questo santuario del cocktail d’autore dal “fratello maggiore” Bob Isola, creando un dialogo architettonico che trasforma l’isolato in una vera e propria dependance del bere bene.
I gemelli Luca e Michele Hu, artefici dell’impero dell’ospitalità che annovera Chinese Box, Bob Isola, Agua Sancta e il laboratorio di ricerca Percento Lab, hanno immaginato questo spazio come una “stanza segreta” dove il tempo rallenta e ogni sorso diventa un rituale. Pochi coperti, luci calibrate al millimetro e materiali pregiati compongono un’atmosfera che sfida la frenesia metropolitana.
Cesar Araujo e l’alchimia dei sei signature drink
La regia del bancone spetta a Cesar Araujo, volto storico del Bob dal 2018 e maestro di una mixology che ha conquistato la scena internazionale. La sua filosofia unisce la cultura americana della mixology a quella cinese della cucina, creando un linguaggio universale fatto di sapori e tecniche innovative.
Al The Other Side, Araujo firma sei nuovi signature drink che riscrivono i classici più amati della storia di Bob con una consapevolezza tecnica e sensoriale completamente rinnovata. Nascono così cocktail dall’identità chiara e raffinata: Hidden Love con gin N°3, cordial di pomodoro e melograno; Ray of Illusions che celebra il Pisco Puro Quebranta con distillato di sesamo nero; Holy Water dove il Bourbon Whiskey incontra il miele alle cinque spezie.
Il laboratorio Percento Lab: dove nasce l’innovazione
Fondamentale è il sodalizio con Percento Lab, il laboratorio di ricerca del gruppo dove prendono forma drink capaci di sorprendere e incuriosire. Dalla stretta collaborazione tra Araujo e il team del laboratorio emergono cocktail che trasformano ogni assaggio in un’esperienza sensoriale unica, frutto di un lavoro meticoloso che unisce tecnica, sperimentazione e un approccio contemporaneo alla materia prima.
Il risultato è una proposta essenziale e decisa che mantiene una struttura familiare ma viene reinterpretata in stile contemporaneo, con la grande attenzione alla materia prima che da sempre distingue il metodo professionale di Cesar Araujo.
Design esagonale e bancone rivoluzionario
Il progetto architettonico porta la firma dello Studio SGSM, laboratorio di idee che da oltre vent’anni sviluppa l’immagine dei locali del gruppo insieme ai fratelli Hu. L’ambiente si distingue per un allestimento che gioca con geometrie, riflessi e prospettive: rivestimenti lignei, specchi bronzati e geometrie luminose amplificano lo spazio, conducendo lo sguardo verso l’iconico bancone esagonale.
Questo elemento centrale rompe con le convenzioni del banco lineare e diventa fulcro di una nuova esperienza immersiva. L’esagono domina il design di tutti i dettagli dell’allestimento: dalla station cocktail composta da cinque moduli in inox, ai tavoli in noce con inserti in ottone, fino alle teche espositive in cristallo e specchio. Una geometria che permette agli elementi di aggregarsi ed evolvere, creando un ideale “tavolo infinito”.
Food pairing e l’arte dell’accompagnamento
A completare il percorso sensoriale, The Other Side offre un menu food pensato per dialogare con la carta dei drink. Pata Negra, caviale italiano, katsusando di maiale, selezioni di carni irlandesi e salumi iberici, senza trascurare una proposta vegetariana. Una visione gastronomica che non si limita ad accompagnare, ma diventa parte integrante dell’esperienza, esaltandone l’esclusività.
“Abbiamo voluto creare uno spazio che fosse diverso non solo nell’estetica, ma anche nel modo di vivere il tempo e il bere. In un’epoca in cui tutto è veloce, qui si torna alla calma, alla conversazione, alla cura del dettaglio”, racconta Cesar Araujo, sintetizzando la filosofia di questo nuovo tempio della mixology milanese.
Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.

