Michael Jackson non è stato solo un artista, ma un fenomeno culturale che ha ridefinito i confini della musica pop. Con oltre 750 milioni di dischi venduti, detiene ancora oggi il record di artista più venduto di tutti i tempi. Dal suo debutto con i Jackson 5 all’età di cinque anni fino alla sua prematura scomparsa nel 2009, ha continuamente reinventato il panorama musicale. “Thriller”, l’album più venduto della storia con 70 milioni di copie, ha rivoluzionato l’industria musicale non solo attraverso la musica, ma anche con video musicali che sono diventati veri e propri cortometraggi. Le sue innovazioni nella danza, tra cui il leggendario “moonwalk”, hanno ispirato generazioni di artisti. Jackson è stato anche un pioniere nell’abbattere le barriere razziali nell’industria musicale, diventando il primo artista afroamericano a ottenere una rotazione regolare su MTV. La sua ossessione per la perfezione artistica lo portava spesso a registrare decine di versioni della stessa canzone, lasciando nei vault un’incredibile quantità di materiale inedito.

Un ritrovamento straordinario

In un’epoca in cui le scoperte musicali sembrano limitate al mondo digitale, una storia incredibile emerge dalla San Fernando Valley, dove dodici tracce inedite di Michael Jackson sono state ritrovate in modo del tutto fortuito. Il protagonista di questa scoperta sensazionale è Gregg Musgrove, un ex agente della California Highway Patrol diventato cercatore di “tesori nascosti”, che mai avrebbe immaginato di imbattersi in un patrimonio artistico di tale portata.

Il viaggio nel tempo

I nastri, sia in formato cassetta che DAT, contengono registrazioni realizzate tra il 1989 e il 1991, nel periodo precedente all’uscita dell’album “Dangerous”. Questi preziosi manufatti provengono da un’unità di storage appartenuta a Bryan Loren, produttore musicale e cantante del quale si sono perse le tracce. La collezione rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo, catturando non solo la musica, ma anche l’essenza creativa di Jackson in un momento cruciale della sua carriera.

Cimeli nascosti

Tra le tracce più intriganti emerge “Don’t Believe It“, un brano che affronta le controversie mediatiche che circondavano la star, riflettendo la complessità del rapporto tra Jackson e i media. Un’altra perla è “Seven Digits“, una composizione dai toni cupi che esplora tematiche esistenziali, con riferimenti ai numeri identificativi utilizzati negli obitori – una metafora potente della mortalità umana.

Una collaborazione sorprendente

Ma la vera sorpresa è “Truth on Youth“, un duetto rap inedito con LL Cool J. Questa traccia rappresenta un esperimento audace per Jackson, che si cimenta nel rap accanto a uno dei maestri del genere. La collaborazione, confermata in passato dallo stesso LL Cool J, rivela un lato inedito del Re del Pop, sempre pronto a spingersi oltre i confini artistici convenzionali.

Il destino delle registrazioni

Nonostante l’entusiasmo generato dalla scoperta, queste registrazioni potrebbero rimanere un mistero per i fan. L’etichetta di Michael Jackson, pur confermando l’autenticità dei nastri, ha dichiarato di possedere già le registrazioni master nei propri archivi. La proprietà intellettuale e i diritti di sfruttamento rimangono saldamente nelle mani di MJJP Records, rendendo impossibile qualsiasi pubblicazione commerciale di questo materiale.

Il valore di un tesoro

Musgrove, assistito da un team legale, sta ora considerando di proporre i nastri alle principali case d’asta. Il valore stimato potrebbe raggiungere cifre a sette zeri, attirando l’attenzione di collezionisti di alto profilo come Lady Gaga, nota per aver già acquisito 55 pezzi del memorabilia di Jackson.

 

Questo ritrovamento rappresenta molto più di una semplice collezione di nastri: è una finestra sul processo creativo di uno degli artisti più influenti della storia della musica. Le registrazioni catturano momenti di spontaneità, con Jackson che discute e scherza durante le sessioni, offrendo uno sguardo intimo sul suo approccio alla creazione musicale. Anche se questi brani potrebbero non vedere mai la luce del giorno, la loro esistenza arricchisce la comprensione dell’eredità artistica di Michael Jackson e del suo impatto sulla cultura popolare.