The Hole con la regia di Paco Leòn, Yllana e Letsgo, è uno spettacolo irriverente e pieno di contraddizioni già amato in molti paesi, in scena dal 3 dicembre al Teatro LinearCiak di Milano.
Il teatro si è trasformato in Club, per ospitare questo particolarissimo insieme di cabaret, circo e teatro.
È uno show che lascia senza parole e stupisce per tutte le due ore di spettacolo, con un susseguirsi alternato di esibizioni acrobatiche e musicali, dove il divertimento è la parola chiave.
Fin dalla presentazione del Maestro di Cerimonia Filippo Strocchi, l’esibizione si apre con un humor provocatorio che trascina lo spettatore, in un mondo dove nessuno viene giudicato e tutto è concesso, qui si può aprire la mente a diversi tipi di amore come quello tra il Maestro di Cerimonia e la sua amata, Maria del Mar.
Il presentatore è accompagnato dai suoi “maggiordomi”, un quartetto che canta a cappella, che si assicura che la festa proceda senza incidenti, insieme a loro c’è la governante del palazzo che ruberà il cuore del pubblico con un esibizione di burlesque, nello stile sfrontato di The Hole.
C’è una mascotte tutta particolare nella squadra, la mitica creatura del Pony Loco che sfreccia veloce sui suoi pattini sbalordendo e coinvolgendo il pubblico in maniera davvero poco tradizionale; in questa impresa lo soccorrono anche le aiutanti del presentatore in un perfetto stile bambole giapponesi.
Questi e altri stupefacenti artisti travolgono il pubblico con le risate e lo scandalo, facendo passare una serata diversa e probabilmente unica nel suo genere.
In questo posto dove tutto è concesso, il messaggio è che “ognuno di noi deve passare almeno una volta per quel lato ludico, felice dell’esistenza”, trasmetto tutto questo con la loro personale interpretazione dell’eros, suscitando emozioni nel pubblico molto contrastanti, ma riescono a non cadere nel volgare per l’humor e la freschezza che mantengono per tutto lo spettacolo.

Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.