Biohackers è una serie tv di genere thriller-tecnologico uscita su Netflix nell’agosto 2020.

La protagonista è Mia Akerlund (Luna Wedler), studentessa di medicina in un’università tedesca che nasconde un grande segreto: è l’unica superstite di un esperimento biologico condotto dalla dottoressa Lorentz (Jessica Schwarz). Mia è disposta a tutto per ottenere le prove di tutto ciò, cosi  stringe amicizia con dei ragazzi che l’aiuteranno ad ottenere la sua vendetta.

Recensione serie tv Biohackers, #Biohackers: giustizia sia fatta

Andiamo a conoscere i personaggi!!

La caratterizzazione dei personaggi  è buona, specialmente per quanto riguarda Mia e la Lorentz. La prima è una ragazza dal carattere forte e molto determinata, pronta a tutto per raggiungere il suo obiettivo, in alcuni casi tuttavia effettua scelte moralmente discutibili, come manipolare Jasper (Adrian Julius Tillman) unicamente per avvicinarsi alla dottoressa, tuttavia presenta anche un lato altruistico, tanto da rinunciare alla sua sete di vendetta per salvare delle vite innocenti.

La seconda invece è una donna molto fredda, egoista e machiavellica per la quale il fine giustifica sempre i mezzi. Per lei anche uccidere è giustificabile se ciò permette di raggiungere l’obiettivo. Una lawful evil perfetta.

Temi trattati e aspetto tecnico

Nella serie vengono mostrate diverse tipologie di morale:  utilitaristica, kantiana e machiavellica. Viene trattato anche il tema dell’amicizia, intesa sia come mezzo che come valore.  Tematiche che la serie è riuscita ad affrontare in soli 6 episodi.

Dal punto di vista tecnico, sono molto utilizzate le inquadrature di quinta e ciò conferisce la giusta sensazione di claustrofobia a chi guarda. Lo spettatore, partecipe delle vicende non può fare a meno di domandarsi chi sia nel giusto e chi invece nel torto.  Egli si chiede se sia giusto o meno rischiare la vita di pochi per salvarne molti altri.

Quest’ ultimo aspetto è a mio parere la cosa più bella della serie.  Personalmente ritengo molto positivo che i produttori si siano concentrati molto sulla trama anziché sugli effetti speciali, scelta che diventa sempre più rara dato il progresso.

Il mio voto finale è dunque 10/10.