Relazione pericolosa è un film uscito nel 2020 sulla piattaforma di streaming Netflix diretto da Peter Sullivan riconducibile al genere thriller psicologico. Nell’opera troviamo Omar Epps, che ricordiamo per il ruolo di Isaac Johnson nella serie tv “Shooter”.
La protagonista del film è Ellie Warren (Nia Long), donna in carriera non molto soddisfatta della sua vita familiare, tanto da considerare suo marito Marcus (Stephen Bishop) uno “Sconosciuto”.
Mentre Brittany, la figlia della coppia sta frequentando il collage, Ellie rivede David (Omar Epps) innamorato di lei sin dai tempi della scuola, ma mai ricambiato. Nel tentativo di conquistare il suo amore David comincia con lo stalking per arrivare poi ad escogitare stratagemmi sempre più meschini per convincerla.
Quali sono i punti di forza del film?
Personalmente ritengo sia innegabile che il film sia molto ben fatto dal punto di vista tecnico, specialmente per quanto riguarda la colonna sonora. Matthew Janszen ci ha regalato delle musiche che rendono palpabile la paura che si prova quando senti su di te gli occhi di un vero e proprio mostro, che non vedi ma sai che potrebbe sbucare fuori in ogni momento e da qualunque angolo, oppure la paura dell’ignoto, che avverti come un nodo alla gola che ti toglie il respiro, quando sai che qualcosa non va e pur sforzandoti non riesci a capire cosa sia.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, trovo molto azzeccata l’idea di utilizzare l’inquadratura di quinta per la ripresa dei dialoghi all’interno di luoghi chiusi o comunque molto affollati, specie nelle scene tra Ellie e David, che trasmettono un senso di ansia, che si manifesta come un brivido di freddo che si propaga in tutto in corpo e funge come un allarme per dire qualcosa di terribile e inaspettato sta per accadere.
..e quali sono invece le fragilità?
Il film appare invece deludente per quanto riguarda i dialoghi, i quali seppur come già detto sono supportati da una buona sceneggiatura, per la maggior parte non riescono a trasmettere le emozioni dei personaggi apparendo forzati.
La trama è piatta e banale: uno stalker che si innamora di una persona che non lo ricambia). Non c’è un elemento che distingua il film dagli altri del suo genere. Non vi è una buona caratterizzazione dei personaggi secondari, scomparendo completamente nei confronti di quelli di Ellie e David.
La mia valutazione è quindi un 4.

Sono nato il 19 dicembre del 2000 a San Severino, nel 2004 mi sono trasferito a Baronissi dove vivo tutt’ora, ho frequentato un istituto tecnico Industriale e quest’anno comincio a studiare economia aziendale all’Unisa.