“Senza contrari non c’è progresso”. La sentenza di Blake data dal XVIII secolo, ma coglie in pieno lo spirito delle opere del XXI di Experimentum Crucis 2024. Una rassegna in contrasto con tutte le incurie, discriminazioni, devastazioni che tormentano uomini, animali, mondo inanimato. A cominciare dalla transomofobia e dai diversamente abili, passando per le <bestie da macello>, poi alla terra stessa, dai vulcani al mare. I nomi di Stefano Cagol, Venia Dimitrakopoulou, Eva Frapiccini, Giovanni Gaggia, Alice Grassi, Claudio Maccari, Elena Mazzi e Sara Tirelli, Mattia Ozzy B., Isabella Pers, Tiziana Pers, Miha Strukelj, Adam Va č kár, sono esplicitamente associati ai conflitti fra uomini o fra uomini e natura, con metafore e allegorie trasparenti quanto potenti, inquadrate da un linguaggio formalmente parsimonioso, privo di declamazioni e ridondanze e perciò esatto, rigoroso. In controcanto, gli inviti di Michele Spadaro ad ascoltare la voce dell’Etna, di Maura Biava, Tiziana Cera Rosco, Francesco Voltolina, Wang Jingyun all’integrazione con la natura (per suono, immagini, poesia visiva) e di Francesca Grilli a riconoscere la bellezza di un handicap che il suo racconto rovescia in forza guaritrice, salvi fi ca. Ma gli uomini sono in lotta, e in cerca di conciliazione, anche con se stessi, e uno sguardo interiore riflessivo o critico, quando non un’angoscia antropologica, viene da altri: Priscilla Beccari, Alessandro Costanzo, Lior Gal, Gianluca Lombardo, Maurizio Pometti, Simone Tunbridge. Seguono le prospettive ironiche, drammatiche e chiaroveggenti, di Younes Baba-Ali e Matteo Attruia, autoironiche in Antonio Guiotto, più composite in Davide Bramante e Gianluca Capozzi, che sovrappongono pittura, fotografi a, scultura. E mentre Sasha Vinci disumanizza il nutrimento più accessibile all’uomo, Gianfranco Anastasio, Francesco Balsamo, Leopoldo Mazzoleni e i Void studiano quasi sperimentalmente la risposta imprevedibile, e la sorpresa conseguente, che può nascere dalla giustapposizione o dal mescolamento di elementi eterogenei naturali o no, dai quali si attende una sintesi inusualmente poetica, visiva o (nel caso dei Void) sonora . In fi ne, la critica più apertamente politica, anti-istituzionale di Claudio Marini e Daniele Pario Perra , o valoriale, nell’identificazione di Paolo Angelosanto dell’umano con il divino. E anarchica nel rifiuto di ogni forma di rappresentazione di Pietro Fortuna . Tanto basta per capire non solo la vastità degli spazi della creazione artistica, ma le sue differenziazioni, peraltro non solo tematiche, ma anche di media espressivi (pittura, scultura, installazione, fotografi a, video, computer, suono, performance, and what next?). Di sicuro, quindi, il prodotto artistico non corre rischi di standardizzazione o quantomeno ai rischi oppone la resistenza dei nomi propri dei suoi uomini e donne ai nomi collettivi delle categorie, delle classi, dei generi, che sono le chiavi di volta della conoscenza scienti fi ca. Anche se si fosse d’accordo (e non lo si è) che in fondo dire arte vuol dire rappresentazione, il minimo denominatore comune è illusorio perché si può rappresentare l’impossibilità della rappresentazione (come Fortuna) accanto a rappresentazioni quasi-descrittive, materiche, astratte, oniriche, virtuali. Ma l’errore è prendere questo per confusione, quando si tratta invece di complessità, una complessità alla quale gli artisti non voltano le spalle, nell’illusione che semplificare significhi ordinare, e quindi comprendere. All’usuale convenzione, essi oppongono l’ambizione di afferrare la complessità con l’integrità, cioè dicendo sul mondo la verità, tutta la verità, che è in loro. E proprio in questo tutti gli itinerari si compongono in unità, ordine e intelligenza, pur senza rinunciare a distinte identità.
CURATORE: Rosa Anna Musumeci
ARTISTI: Alessandro Costanzo Gianfranco Anastasio, Paolo Angelosanto, Matteo Attruia Younes Baba-Ali, Francesco Balsamo, Priscilla Beccari, Maura Biava, Davide Bramante, Stefano Cagol, Gianluca Capozzi, Tiziana Cera Rosco, Gisella Chaudry, Marco Dalbosco Venia Dimitrakopoulou, Pietro Fortuna, Eva Frapiccin i Giovanni Gaggia, Lior Gal, Alice Grassi, Francesca Grill i Antonio Guiotto, Gianluca Lombardo, Claudio Maccari, Claudio Marini, Elena Mazzi, Leopoldo Mazzoleni, Mattia Ozzy B., Daniele Pario Perra, Isabella Pers, Tiziana Pers, Maurizio Pometti, Michele Spadaro, Sara Tirelli, Miha Strukelj, Adam Vačkár, Sasha Vinci, Serena Vittorini, Void, Francesco Voltolina, Jingyun Wang
INAUGURAZIONE: Domenica 28.07.2024 18.00>23.00
SEDE: EX-CASERMA CASSONELLO via Giuseppe Garibaldi 1 Noto (SR )
DURATA: 28 luglio>31 dicembre 202 4 ORARI luglio-agosto merc-dom 10.00>13.00 o su appuntamento settembre-ottobre giov – dom 11.00>13.00 o su appuntamento novembre-dicembre su appuntamento
ORGANIZZAZIONE: ARTECONTEMPORANEA associazione culturale
COLLABORAZIONI: Collica & Partners Gallery Catania | Galleria Umberto Di Marino Napoli Marina Bastianello Gallery Venezia | Graci Collection Mantova Afrodite Oikonomidou Torino
INFO: Rosa Anna Musumeci +39 3471358448 musumecicontemporary@gmail.com www.artecontemporaneavaldinoto.com
Comune di Noto +39 366734841 9

Direttore responsabile di No#News Magazine.