Il 7 giugno 2025 il Teatro Arcimboldi di Milano si prepara ad accogliere uno degli artisti più visionari e influenti della scena musicale britannica contemporanea. Steven Wilson, l’apprezzato musicista nonché mente dei Porcupine Tree, conferma oggi le date del suo “The Overview Tour 2025”, che lo vedranno esibirsi a Milano, presso il TAM Teatro Arcimboldi il 7 giugno, in quello che si preannuncia come uno degli eventi musicali più attesi dell’anno nel capoluogo lombardo.
La figura di Steven Wilson rappresenta un ponte straordinario between the progressive rock classico e le infinite possibilità della musica contemporanea. Con oltre tre decenni di carriera alle spalle, questo visionario inglese ha saputo trasformare la sua iniziale passione per i suoni psichedelici degli anni Settanta in un linguaggio musicale del tutto personale, capace di parlare alle nuove generazioni senza mai tradire l’eredità dei grandi maestri del genere.
Dalle origini mitiche dei Porcupine Tree al successo mondiale
La storia artistica di Steven Wilson inizia in modo quasi leggendario. Porcupine Tree originated in 1987 as a collaborative hoax project by Steven Wilson and Malcolm Stocks. Partially inspired by the psychedelic/progressive bands of the 1970s, such as Pink Floyd, that had dominated the music scene during their youth, quello che nacque come uno scherzo si trasformò presto in uno dei progetti musicali più rispettati e influenti del progressive rock moderno.
Il giovane Wilson, armato di una creatività sconfinata e di una visione artistica che abbracciava generi apparentemente inconciliabili, iniziò a costruire un universo sonoro che avrebbe ridefinito completamente i parametri del rock progressivo. Dai primi esperimenti casalinghi degli anni Ottanta, i Porcupine Tree crebbero organicamente, trasformandosi da progetto solista in una vera e propria band, capace di conquistare progressivamente un pubblico sempre più vasto e devoto.
He is the founder, guitarist, lead vocalist and songwriter of the rock band Porcupine Tree, as well as being a member of several other bands, including Blackfield, Storm Corrosion and No-Man, testimoniando una versatilità artistica che ha pochi eguali nel panorama musicale internazionale. La capacità di Wilson di muoversi tra progetti diversi, ognuno con una propria identità sonora distinta, dimostra una maturità compositiva e una fame creativa che continuano a stupire critica e pubblico.
Il perfezionista dello studio e l’innovatore del suono
Uno degli aspetti più affascinanti della personalità artistica di Steven Wilson è la sua ossessione per la perfezione sonora. Non si tratta semplicemente di un musicista che compone canzoni, ma di un vero e proprio architetto del suono, capace di utilizzare la tecnologia moderna per creare paesaggi sonori di una complessità e bellezza straordinarie. La sua reputazione di produttore e mixer di altissimo livello lo ha portato a collaborare con alcuni dei nomi più importanti della musica contemporanea.
One of the UK’s most singular artists, Steven Wilson is a songwriter, producer & Grammy nominated spatial audio mixer who has made a gradual transition from cult status (as frontman of Porcupine Tree) to charting solo artist. Questa evoluzione da artista di culto a fenomeno mainstream rappresenta uno dei casi più interessanti della musica degli ultimi anni, dimostrando come la qualità e l’innovazione possano ancora trovare spazio nel mercato discografico contemporaneo.
La meticolosità con cui Wilson approccia ogni aspetto della produzione musicale è leggendaria. Dalle sessioni di registrazione infinite alla cura maniacale per ogni dettaglio del mix, passando per la creazione di esperienze audio immersive attraverso le più moderne tecnologie di spatial audio, il musicista britannico ha elevato la produzione musicale a forma d’arte. I suoi album solistici sono veri e propri capolavori di ingegneria del suono, dove ogni elemento trova il suo posto perfetto in architetture sonore di rara bellezza.
