La Lombardia, sempre custode della sua raffinata eleganza, si rivela una regione in continua evoluzione verso la sostenibilità e il green, anche nella sua cucina. La nuova Guida Lombardia 2024, con oltre 1.100 indirizzi sparsi tra Milano e le province circostanti, offre un’ampia panoramica delle esperienze enogastronomiche di alta qualità. Questa regione si piazza al terzo posto in Italia per la presenza di agriturismi, sottolineando un impegno sempre crescente verso la sostenibilità.
L’offerta gastronomica diversificata della Lombarda
La guida, giunta alla sua 32esima edizione, si propone come compagno di viaggio ideale per esplorare l’alta ristorazione, le tradizionali trattorie, i bistrot, le griglierie, le pizzerie, lo street food e le migliori insegne per uno shopping consapevole. La Lombardia si presenta come una regione capace di coniugare la ricchezza della tradizione con nuove forme di cucina, abbracciando una varietà di stili internazionali ed etnici.
Sostenibilità in primo piano
Il segreto dietro il successo lombardo emerge dai numeri delle eccellenze gastronomiche, con 9 Tre Forchette, 1 Tre Bottiglie, 1 Tre Cocotte, 3 Tre Mappamondi (tra cui spicca Ba Restaurant) e 6 Tre Gamberi in partnership con il Consorzio Valtenesi. Quest’ultimo premio rappresenta un simbolo della sostenibilità ambientale, evidenziato dalla presenza inattesa di due dei 6 Gamberi Verdi nella vivace Milano: il Joia di Pietro Leeman e il bistrot Un Posto a Milano.
Innovazione in cucina e il ritorno alla natura
La Lombardia si distingue anche per la sua capacità di innovazione e sviluppo economico, ma sorprende ancora di più con la riscoperta della natura attraverso la proliferazione di orti urbani e panifici agricoli. Anche Brescia, nota come città industriale, sfoggia ben 400 orti urbani, evidenziando una tendenza che si sta diffondendo non solo nelle campagne ma anche nelle città, come sottolineato da Valentina Marino, curatrice della Guida.
Lodi e Brescia: nuove proposte e conferme di eccellenza
Mentre Brescia, Capitale Italiana della Cultura insieme a Bergamo, mostra il suo carattere e la sua vivacità culinaria con il maggior numero di insegne, ben 131, Lodi si fa notare con 7 nuovi locali inseriti nella Guida, dimostrando una crescita significativa nella sua offerta gastronomica.
Premi Speciali: riflettori su eccellenze e tradizioni lombarde
La Guida Lombardia 2024 assegna Premi Speciali che mettono in luce l’impegno delle città e dei locali nell’eccellenza gastronomica-
Premio Speciale Milanesità
Il Comune di Milano viene premiato per la valorizzazione dei mercati rionali, sottolineando l’impegno della città nella promozione della cultura enogastronomica.
Premio Speciale Novità dell’Anno
Quest’anno, la città di Milano celebra nuove proposte culinarie con Spore, Verso, Silvano e Dirty, evidenziando l’innovazione e la varietà della scena gastronomica.
Miglior Proposta al Bicchiere al Ristorante
Il Luogo Aimo e Nadia si distingue per la sua cantina guidata da Fabio Piras, appassionato delle storie dei vignaioli.
Premio Speciale Campioni Della Tradizione
Nella categoria dedicata alla tradizione, la Guida premia locali milanesi come L’Alchimia, Trattoria del Nuovo Macello, Arlati dal 1936 e Piazza Repubblica, riconoscendo la maestria nella preparazione di piatti classici.
Premio Speciale Ambasciatori del Territorio
La guida celebra locali come Trattoria Sincera, Osteria dell’Orologio e Lanterna Verde, tra gli altri, che si distinguono come ambasciatori della tradizione culinaria lombarda.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.