Dal 10 al 21 dicembre il TAM Teatro Arcimboldi ospiterà The Book of Mormon, il musical che ha rivoluzionato Broadway e conquistato il mondo con la sua irriverenza sfrontata. È la prima volta in Italia per lo spettacolo più dissacrante del XXI secolo, quello che il New York Times non ha esitato a definire “il miglior musical di questo secolo” e che Entertainment Weekly ha incoronato come “il più esilarante di sempre”.
La provocazione che diventa riflessione
Nato dall’incontro esplosivo tra Trey Parker e Matt Stone – i papà di South Park – e Robert Lopez, l’unico artista ad aver vinto due volte tutti i quattro premi principali dell’entertainment americano (Emmy, Grammy, Oscar e Tony), The Book of Mormon racconta la storia tragicomica di due giovani missionari mormoni spediti in Uganda. Elder Price ed Elder Cunningham si trovano catapultati in un villaggio devastato da povertà, guerre e malattie, dove le loro convinzioni religiose vengono messe duramente alla prova dalla realtà.
Debuttato nel marzo 2011 all’Eugene O’Neill Theatre di New York, lo spettacolo ha conquistato nove Tony Awards, tra cui quello per Miglior Musical, e un Grammy Award per il Miglior Album di Teatro Musicale. Ha incassato oltre 800 milioni di dollari, diventando uno dei musical di maggior successo nella storia del teatro.
Un linguaggio senza filtri per parlare di fede
La forza dello spettacolo sta nella sua capacità di trasformare la satira feroce in strumento di riflessione profonda. The Book of Mormon non attacca la spiritualità ma deride gli aspetti più dogmatici della religione organizzata, celebrando al contempo la capacità umana di credere e sperare. La risata diventa liberatoria, uno specchio che riflette le nostre vulnerabilità e il bisogno universale di trovare un senso.
Dopo aver conquistato Londra con quattro Laurence Olivier Awards e aver fatto registrare il tutto esaurito in tre continenti, il musical arriva finalmente a Milano in versione originale inglese, esattamente come viene rappresentato nel West End londinese e a Broadway. Una scelta coraggiosa che permetterà al pubblico italiano di vivere l’esperienza autentica dello spettacolo che ha fatto la storia del teatro contemporaneo.
Le scene sono firmate da Scott Pask, i costumi dall’Oscar Ann Roth, mentre la regia è affidata a Casey Nicholaw e Trey Parker. Un team creativo che ha saputo dare vita a un’opera capace di far convivere umorismo politicamente scorretto e umanità profonda, provocazione intellettuale e intrattenimento puro.

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