L’evoluzione artistica verso nuovi orizzonti espressivi
Messi da parte i leggendari Porcupine Tree, il frontman inglese ha dato avvio a una carriera solista votata a una sempre maggior libertà espressiva, spostando l’accento dalla storica vena progressive a quella di sensibile e raffinato songwriter. Questa trasformazione artistica rappresenta uno dei momenti più significativi della carriera di Wilson, che ha saputo reinventarsi senza mai perdere la propria identità musicale distintiva.
La discografia solista di Steven Wilson, having released eight solo albums since his solo debut Insurgentes in 2008, racconta la storia di un artista in costante evoluzione, mai pago di ripetere formule già consolidate. Ogni album rappresenta un nuovo capitolo di questa ricerca espressiva, un ulteriore tassello di un mosaico artistico che continua a crescere e a sorprendere.
Albums come “The Raven That Refused to Sing”, “Hand. Cannot. Erase.” e “To the Bone” hanno dimostrato la capacità di Wilson di esplorare territori musicali diversi mantenendo sempre una coerenza artistica straordinaria. Dal progressive più ortodosso alle contaminazioni pop, dal rock psichedelico alle atmosfere ambient, la musica di Wilson attraversa generi e confini stilistici con una naturalezza che solo i grandi artisti possiedono.
The Overview Tour: un nuovo capitolo della saga wilsoniana
The Overview è il titolo del nuovo album solista di Steven Wilson, la cui uscita è prevista per il 2025, e il tour che porterà il musicista britannico al Teatro Arcimboldi rappresenta l’occasione perfetta per assistere alla presentazione dal vivo di questo nuovo capitolo della sua carriera artistica. Il titolo stesso del tour suggerisce una dimensione panoramica, una visione d’insieme che promette di abbracciare l’intera parabola creativa dell’artista.
Il Teatro Arcimboldi, con la sua acustica raffinata e la sua atmosfera elegante, si prepara ad accogliere uno spettacolo che promette di essere molto più di un semplice concerto.
La scelta di esibirsi in teatri prestigiosi piuttosto che in tradizionali venue rock testimonia la maturità artistica raggiunta da Wilson e il suo desiderio di offrire al pubblico un’esperienza di ascolto di qualità superiore. Ogni dettaglio, dalla scaletta alla disposizione degli strumenti, dalla scenografia all’illuminazione, viene curato con la stessa attenzione maniacale che caratterizza le sue produzioni discografiche.
Di seguito la probabile scaletta del concerto.
- Mirrors
- Objects Outlive Us
- The Overview
- The Harmony Codex
- Home Invasion
- Regret #9
- What Life Brings
- Voyage 34 (Phase I) (Porcupine Tree song)
- Dislocated Day (Porcupine Tree song)
- Abandoner
- Impossible Tightrope
- Harmony Korine
- Vermillioncore
- Ancestral
- The Raven That Refused to Sing
L’eredità di un visionario che guarda al futuro
Steven Wilson rappresenta oggi una delle figure più importanti e influenti del panorama musicale internazionale. La sua capacità di innovare continuamente, di sperimentare senza mai perdere di vista la sostanza musicale, di creare opere che parlano tanto alla mente quanto alle emozioni, lo colloca in una categoria a parte nel panorama degli artisti contemporanei.
Il concerto del 7 giugno al Teatro Arcimboldi non sarà semplicemente l’esibizione di un musicista di talento, ma l’incontro con un artista visionario che ha dedicato la sua vita alla ricerca della bellezza sonora. Per gli appassionati di musica progressive, per i curiosi delle nuove frontiere dell’arte musicale, per chiunque creda ancora nel potere trasformativo della grande musica, questo appuntamento rappresenta un’occasione imperdibile.
La musica di Steven Wilson continua a evolversi, a sorprendere, a emozionare. Al Teatro Arcimboldi, il pubblico milanese avrà la possibilità di assistere a uno spettacolo che promette di essere un viaggio attraverso le infinite possibilità dell’arte musicale contemporanea, guidato da uno dei suoi più geniali e appassionati esploratori.