Le onde del Mar Ligure accarezzano dolcemente le rive di una città che custodisce l’essenza più autentica della riviera di ponente. Imperia, nata dall’unione di due antichi borghi marinari, Porto Maurizio e Oneglia, si rivela al viaggiatore come un libro aperto sulla storia mediterranea, dove ogni vicolo racconta secoli di commerci, tradizioni e passioni che ancora oggi pulsano nel ritmo quotidiano della vita locale.

La città, fondata ufficialmente nel 1923, conserva l’identità distintiva delle sue due anime: quella aristocratica di Porto Maurizio, arroccata sul promontorio del Parasio, e quella mercantile di Oneglia, vivace centro commerciale che si affaccia sul mare. Il torrente Impero, che dà il nome alla città, scorre come un nastro d’argento tra questi due mondi, unendoli in un abbraccio che ha forgiato un carattere unico e affascinante.

La magnificenza nascosta del borgo storico

Il Parasio di Porto Maurizio: un balcone sul mediterraneo

Salire verso il Parasio significa intraprendere un viaggio nel tempo, dove ogni pietra sussurra storie di navigatori, commercianti e nobili famiglie che hanno plasmato l’identità di questo borgo millenario. Le stradine lastricate si snodano tra palazzi storici dalle facciate color pastello, tipiche dell’architettura ligure, mentre i portici medievali offrono rifugio dal sole mediterraneo e scorci suggestivi sul mare sottostante.

Il centro storico di Porto Maurizio rappresenta uno degli esempi più integri di urbanistica medievale lungo la costa ligure. Qui, tra via del Prione e piazza San Giovanni, si respira ancora l’atmosfera dei mercanti che un tempo commerciavano olio, vino e prodotti dell’entroterra con le terre d’oltremare. Le Logge di Santa Chiara, uno dei posti panoramici più belli di Imperia, offrono una terrazza naturale da cui contemplare l’infinito azzurro del mare, mentre il vento marino porta con sé i profumi della macchia mediterranea che cresce rigogliosa sui versanti collinari.

La struttura urbanistica del Parasio, con le sue creuze (i caratteristici sentieri liguri) e le scalinate che si inerpicano verso l’alto, rivela l’antica vocazione difensiva del borgo, quando le torri di avvistamento scrutavano l’orizzonte in cerca delle vele saracene. Oggi, questi stessi percorsi conducono il visitatore verso belvedere mozzafiato, dove il panorama spazia dalle Alpi Marittime alle coste francesi, in un susseguirsi di promontori e insenature che hanno ispirato poeti e artisti di ogni epoca.

La Basilica di San Maurizio: capolavoro neoclassico affacciato sul mare

Il duomo di San Maurizio, la chiesa più grande di tutta la Liguria e splendido esempio di stile neoclassico, domina maestosa il profilo del Parasio con la sua imponente cupola che si staglia contro il cielo. Costruita tra il 1781 e il 1838 su progetto dell’architetto Gaetano Cantoni, la basilica rappresenta uno dei capolavori dell’architettura sacra ligure, frutto della volontà della comunità portomauriziese di creare un tempio degno della propria fede e della propria prosperità.

L’interno della basilica stupisce per le sue dimensioni grandiose e per l’eleganza delle decorazioni neoclassiche. Le navate, illuminate da grandi finestre che filtrano la luce dorata del Mediterraneo, custodiscono preziose opere d’arte, tra cui dipinti di scuola genovese e marmi policromi che testimoniano la ricchezza artistica del territorio. La cupola, visibile da ogni angolo della città, offre una vista affascinante dell’interno della Basilica e rappresenta un punto di riferimento per i naviganti che si avvicinano alla costa.

La tradizione vuole che la costruzione della basilica sia stata possibile grazie ai proventi del commercio dell’olio d’oliva, che già nel XVIII secolo costituiva la principale risorsa economica della città. Ogni pietra di questo tempio racconta dunque la storia di generazioni di olivicoltori e commercianti che hanno saputo trasformare i frutti della terra in ricchezza condivisa, destinata a glorificare il divino e ad abbellire la propria città.

