A un mese esatto dall’accensione del sacro fuoco a Olimpia, il 26 novembre 2025, Milano Cortina 2026 svela i volti che accompagneranno la torcia nel suo viaggio attraverso la penisola. Non sono semplici portatori di fiamma: sono narratori di un’Italia che sa ancora emozionare, vincere, sognare. Sono il cinema che ha conquistato Hollywood, lo sport che ha abbattuto barriere, le storie di chi non si arrende mai.

Giuseppe Tornatore, il maestro siciliano che con Nuovo Cinema Paradiso ha fatto piangere il mondo intero e portato a casa l’Oscar nel 1990, stringerà la torcia con la stessa cura con cui ha diretto le sue pellicole. Accanto a lui Alessandra Mastronardi, l’attrice napoletana che da I Cesaroni è arrivata a recitare per Woody Allen in To Rome with Love, attraversando oceani e culture senza mai perdere la sua autenticità italiana.

Il calcio femminile entra nella leggenda olimpica

Ma è dal calcio femminile che arriva il battito più forte di questa staffetta simbolica. Andrea Soncin, commissario tecnico della Nazionale, e Cristiana Girelli, capitana delle Azzurre, porteranno la fiamma con il peso e l’orgoglio di un movimento che ha scritto pagine indimenticabili quest’estate. Girelli, con quella doppietta alla Norvegia che ha regalato all’Italia la semifinale degli Europei dopo ventotto anni, ha dimostrato che il talento non ha genere. Soncin, con la sua filosofia limpida – “il calcio non ha genere” – ha costruito una squadra che ha fatto vibrare gli stadi e conquistato rispetto internazionale.

Trentacinque anni, sessantuno reti in Nazionale, dieci scudetti: Girelli non è solo la calciatrice più vincente della sua generazione, è il simbolo di chi ha lottato perché il calcio femminile venisse riconosciuto come professione e non come hobby. Portare la fiamma olimpica è per lei e per Soncin il riconoscimento di una battaglia vinta non solo sul campo, ma nella cultura di un paese che sta finalmente cambiando sguardo.

Quando la fragilità diventa forza

Accanto ai volti celebri, la fiamma illuminerà anche storie di speranza pura. Valentina Placida, affetta da una sindrome rara, correrà spinta dal padre Vincenzo, maratoneta che trasformerà ogni passo in un messaggio per tutte le famiglie che vivono la fragilità. E poi Chiara Vingione, campionessa europea e mondiale di pallacanestro con la Nazionale FISDIR, che ha fatto della determinazione la sua firma distintiva nello sport paralimpico.

Il Viaggio della Fiamma attraverserà sessantatré giorni, sessanta città, dodicimila chilometri e tutte le centodieci province italiane. Partirà dalla Grecia il 26 novembre, arriverà a Roma il 4 dicembre, sarà a Napoli per Natale e a Bari per Capodanno. Il 26 gennaio tornerà a Cortina d’Ampezzo, esattamente settant’anni dopo la Cerimonia di Apertura dei Giochi del 1956. E concluderà il suo viaggio il 6 febbraio 2026 a San Siro, dove tutto avrà inizio.

Coca-Cola ed Eni accompagneranno questo percorso come Presenting Partner, mentre l’Italia si prepara a brillare davanti al mondo. Non solo per gli atleti che gareggeranno, ma per tutto ciò che quella fiamma rappresenta: passione, impegno, inclusione. I valori che rendono lo sport – e la vita – degni di essere vissuti fino in fondo.