Aggrappata alle pendici scoscese delle montagne del nord di Taiwan come un’apparizione sospesa tra mare e cielo, Jiufen emerge dalle nebbie mattutine con una bellezza struggente che sembra provenire da un altro tempo. Questa antica città mineraria, rimasta un villaggio isolato fino al 1893, quando vennero scoperti giacimenti d’oro nei suoi dintorni, ha attraversato le epoche conservando un fascino magnetico che attrae viaggiatori da ogni angolo del mondo.
Le stradine lastricate si snodano come fiumi di pietra tra edifici che raccontano storie di ricchezza perduta e rinascita. Il suono dei passi riecheggia tra le mura secolari mentre i profumi speziati del cibo di strada si mescolano all’aria salmastra che sale dal mare sottostante, creando una sinfonia sensoriale unica nel suo genere.
L’oro che trasformò un villaggio di nove famiglie
Il nome Jiufen significa letteralmente “nove porzioni”, perché nei tempi antichi solo nove famiglie vivevano in questo remoto avamposto di montagna. Ma quando i cercatori scoprirono le vene aurifere nascoste nelle viscere delle colline, questo tranquillo borgo di pescatori e contadini si trasformò in una metropoli in miniatura pulsante di vita e ambizioni.
Durante l’occupazione coloniale giapponese (1895-1945), Jiufen raggiunse il suo apice di splendore. Le strade si riempirono di minatori, commercianti e avventurieri, mentre edifici praticamente costruiti uno sopra l’altro crearono un tessuto urbano denso e verticale. Le locande giapponesi di quell’epoca, con le loro strutture in legno e carta di riso, punteggiano ancora oggi il paesaggio urbano come testimoni silenziosi di un’era dorata.
La disposizione architettonica riflette questa crescita organica: case che si arrampicano sulla montagna seguendo le curve naturali del terreno, creando un dedalo tridimensionale dove ogni vicolo nasconde una sorpresa, ogni scalinata porta a una vista mozzafiato sul mare che si estende all’infinito.
Il declino e la rinascita di una leggenda
Quando le miniere esaurirono i loro tesori e l’industria mineraria iniziò a declinare, Jiufen scivolò lentamente nell’oblio. I cercatori d’oro partirono, le locande chiusero, e per decenni la città rimase come un fantasma addormentato sulle montagne, con le sue strade vuote che aspettavano tempi migliori.
Ma negli anni ’90 Jiufen vide una rinascita inaspettata nella popolarità, quando registi, scrittori e artisti riscoprirono la sua magia intrinseca. Dopo il declino dell’industria mineraria, Jiufen si reinventò come destinazione turistica, preservando il suo fascino e la sua storia per i visitatori da esplorare.
Oggi, le antiche case da tè occupano spazi che un tempo erano empori per i minatori, mentre i vicoli risuonano nuovamente di voci e risate, anche se ora parlano lingue diverse e cercano tesori di un altro tipo: l’autenticità di un’esperienza che trascende il tempo.
L’architettura come memoria vivente
Camminare per Jiufen significa attraversare un museo a cielo aperto dove ogni pietra, ogni trave di legno racconta una storia stratificata. Le strade e gli edifici riflettono una fusione di influenze architettoniche taiwanesi e giapponesi, creando uno stile unico che appartiene solo a questo luogo sospeso tra due culture.
Gli edifici si susseguono in una cascata di tetti rossi che scende verso il mare, intervallata da scalinate ripide che collegano diversi livelli della città. Le strutture più antiche mostrano ancora i segni dell’epoca mineraria: magazzini convertiti in ristoranti, antiche officine trasformate in negozi di souvenir, abitazioni di minatori diventate case da tè panoramiche.
Al centro di questa trasformazione turistica si trova la massiccia Amei Teahouse, una casa da tè taiwanese in un edificio in stile giapponese a metà della strada principale di Jiufen Old Street. La sua struttura, con le sue multiple ali, i suoi molti livelli di grondaie rivolte verso l’alto e la sua presa apparentemente precaria sulla montagna, è diventata l’icona visiva della città.
I sapori che raccontano la storia
La gastronomia di Jiufen è un viaggio nel tempo attraverso le papille gustative. Le bancarelle alimentari che fiancheggiano la strada principale offrono specialità che affondano le radici nella tradizione mineraria: piatti sostanziosi pensati per nutrire corpi stanchi dopo lunghe giornate di lavoro sotterraneo.
