Molto si può dire, su Nelson Mandela. È nato durante l’ultimo anno della Grande Guerra, ed è mancato nell’anno in cui Benedetto XVI ha dato le dimissioni. Ma questi sono avvenimenti accaduti qui da noi, in Europa, che danno il senso di quante cose possano succedere e di quante possano cambiare in quasi un secolo di vita. In Africa, in particolare nel Sudafrica post-coloniale, le cose talvolta sembrano essere andate ancora più velocemente.
Nelson Rolihlahla Mandela (1918-2013) era uno che di epoche ne ha viste. O, meglio, oltre a vederle, le ha proprio plasmate in prima persona, da protagonista in mezzo a tante comparse: ci sono persone che, di fronte alla violenza e all’ingiustizia del mondo in cui si trovano a vivere, non si tirano indietro ma si fanno trovare pronte.
Nel 2009 l’ONU ha stabilito di intitolare il suo compleanno, il 18 luglio, al Nelson Mandela International Day, una giornata dedicata al riconoscimento del contributo dato dall’Ex Presidente sudafricano alla cultura della Pace e dell’Uguaglianza.
Ecco dunque 5 curiosità su Nelson Mandela, che forse non conoscevate
Mandela è probabilmente il politico che ad aver ricevuto più premi nella storia
Sono 50, soltanto le lauree honoris causa conferite al primo presidente nero nella storia del Sudafrica: in totale, se consideriamo tutte le onorificenze ricevute da Mandela, il conteggio arriva a circa 250. Tra queste, la cittadinanza onoraria di Roma e di Firenze e, naturalmente, il Nobel per la Pace 1993. Nel 1990, appena prima della dissoluzione dell’URSS, è stato anche l’ultima persona a ricevere il Premio Lenin per la Pace, risposta sovietica al Nobel. Una personalità davvero trasversale!
Nelson non era il suo primo nome…
… ma gli fu dato nel suo primo giorno di scuola: era consuetudine, nelle colonie britanniche, dare un nome inglese ai bambini africani. Il nome con cui Mandela era stato chiamato da suo padre, Rolihlahla, in lingua xhosa significa letteralmente “colui che tira i rami agli alberi”, un modo di dire che identifica i piantagrane. Di grane, Mandela, in vita sua ne avrebbe piantate moltissime. Nomen, omen.
Ci sono anche diversi altri nomi, con cui il leader era conosciuto: Madiba, dal nome del suo clan; Tata, ovvero padre; Khulu, il grande; Dalibhunga, creatore di dialogo.
Ha studiato legge
E nel 1952 ha fondato, insieme a Oliver Tambo il primo studio legale nero del Sudafrica, per l’appunto, Mandela&Tambo. Insieme, i due hanno difeso moltissimi africani perseguitati dal regime di apartheid. Lo studio chiuse nel 1960, quando Tambo lasciò il Paese. I due si sarebbero ritrovati soltanto nel 1990, terminata la prigionia del futuro presidente.
27 anni di prigionia, 4 carceri diverse
Nelson Mandela fu arrestato nel 1962 e condannato all’ergastolo. Scontò la pena prima a Pretoria, poi a Robben Island, dove trascorse 18 anni in una cella da 2,59 m per 2,3 e lavorò in miniera, procurandosi danni alla vista per le terribili condizioni di lavoro. Poi Pollsmoor e Darkenstein, da cui fu definitivamente rilasciato l’11 febbraio del 1990, all’età di 71 anni.
Quattro anni dopo diventerà il primo Presidente nero del Sudafrica, restando in carica dal 1994 al 1999, promuovendo la riconciliazione del popolo sudafricano e dando al Paese una nuova costituzione che lo avrebbe accompagnato nel nuovo millennio con pari diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dalla razza, dal sesso o dall’orientamento sessuale.
Due divorzi, tre mogli, sei figli, più di venti nipoti – un uomo difficile
Mandela è stato anche e soprattutto un uomo, con difetti e debolezze come tutti, e nella sua vita privata e familiare non è sempre stato un uomo semplice: sfuggito all’età di 22 anni a un matrimonio combinato all’interno della sua tribù, sposò a Johannesburg nel 1944 l’infermiera Evelyn Mase. I due divorzieranno nel 1958 dopo aver messo al mondo quattro figli. Mandela sposerà successivamente Winnie, la donna che gli è stata accanto durante i difficili anni della galera, da cui avrà due figlie. Tuttavia, anche la loro storia finirà in divorzio, nel 1996. Due anni dopo, all’età di 80 anni, Mandela ha sposato Graça Machel.
In totale, 6 figli e più di venti nipoti: il cognome Mandela viene così portato avanti, insieme al suo fascino immortale che ancora oggi a mostra in lui un simbolo in cui riconoscersi.
Una persona che, da sola, vale davvero un viaggio in Sudafrica: tutto, qui, parla della sua grande battaglia… e chissà se, senza le lotte di Mandela e dei suoi compagni, la chiameremmo lo stesso Nazione Arcobaleno.

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