In un panorama enologico italiano ancora segnato da un certo scetticismo sui vini in lattina, una nuova realtà sta emergendo, pronta a conquistare consumatori più giovani e attenti all’innovazione. Nell’incantevole cornice del Lago di Garda, l’azienda Perla del Garda ha deciso di abbracciare questa sfida, lanciando il suo primo esperimento in questo segmento di mercato: “Perledellago“.
Un’innovazione che guarda al futuro
Guidata dall’imprenditrice Giovanna Prandini, Perla del Garda ha scelto di investire in questa nuova direzione, in parte spinta dalle difficoltà logistiche emerse durante il periodo della pandemia, quando l’approvvigionamento di vetro si era rivelato problematico per i piccoli produttori. Tuttavia, oltre a questa motivazione pragmatica, l’azienda ha intravisto nell’innovazione del packaging in lattina un’opportunità per intercettare nuove fasce di consumatori, più giovani e attenti al consumo informale del vino, dal picnic in spiaggia all’aperitivo.
Tradizione e contemporaneità in un bicchiere
Il progetto “Perledellago” coniuga abilmente tradizione e contemporaneità, proponendo un vino in purezza di Turbiana, proveniente dai vigneti di proprietà a Lonato del Garda, con una gradazione alcolica contenuta (11%) e un packaging pop ideato dalla nipote di Giovanna, Alessia. La lattina da 0,25 cl rievoca il quartino di un tempo, in un omaggio alla storica tradizione dell’aperitivo Pirlo, recentemente inserito nell’elenco delle De.Co. bresciane.
Verso un futuro sostenibile
Oltre alle innovazioni di prodotto, l’azienda Perla del Garda ha posto particolare attenzione alla sostenibilità, ottenendo la certificazione Equalitas nel gennaio 2024. La scelta della lattina, infatti, oltre a rappresentare un contenitore più leggero e con un minor consumo energetico rispetto al vetro, risulta completamente riciclabile, contribuendo così agli obiettivi di economia circolare.
Tradizione e innovazione, un binomio vincente
Nonostante il rischio di destabilizzare il consumatore abituato ai vini Perla del Garda in bottiglia, l’azienda ha scelto di abbracciare il cambiamento, forte della sua identità e della fedeltà alla tradizione enologica del territorio gardesano. Questo connubio tra innovazione e radicamento territoriale si riflette nell’ampia gamma di Lugana e altri vini di territorio che l’azienda produce, dimostrando come il vino in lattina possa diventare un elemento di evoluzione senza perdere le radici della propria storia.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.