Duemilacinquecento sculture di panda giganti, realizzate con materiali riciclati e resine ecologiche, hanno invaso le strade della metropoli asiatica in quello che si preannuncia come il più grande festival mai dedicato a questi adorabili plantigradi.
Un ponte tra arte, sostenibilità e diplomazia
L’iniziativa, battezzata “PANDA GO! FEST HK”, non è solo una manifestazione artistica, ma rappresenta un sapiente intreccio di diplomazia culturale, rilancio turistico e sensibilità ambientale. Il debutto di questa straordinaria esposizione è avvenuto con una cerimonia spettacolare all’aeroporto internazionale di Hong Kong, prima tappa di un percorso che toccherà luoghi simbolo della città, tra cui l’iconica Avenue of Stars di Tsim Sha Tsui, dove il contrasto tra i grattacieli scintillanti e le figure bianche e nere creerà un effetto visivo mozzafiato.
Ocean Park: la culla dei nuovi ambasciatori
Al centro di questa febbre da panda c’è l’Ocean Park, divenuto epicentro di una vera e propria rivoluzione culturale. Il parco non solo ospita i due cuccioli gemelli nati ad agosto – un evento storico che ha reso la loro madre Ying Ying la più anziana prima-panda della storia – ma anche la nuova coppia di panda An An e Ke Ke, dono recente di Pechino che sottolinea i forti legami tra la città e la mainland cinese.
L’arte incontra le star internazionali
Il festival si arricchisce di un tocco di glamour internazionale con il coinvolgimento di personalità di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo. Pharrell Williams è tra gli artisti di fama mondiale che hanno accettato di creare design esclusivi per alcune sculture. Queste opere speciali saranno poi battute all’asta online, con i proventi destinati alla conservazione dei panda giganti attraverso l’Ocean Park.
Un’economia in bianco e nero
Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di rilancio turistico per Hong Kong, che punta a riconquistare la sua posizione di primo piano tra le destinazioni asiatiche. La cosiddetta “economia del panda” sta già mostrando i suoi effetti positivi, con un crescente interesse da parte di visitatori locali e internazionali. I rappresentanti del settore turistico guardano con ottimismo a questa nuova attrazione, nonostante gli elevati costi di mantenimento dei panda in cattività.
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Un legame storico che guarda al futuro
La presenza dei panda a Hong Kong ha radici profonde che risalgono al 1999, quando la prima coppia, An An e Jia Jia, arrivò nella città dopo il ritorno alla sovranità cinese. Jia Jia ha stabilito un record mondiale vivendo fino a 38 anni, ben oltre la normale aspettativa di vita di questi animali sia in natura (14-20 anni) che in cattività (fino a 30 anni). Oggi, con sei esemplari residenti e migliaia di sculture artistiche, Hong Kong si conferma come capitale culturale dei panda, in un abbraccio simbolico tra tradizione e innovazione che promette di incantare visitatori da tutto il mondo.