Le taro balls galleggiano in brodi dolci come piccole lune colorate, mentre i taglierini di manzo fumano in ciotole di ceramica che scaldano le mani e l’anima. Gli aromi di zenzero, anice stellato e salsa di soia si intrecciano nell’aria creando una coperta olfattiva che avvolge chi passeggia tra i vicoli.
Ogni piatto porta con sé la memoria di chi lo ha preparato per generazioni: ricette tramandate da madri a figlie, adattate ai gusti che cambiano ma fedeli all’essenza che le ha rese immortali. È impossibile separare il cibo di Jiufen dalla sua storia; ogni boccone è un assaggio del passato.
Il mito di Spirited Away e la realtà poetica
L’ispirazione più grande per l’ambientazione del capolavoro di Miyazaki “Spirited Away” viene da Jiufen, Taiwan, anche se Miyazaki stesso ha negato categoricamente questa connessione, affermando che il villaggio del film non è stato ispirato da un singolo luogo, ma da molti posti diversi nel mondo.
Tuttavia, camminare per le strade di Jiufen al tramonto, quando le lanterne rosse si accendono una ad una e le ombre danzano sui muri secolari, è impossibile non sentire l’eco di quel mondo fantastico. La realtà qui sembra permeare di magia, come se ogni angolo nascondesse spiriti benigni pronti a sussurrare storie di tempi lontani.
La piccola città montana emana esattamente la stessa energia del capolavoro di Studio Ghibli, non per una somiglianza architettonica diretta, ma per quell’atmosfera sospesa tra sogno e realtà che caratterizza entrambi i luoghi, quello reale e quello immaginario.
L’eternità di un momento
Oggi Jiufen continua la sua metamorfosi, bilanciando la conservazione del patrimonio storico con le esigenze del turismo moderno. Ogni giorno, migliaia di visitatori risalgono le sue strade ripide, attratti da quella promessa di autenticità che solo pochi luoghi al mondo sanno ancora mantenere.
Ma al di là del flusso turistico, nelle prime ore del mattino o durante i crepuscoli dorati, quando la folla si dirada e la città respira al suo ritmo naturale, Jiufen rivela la sua anima più profonda. In quei momenti, seduti in una casa da tè che si affaccia sul mare infinito, con una tazza di oolong fumante tra le mani e il vento che porta profumi di sale e montagna, si comprende perché questo luogo continui ad affascinare generazioni di viaggiatori.
È qui, in questa sospensione magica tra passato e presente, tra terra e mare, tra realtà e sogno, che Jiufen offre il suo dono più prezioso: la possibilità di fermare il tempo e assaporare l’eternità di un momento perfetto.

Racconto il mondo attraverso gli occhi di chi ama scoprire, esplorare e vivere esperienze autentiche. Dalle mete più celebri a quelle meno conosciute, approfondisco culture, tradizioni, paesaggi e storie locali, offrendo ai lettori una visione completa e coinvolgente del viaggio. Mi dedico a raccontare non solo le destinazioni, ma anche i modi di viaggiare, le emozioni, i suggerimenti pratici e le tendenze che animano il settore. Con uno stile fresco e narrativo, porto alla luce dettagli unici che ispirano a partire, con curiosità e apertura mentale. Per me, il viaggio è un incontro continuo con l’altro, un arricchimento personale e una fonte inesauribile di ispirazione, e attraverso i miei articoli cerco di trasmettere questa passione a chi desidera scoprire il mondo in tutte le sue molteplici sfaccettature.Reporter appassionata di viaggi in tutte le loro sfaccettature, racconto il mondo attraverso gli occhi di chi ama scoprire, esplorare e vivere esperienze autentiche. Dalle mete più celebri a quelle meno conosciute, approfondisco culture, tradizioni, paesaggi e storie locali, offrendo ai lettori una visione completa e coinvolgente del viaggio. Mi dedico a narrare non solo le destinazioni, ma anche le modalità di viaggio, le emozioni, i consigli pratici e le tendenze che animano il settore. Con uno stile fresco e coinvolgente, porto alla luce dettagli unici che ispirano a partire con curiosità e apertura mentale. Il viaggio per me è incontro, arricchimento personale e fonte inesauribile di ispirazione, e attraverso i miei articoli trasmetto questa passione a chi desidera scoprire il mondo in tutte le sue sfumature.





































