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L’ultimo desiderio? Per il New York Times, una Focaccia al formaggio di Recco

Focaccia al formaggio di Recco IGP, L’ultimo desiderio? Per il New York Times, una Focaccia al formaggio di Recco

Immaginate di trovarvi in una piccola cittadina della Riviera Ligure, dove il profumo del mare si mescola a quello irresistibile di una specialità culinaria unica al mondo. Benvenuti a Recco, la patria indiscussa della focaccia al formaggio, un piatto che ha conquistato il palato di gourmet e viaggiatori di tutto il globo.

Un’esperienza gastronomica senza pari

Fred Plotkin, rinomato autore di guide gastronomiche italiane, non ha dubbi: la focaccia al formaggio di Recco è “il cibo più desiderabile del pianeta”.

“If I knew I was eating my last meal, this focaccia would be on the menu”

Una dichiarazione audace, certo, ma chi ha avuto il privilegio di assaggiarla difficilmente potrà contraddirlo. Questo capolavoro culinario, nella sua apparente semplicità, racchiude secoli di tradizione e un sapore che si imprime nella memoria.

L’arte della semplicità

La magia di questa focaccia risiede nella sua essenzialità: bastano cinque ingredienti per creare un’esperienza gustativa straordinaria. Due sottilissimi strati di pasta, così fini da essere quasi trasparenti, racchiudono un cuore di crescenza, un formaggio che in cottura si trasforma in una crema pungente e avvolgente. Il risultato è un connubio perfetto di croccantezza e morbidezza, un’esplosione di sapori che danza sul palato.

Un legame indissolubile tra terra e tradizione

Recco e la sua focaccia sono un binomio inscindibile. In una città di appena 10.000 abitanti, ben tre dozzine tra ristoranti e panetterie offrono questa specialità. Non è solo un piatto, ma un vero e proprio simbolo identitario, nato dalla volontà di rinascita di una comunità duramente colpita dalla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, Recco si è reinventata come destinazione gastronomica d’eccellenza, offrendo ai visitatori un’esperienza culinaria che va ben oltre la sua famosa focaccia.

La tutela di un patrimonio culinario

Nel 2005, la creazione di un consorzio ha sancito l’importanza di proteggere e valorizzare questo tesoro gastronomico. Solo undici ristoranti e sette panetterie possono fregiarsi del marchio “focaccia di Recco”, sottoponendosi a rigorosi controlli di qualità. È un impegno che testimonia la serietà con cui la comunità locale custodisce e tramanda questa tradizione.

Un’esperienza multisensoriale

Entrare in una panetteria come il Panificio Moltedo dal 1874 significa immergersi in un rituale quotidiano che coinvolge tutti i sensi. L’aroma intenso del caffè si mescola al profumo invitante della focaccia appena sfornata. Al ristorante Manuelina, invece, si può assistere a un vero e proprio spettacolo di abilità e grazia, con i panettieri che fanno volteggiare l’impasto nell’aria, assottigliandolo fino all’inverosimile.

Il segreto di un’icona culinaria

Ciò che rende unica la focaccia al formaggio di Recco è la delicatezza della pasta combinata con la cremosità del formaggio. Ogni morso è un’esperienza di contrasti: la croccantezza dell’esterno che cede alla morbidezza dell’interno, il sapore deciso del formaggio che si sposa con la leggerezza della pasta.

Portare recco a casa propria

Replicare questa meraviglia nelle proprie cucine non è impossibile, ma richiede dedizione e ingredienti di prima qualità. La sfida più grande? Trovare il formaggio giusto e stendere una pasta così sottile da poter vedere la luce attraverso. Ma con un po’ di pratica e tanta passione, potrete portare un pezzo di Liguria direttamente sulla vostra tavola.

La focaccia al formaggio di Recco non è solo un piatto: è un viaggio sensoriale, un pezzo di storia e un simbolo di rinascita. È la prova tangibile che, talvolta, le cose più semplici possono regalarci le gioie più grandi. E se vi trovate a passare per la Liguria, fate una deviazione per Recco: il vostro palato vi ringrazierà per sempre.

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