Non esiste nulla di simile a ciò che si chiama comunemente avvenimento autentico. Conosciamo data e ora e luoghi e partecipanti, però i racconti di ciò che accade nel passato dipendono dalla prospettiva da cui si osserva l’evento.
… Ogni volta che parliamo di New Bremen sono consapevole che Jack e mio padre ricorderanno cose di cui non ho memoria, e spesso rammentiamo in modo diverso i nostri ricordi condivisi. Sono certo che ognuno di noi ha memorie che per motivi propri non condivide. Preferiamo che alcune cose rimangano perdute nelle ombre del nostro passato.
… Noi tre indugiamo dove una parte importante delle nostre vite giace sepolta. Possiamo vedere il fiume fosco di melma, e sulla sponda opposta il mosaico dei campi, e più oltre le colline boscose che molto tempo fa incanalarono la piena glaciale del fiume Warren.
… I morti non sono mal lontani da noi. Sono nei nostri cuori e nelle nostre menti, e alla fine tutto ciò che ci separa da loro è un singolo respiro, un ultimo soffio d’aria.
Come un soffio d’aria, che arriva da una finestra rimasta leggermente socchiusa, così la consapevolezza arriverà e l’ingenuità dell’infanzia di Frank e di Jack voleranno via per sempre.
È l’estate del 1961 a New Bremen e una serie di morti sconvolgerà la piccola cittadina.
Non è un libro giallo ma un libro sulla scoperta: quel passaggio che va dall’infanzia all’adolescenza e alla maturità.
Con la perspicacia della sua tenera età, Frank, coglierà quel gesto, quella parola, quell’atteggiamento, che gli adulti non sanno riconoscere più, e giungerà alla conclusione di quello che è stato, cosa ha scaturito quel gesto e il risultato, inevitabile, che ne è conseguito.
L’ultima estate prima della consapevolezza è anche l’ultima estate che Frank e Jack trascorreranno a New Bremen, il loro padre è un pastore e dal prossimo autunno verrà assegnato ad una nuova comunità.
Sarà l’estate in cui Jack inizierà a parlare senza balbettare e l’estate in cui Frank si renderà conto che per Jack è più di un fratello: è l’unico amico che ha.
Insieme scopriranno che non di tutti gli adulti ci si può fidare, che non sempre le cose appaiono per quelle che sono realmente e che, a volte, la verità può essere ben diversa da quella che appare; che troppo spesso crediamo di essere soli sulle strade che percorriamo, ma basta alzare gli occhi e vedere quello che non ci si aspettava di vedere.
Una scrittura a volte brillante e nella sua semplicità onirica.
Una storia che si farà fatica a dimenticare.
