La capitale belga si prepara a stupire ancora una volta i suoi visitatori con uno spettacolo che promette di trasformare le sue storiche strade in un palcoscenico di arte luminosa contemporanea. Dal 13 al 16 febbraio, il Bright Festival torna a Bruxelles con un’edizione che si preannuncia come la più ambiziosa di sempre, offrendo un’esperienza immersiva che fonde storia, arte e innovazione.
Una città, due percorsi, infinite emozioni
Nel periodo più romantico dell’anno, Bruxelles si veste di nuova luce, letteralmente. Il festival, che si svolge dalle 18.30 alle 23, presenta quest’anno un’innovativa configurazione che si sviluppa attraverso due itinerari principali: uno che avvolge il maestoso Palazzo Reale e l’altro che illumina il dinamico Quartiere Europeo. Questa disposizione non è casuale, ma riflette la duplice anima della città: quella storica e regale da un lato, e quella moderna e internazionale dall’altro.
Arte e sostenibilità
In un’epoca segnata dalla crescente preoccupazione per i cambiamenti climatici, il Bright Festival 2024 si distingue per la sua forte impronta ambientale. Le installazioni non si limitano a stupire, ma raccontano storie e lanciano messaggi. Particolarmente significativa è la riproduzione di tempeste luminose che richiamano l’attenzione sul tema degli eventi climatici estremi, trasformando l’arte in un potente strumento di sensibilizzazione ambientale.
Omaggio all’art déco nel suo centenario
Il 2024 segna il centenario del movimento Art Déco, e il festival celebra questa ricorrenza con installazioni che valorizzano il ricco patrimonio architettonico di Bruxelles. L’edificio Vanderborght, gioiello Art Déco che ospita i laboratori del Teatro della Monnaie, diventa protagonista di “Dare to Love”, un’installazione che il 14 febbraio si arricchisce di un’esperienza unica: un workshop di canto dove i partecipanti potranno intonare arie di Bizet e Monteverdi in un’atmosfera magica.
Innovazione e storia si incontrano
La Casa della Storia Europea, nell’edificio Eastman del 1933, si trasforma in una tela vivente grazie a “Resonantia Lux”. Quest’opera, realizzata in occasione della Presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea, crea un dialogo tra passato e presente attraverso proiezioni 3D e riferimenti all’arte visiva europea di ogni epoca.
Un festival per tutti
L’inclusività è un elemento chiave del festival, con spazi e attività pensati per ogni tipo di pubblico. La Kids Zone offre ai più piccoli un’esperienza su misura, mentre il Bright Market si presenta come un’iniziativa innovativa dove i visitatori possono far riparare gratuitamente le loro luci o acquistare lampade vintage ricondizionate, unendo sostenibilità e fascino retrò.
Collegamenti e cultura
Il festival coincide con l’inaugurazione dell’European Sleeper, un treno notturno che collega Venezia a Bruxelles, attraversando alcune delle più belle città europee. Questo nuovo servizio, che impiega circa 20 ore, offre diverse opzioni di viaggio e rappresenta un modo sostenibile e affascinante per raggiungere la capitale belga.
Oltre le luci
Mentre la città si illumina di sera, durante il giorno i visitatori possono esplorare altre attrazioni culturali. Fino al 23 febbraio, Autoworld celebra i 110 anni di Maserati con un’esposizione che racconta l’evoluzione del design e della tecnologia automobilistica italiana. All’Atomium, l’installazione “Echoes of Distant Lights” offre fino al 4 aprile un viaggio immersivo nell’universo, completando un’offerta culturale che rende Bruxelles una destinazione imperdibile in questo inizio 2024.
Il Bright Festival si conferma così non solo come un evento di arte luminosa, ma come una celebrazione della cultura europea, dell’innovazione sostenibile e della capacità di Bruxelles di reinventarsi continuamente, mantenendo vivo il dialogo tra tradizione e futuro.

Curioso per natura, vivo la vita come se non ci fosse un domani.