Villa Grock: l’eccentrica dimora del re dei clown

L’attrazione più originale di Imperia è Villa Grock, una residenza signorile molto particolare appartenuta a Adrien Wettach, conosciuto in tutto il mondo come Grock, il più celebre clown del XX secolo. Questa straordinaria dimora, costruita negli anni ’20 del secolo scorso, rappresenta un unicum architettonico dove l’eccentricità dell’artista svizzero si è materializzata in forme e decorazioni che sfidano ogni convenzione.

La villa, situata nelle colline di Oneglia, incanta il visitatore con la sua architettura fantasiosa che mescola elementi liberty, orientaleggianti e circensi in un caleidoscopio di colori e forme che sembrano uscite direttamente da un sogno. Le cupole a cipolla, le torrette medievaleggianti, le logge arabeggianti e i balconi decorati con motivi floreali creano un insieme armonioso che riflette la personalità poliedrica del suo creatore.

All’interno, il Museo del Clown conserva cimeli, costumi, strumenti musicali e documenti che raccontano la vita straordinaria di Grock e l’evoluzione dell’arte circense. Le sale, decorate con affreschi originali e mobili d’epoca, trasportano il visitatore nell’atmosfera magica del circo, dove l’arte della risata diventava veicolo di emozioni universali. Il parco che circonda la villa, con i suoi giardini terrazzati e le essenze mediterranee, completa questo piccolo paradiso dove fantasia e realtà si fondono in un abbraccio poetico.

Il fascino marinaro di Oneglia

Il porto e la tradizione navale imperiaese

Il Porto di Oneglia pulsa come il vero centro vitale di Imperia, dove le tradizioni marinare si intrecciano con l’operosità commerciale in un continuo andirivieni di pescatori, yachtsmen e commercianti. Il Museo Navale di Imperia custodisce la memoria storica di questa vocazione marittima, raccontando attraverso modellini, strumenti nautici e documenti d’archivio la lunga tradizione della marineria locale.

Le banchine del porto, animate dal viavai dei pescherecci che rientrano con il pescato fresco e dalle imbarcazioni da diporto che solcano le acque cristalline del golfo, offrono uno spettacolo di autenticità che conquista anche il viaggiatore più esigente. Qui, al mattino presto, si assiste al mercato del pesce, dove i pescatori espongono il frutto delle loro fatiche notturne: triglie, orate, branzini, e soprattutto le famose acciughe del Mar Ligure, ingrediente fondamentale della cucina locale.

La passeggiata lungo i moli permette di ammirare l’architettura portuale, con i suoi magazzini storici che un tempo custodivano le merci destinate ai mercati dell’entroterra, e le caratteristiche gru che ancora oggi movimentano le imbarcazioni nei cantieri navali. Il porto di Oneglia non è solo un luogo di lavoro, ma un teatro vivente dove si rappresenta quotidianamente la commedia umana fatta di fatica, speranza e solidarietà che da sempre caratterizza le comunità marinare.

La Basilica di San Giovanni Battista: gioiello barocco nel centro storico

Nel cuore pulsante di Oneglia sorge la Basilica di San Giovanni Battista, eretta a basilica nel 2017, fu progettata dall’architetto Gaetano Amoretti e consacrata nel 1762. Questo magnifico esempio di architettura barocca genovese si distingue per la sua facciata elegante e per gli interni riccamente decorati che testimoniano la prosperità raggiunta dalla comunità oneglina nel XVIII secolo.

Al suo interno, si ammirano marmi policromi, affreschi e un organo a tre tastiere risalente al 1874, che durante le celebrazioni liturgiche riempie la navata di melodie solenni. Gli affreschi del soffitto, opera di maestri locali, narrano episodi della vita del Battista con un linguaggio artistico che unisce la tradizione iconografica cristiana alla sensibilità estetica ligure, caratterizzata da colori vivaci e da un naturalismo che riflette l’amore per la bellezza del creato.

