Il Roccaverano è un formaggio caprino a pasta fresca o stagionata originario del Piemonte meridionale, precisamente dell’Alta Langa astigiana. Le sue radici affondano nel Medioevo, quando i pastori locali iniziarono a produrre questo formaggio utilizzando il latte delle capre allevate sui ripidi pendii della zona.

Produzione e caratteristiche

Il Roccaverano si produce esclusivamente con latte crudo intero di capra di razza Roccaverano o di altri incroci autoctoni. La sua pasta è bianca, morbida e friabile, con un sapore delicato e leggermente acidulo nei formaggi freschi, che diventa più intenso e aromatico con la stagionatura.

Tutela e disciplinare

Dal 1996, il Roccaverano gode della denominazione DOP (Denominazione di Origine Protetta). Il disciplinare di produzione stabilisce rigide regole. L’area di produzione è limitata a 19 comuni tra le province di Asti e Alessandria. Almeno l’80% del latte deve provenire da capre di razza Roccaverano. La produzione è consentita tutto l’anno, ma il periodo migliore va da marzo a novembre. La stagionatura minima è di 10 giorni, ma può arrivare fino a 60 giorni.

Utilizzo in cucina

Il Roccaverano è versatile in cucina. Fresco, è ottimo spalmato su crostini o utilizzato in insalate. Stagionato, si presta a essere grattugiato su primi piatti o consumato come formaggio da tavola. È anche un ingrediente pregiato per risotti e ripieni.

Abbinamenti con bevande

Per quanto riguarda gli abbinamenti, il Roccaverano si sposa bene con vini bianchi secchi locali come il Cortese di Gavi o l’Arneis, ma anche con vini rossi leggeri come il Dolcetto d’Alba o il Grignolino d’Asti. Interessante l’accostamento con birre artigianali chiare o ambrate. Per i più audaci, un abbinamento con il Moscato d’Asti può creare un interessante contrasto dolce-salato.

Il Roccaverano rappresenta un’eccellenza casearia italiana, espressione autentica del territorio e delle tradizioni dell’Alta Langa piemontese.