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French 75: eleganza spumeggiante in un bicchiere

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Tra i grandi classici della mixology internazionale, il French 75 si distingue per la sua raffinata semplicità e l’effervescente personalità. Questo cocktail dall’anima aristocratica combina sapientemente gin, succo di limone fresco, zucchero e Champagne, creando un’armonia di sapori che ha conquistato palati raffinati per quasi un secolo. La sua natura versatile lo rende protagonista tanto dell’aperitivo quanto del brunch, mentre la sua elegante presentazione in flûte ne fa un drink perfetto per celebrazioni e momenti speciali.

Le origini controverse di un classico

La storia del French 75 è avvolta nel fascino del mistero, con diverse teorie che si contendono la paternità di questo iconico cocktail. La versione più romantica attribuisce l’invenzione al bartender Harry MacElhone dell’Harry’s Bar di Parigi nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale. Il nome evocativo sarebbe un diretto richiamo alla pistola 75 mm Howitzer, una delle armi simbolo dell’esercito francese durante il conflitto, suggerendo che il cocktail possedesse la stessa potenza esplosiva del famoso cannone.

Tuttavia, la ricerca storica moderna presenta una versione alternativa più documentata. La prima menzione scritta del French 75 appare nel ricettario “Here’s How” pubblicato nel 1927 in America, al culmine del Proibizionismo. Successivamente, il cocktail trova la sua consacrazione definitiva nel leggendario “Savoy Cocktail Book” di Harry Craddock del 1930, che diventa la bibbia di ogni bartender rispettabile.

Questa doppia paternità europea e americana riflette l’evoluzione cosmopolita del cocktail, che attraversa l’Atlantico durante gli anni Venti per conquistare i migliori locali di New York. Il French 75 divenne particolarmente popolare al celebre Stork Club di New York, consolidando la sua reputazione di drink sofisticato per l’élite internazionale.

Interessante notare come inizialmente il cocktail venisse servito in modo diverso rispetto agli standard odierni. Originariamente il drink veniva realizzato direttamente in un bicchiere alto ricolmo di ghiaccio, mentre solo qualche anno più tardi si diffonde lo standard di shakerarlo e filtrarlo in una flûte, conferendogli quell’aspetto elegante che conosciamo oggi.

La ricetta classica: semplicità d’autore

Il French 75 appartiene alla famiglia dei Collins, condividendo con il Tom Collins la stessa base alcolica ma sostituendo la soda con lo Champagne per un risultato infinitamente più raffinato. La ricetta classica prevede gin, zucchero, succo di limone e Champagne, una combinazione apparentemente semplice che nasconde sottili equilibri di sapore.

Ingredienti:

  • 30 ml di gin London Dry
  • 15 ml di succo di limone fresco
  • 10 ml di sciroppo di zucchero
  • 60-90 ml di Champagne brut
  • Scorza di limone per la decorazione

Preparazione: Versare gin, succo di limone e sciroppo di zucchero in uno shaker riempito di ghiaccio. Shakerare energicamente per 10-15 secondi per amalgamare perfettamente gli ingredienti. Filtrare in una flûte ghiacciata e completare delicatamente con il Champagne, versandolo lungo le pareti del bicchiere per preservare l’effervescenza. Decorare con una sottile scorza di limone espressa sopra il drink.

La scelta degli ingredienti è fondamentale: un gin London Dry di qualità fornisce la struttura aromatica, mentre il succo di limone deve essere rigorosamente fresco per garantire la giusta acidità. Il Champagne brut, preferibilmente di buona fattura, apporta eleganza e complessità, mentre la temperatura di servizio intorno ai 6-8°C esalta ogni sfumatura del cocktail.

Abbinamenti gastronomici: versatilità al palato

Il French 75 dimostra una straordinaria versatilità negli abbinamenti culinari, adattandosi brillantemente a diverse occasioni e portate. La sua natura effervescente e l’equilibrio tra gin e Champagne lo rendono perfetto con carne bianca come il pollo, così come con il pesce che ben si sposa sia con il limone che con lo Champagne.

Per l’aperitivo, il cocktail si esalta in compagnia di preparazioni delicate che non sovrastino la sua elegante complessità. Ostriche, tartare di ricciola, salmone affumicato e blini con caviale creano accostamenti di classe. Per pairing più ricercati, eccelle con bruschetta al prosciutto e fichi o crostini ai funghi e tartufo, i cui sapori decisi contrastano piacevolmente la delicatezza e l’effervescenza del cocktail.

Durante il brunch, il French 75 accompagna magnificamente uova Benedict, frittate agli asparagi, salmone in crosta o quiche lorraine. La presenza del gin lo rende anche un eccellente accompagnamento per pietanze piccanti, creando un contrasto rinfrescante che bilancia sapori intensi come curry delicati o piatti fusion orientali.

Per cene più strutturate, il cocktail si presta come aperitivo prima di portate a base di crostacei e molluschi: aragosta termidor, capesante gratinate, o risotto ai frutti di mare trovano nel French 75 un compagno ideale. La sua acidità calibrata e l’effervescenza puliscono il palato preparandolo ai sapori più complessi che seguiranno.

Il French 75 rappresenta l’quintessenza dell’eleganza liquida, un cocktail che ha attraversato un secolo mantenendo intatto il suo fascino senza tempo. La sua capacità di adattarsi a diverse occasioni, pur conservando la propria identità distintiva, lo conferma come uno dei grandi classici immortali della mixology internazionale.

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