La piazza antistante la basilica, piazza San Giovanni, rappresenta da secoli il salotto buono di Oneglia, dove si intrecciano le vie dello shopping e si concentrano i caffè storici che hanno visto passare generazioni di imperiesi. Qui, tra le botteghe tradizionali e i palazzi settecenteschi, si respira l’atmosfera di una città che ha saputo conservare la propria identità pur aprendosi al mondo.

Il Museo dell’Olivo Carlo Carli: tempio dell’oro verde ligure

Inaugurato nel 1992, nella sede storica della Fratelli Carli di Imperia Oneglia, il Museo dell’Olivo Carlo Carli rappresenta un’immersione affascinante nella cultura dell’olio d’oliva, prodotto che da millenni caratterizza il paesaggio e l’economia della Riviera Ligure. Questo museo unico nel suo genere racconta la storia dell’olivo attraverso reperti archeologici, strumenti tradizionali e testimonianze che spaziano dall’epoca romana ai giorni nostri.

Serpeggiando tra le esposizioni, incontrerai facsimili di storici frantoi, utilizzati dagli artigiani locali per creare l’elisir d’oro che è alla base delle tradizioni gastronomiche italiane. Le sale del museo, allestite con gusto raffinato, guidano il visitatore attraverso un percorso sensoriale dove è possibile toccare, annusare e degustare l’olio extravergine d’oliva nelle sue diverse varietà, comprendendo le sfumature organolettiche che distinguono i prodotti del territorio.

La collezione di anfore olearie romane, i torchi storici e gli antichi recipienti per la conservazione dell’olio testimoniano come questa attività sia stata centrale nell’economia locale fin dall’antichità. Il museo non si limita a essere una semplice esposizione, ma diventa un centro di educazione alimentare dove si apprendono i segreti della produzione dell’olio di qualità, dall’albero alla tavola, in un percorso che celebra la sapienza contadina e l’innovazione tecnologica.

Angoli segreti e bellezze nascoste

Il Borgo Marina: l’autenticità del vivere ligure

Antico borgo di pescatori, Borgo Marina si trova ai piedi del promontorio del Parasio e rappresenta forse l’angolo più autentico e meno turistico di Porto Maurizio. Qui, tra le case colorate che si affacciano direttamente sul mare e i ristoranti gestiti ancora da famiglie di pescatori, si respira l’atmosfera genuina di una Liguria che resiste al tempo e alle mode.

Le viuzze del borgo, spesso non più larghe di un braccio, si aprono improvvisamente su piccole piazzette dove gli anziani giocano a carte all’ombra delle pergole di vite, mentre le donne stendono i panni ai balconi fioriti di gerani e basilico. Questa dimensione umana e raccolta fa del Borgo Marina un luogo ideale per chi cerca l’autenticità del vivere ligure, lontano dalle rotte del turismo di massa.

La Spiaggia d’Oro, che si estende ai piedi del borgo, nella bella stagione si riempie di ombrelloni e di sdraio, ma mantiene il carattere familiare e accogliente che la distingue dalle spiagge più mondane della riviera. Qui, il mare assume tonalità cristalline che ricordano i paesaggi tropicali, mentre la sabbia fine e dorata giustifica il nome poetico di questa baia protetta dai venti e baciata dal sole per la maggior parte dell’anno.

Il Monte Calvario: panorami mozzafiato sulla riviera

Per chi desidera abbracciare con lo sguardo l’intera bellezza di Imperia e del suo territorio, il Monte Calvario offre una vista bellissima sul Parasio, Oneglia, mare e monti. Questa altura, raggiungibile in auto o attraverso suggestivi sentieri panoramici, regala al visitatore uno dei panorami più spettacolari della Riviera Ligure, dove lo sguardo spazia dall’azzurro infinito del mare ai profili delle Alpi Marittime.

Il percorso per raggiungere la vetta, prendendo la mulattiera che parte dalla piccola chiesa di San Benedetto Revelli, si snoda attraverso uliveti terrazzati e macchia mediterranea, offrendo scorci continui sulla città e sul mare. Durante la salita, il profumo della lavanda selvatica e del rosmarino accompagna il viaggiatore, mentre il canto delle cicale scandisce il ritmo lento di una natura che qui si esprime in tutta la sua generosità.

