La sfida tra i migliori ristoranti cinesi di Milano si è conclusa ieri sera su TV8 con un verdetto che ha emozionato il pubblico: Ba Restaurant si è aggiudicato il titolo di ristorante con il “raviolo più Foodish di Milano” nel programma condotto da Joe Bastianich, affiancato dalla guest star Rosy Chin.
La competizione tra le eccellenze della cucina cinese milanese
Foodish, il nuovo format televisivo che ricorda il celebre “4 ristoranti”, vede sfidarsi quattro locali per conquistare un premio di mille euro e soprattutto il prestigioso titolo. Nella puntata dedicata ai ravioli cinesi, Joe Bastianich e Rosy Chin hanno visitato i ristoranti cinesi di Milano: Dumpling Mywèi bar, Hua Cheng, Bon Wei e Ba Restaurant, in una caccia al tesoro gastronomica che ha attraversato la città.
L’atmosfera si è fatta elettrizzante quando i due giudici sono entrati da Ba Restaurant, in via Raffaello Sanzio 22, accolti dal proprietario Marco Liu. Il momento clou è arrivato con la degustazione del raviolo ripieno di wagyu, cotto a vapore e passato alla piastra, una delle creazioni più raffinate del menù che rappresenta l’anima contemporanea della cucina cinese.
Il verdetto che emoziona: precisione e armonia in un solo boccone
Le parole di Joe Bastianich hanno sigillato la vittoria: “A livello estetico stiamo parlando di una precisione impeccabile. La proporzione di carne sfogliata secondo me è perfetta. È crunchy e morbida, così insieme. È un prodotto super delicato”. Un giudizio che ha trovato eco nelle parole di Rosy Chin: “Perfetto equilibrio tra pasta e farcitura. Cucina contemporanea significa rappresentare due mondi contraddistinti, Occidente e Oriente, e riuscire a rappresentarlo in un solo boccone è difficilissimo”.
I punteggi hanno parlato chiaro: 8 e 9 punti rispettivamente da Bastianich e Chin, che hanno consacrato Ba Restaurant come vincitore assoluto della sfida. Il momento della premiazione ha toccato le corde più profonde quando Joe Bastianich ha consegnato il premio: “Ti consegno il premio del valore di 1.000 euro, ma più di quello ti consegno il titolo del raviolo più Foodish di Milano”.
Una storia di famiglia che attraversa i continenti
L’emozione di Marco Liu non è passata inosservata: “Sono davvero commosso. È una gratificazione per la mia famiglia e la nostra storia”. Parole che raccontano un percorso iniziato nel 2011, quando Ba Restaurant è diventato un punto di riferimento nel capoluogo lombardo per chi vuole gustare una cucina orientale autentica, ma contemporanea.
La famiglia Liu ha abituato la piazza milanese ad esperienze gustative degne di nota, con Marco che propone l’alta cucina cinese con rigore e armonia. Il nome stesso del ristorante racchiude un duplice significato poetico: “Ba” significa “otto” in cinese, numero fortunato, ma anche “padre”, rendendo omaggio a colui da cui tutto ha origine.
Il ponte tra due culture culinarie
“Il nostro obiettivo è proporre ogni giorno la cucina della Cina contemporanea, nostro Paese di origine, sposandola con quella della nostra patria adottiva, l’Italia”, spiega Marco Liu. Una filosofia che si materializza nei piatti grazie anche alla maestria dello chef Bryan Hooi, malesiano di origini cinesi, che approda da Ba nel 2017 dopo esperienze nelle cucine di tutto il mondo.
L’ambiente stesso racconta questa fusione: tavoli tondi, alti soffitti e colori scuri nella zona residenziale De Angeli-Buonarroti, dove tra piatti tradizionali e rivisitati, la cucina di Ba Restaurant regala un’esperienza unica e irripetibile. Ogni elemento contribuisce a creare quell’“armonia completa” che Rosy Chin ha saputo riconoscere e celebrare.
La vittoria a Foodish non è solo un riconoscimento televisivo, ma la consacrazione di un sogno imprenditoriale che ha saputo innovare rispettando la tradizione, creando un ponte gastronomico tra Oriente e Occidente nel cuore pulsante di Milano.

Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.





