Dalla sommità del monte, particolarmente suggestiva durante le ore del tramonto, si comprende la posizione strategica di Imperia, posta al centro di un golfo naturale che ha favorito nei secoli i commerci e gli scambi culturali. Il panorama che si apre davanti agli occhi del visitatore racconta la storia geologica e umana di questa terra, dove ogni elemento del paesaggio parla di un equilibrio millenario tra l’uomo e la natura.

I tesori dell’entroterra imperiese

Il territorio che circonda Imperia custodisce autentici gioielli nascosti che arricchiscono l’esperienza del viaggiatore con panorami mozzafiato e tradizioni ancora vive. Dolceacqua, con il suo castello medievale che domina il borgo antico e il celebre ponte che ispirò Claude Monet, dista appena trenta minuti di auto e rappresenta una delle mete più affascinanti dell’entroterra. Le sue vie lastricate, i palazzi storici e le cantine dove ancora oggi si produce il pregiato Rossese di Dolceacqua offrono un’immersione completa nell’autenticità ligure.

Verso l’interno, la Valle Argentina svela borghi medievali perfettamente conservati come Triora, famosa per i processi alle streghe del XVI secolo e per i suoi panorami alpini, e Bussana Vecchia, il paese fantasma distrutto dal terremoto del 1887 e oggi rinato come comunità di artisti internazionali. Questi luoghi, raggiungibili attraverso strade panoramiche che si inerpicano tra uliveti e castagneti, mantengono intatta l’atmosfera di una Liguria rurale dove il tempo sembra essersi fermato.

La Riviera dei Fiori, che si estende verso occidente fino al confine francese, offre una successione di località balneari e borghi marinari di grande fascino, da Bordighera con i suoi giardini di palme esotiche, a Ventimiglia con il suo centro storico medievale e i famosi Giardini Hanbury, uno dei più importanti orti botanici d’Europa. Questa porzione di costa, caratterizzata da un microclima particolarmente mite, permette la coltivazione di fiori e piante subtropicali che hanno fatto la fortuna economica del territorio e creato paesaggi di rara bellezza.

Sapori autentici della tradizione imperiaese

La gastronomia di Imperia riflette la sua doppia anima marinara e contadina, offrendo al palato sapori intensi e genuini che nascono dall’incontro tra i prodotti del mare e quelli dell’entroterra collinare. L’olio extravergine d’oliva taggiasca rappresenta l’eccellenza assoluta del territorio, caratterizzato da un sapore dolce e fruttato che si sposa perfettamente con il pesce fresco e le verdure dell’orto. Le olive taggiasche, piccole e saporite, sono il risultato di una coltivazione millenaria che ha plasmato il paesaggio ligure con i caratteristici terrazzamenti che scendono verso il mare.

Tra piazza San Giovanni e via dell’Ospedale i negozi di gastronomia locale propongono la farinata di ceci e la tipica torta verde, piatti che rappresentano l’anima popolare della cucina oneglina. La farinata, sottile focaccia dorata preparata con farina di ceci, acqua, olio e sale, cotta nei forni a legna, costituisce lo street food per eccellenza della tradizione ligure. La torta verde, farcita con bietole, ricotta e erbe aromatiche, racchiude in sé tutti i sapori dell’orto ligure e rappresenta un esempio perfetto di come la cucina povera sappia trasformarsi in arte culinaria.

Il pesce fresco del golfo trova la sua massima espressione nella cucina di mare locale: le acciughe sotto sale, preparate secondo antiche ricette familiari, i muscoli ripieni (cozze farcite con un impasto di mollica, aglio, prezzemolo e parmigiano), e il baccalà alla ligure con olive, pinoli e pomodori rappresentano i piatti identitari di una tradizione che sa valorizzare le materie prime senza mascherarne i sapori naturali. I vini locali, dal Vermentino bianco fresco e sapido al Rossese rosso elegante e profumato, completano un quadro enogastronomico di grande ricchezza e autenticità.