Le persone che si amano non sono algebra: da calcolare, sottrarre o tenere a un braccio di distanza oltre una virgola decimale.
Ma a volte ricordare non è così importante per noi, a volte lo si fa solo perché qualcun altro sorrida. Quel genere di bugie era permesso.
Aveva una canzone dentro si sé. Un battito malaticcio che le agitava la pelle sui polsi e sul collo, un accordo crepitante quando si schiariva la gola e il trillo frastagliato del proprio respiro.
Era quella la vera Andie Bell, nascosta dietro quel sorriso perfetto, dietro quegli scintillanti occhi azzurri?
Non riusciva a guardarlo. Non riusciva a guardare la sua espressione autenticamente gentile o il sorriso perfetto che aveva in comune con il fratello o gli occhi talmente bruni e profondi che ci si poteva cadere dritti dentro. Perciò non guardò.
Pip lo guardò andare via per l’ultima volta. Quando udì la porta d’ingresso aprirsi e chiudersi strinse la mano a pugno e la sbatté sulla scrivania.
Non c’era niente di giusto in tutta quella storia. Pip non voleva lasciarla andare, non pensava di riuscirci. Ma doveva.
Pip sentì dentro di sé un dolore, qualcosa di solido e gelido che le avvolgeva il cuore, mentre guardava negli occhi di ……….. e vi leggeva la verità. Perché la verità non era una vittoria; era solo tristezza, profonda e in disfacimento.
Ci sono domande?
Certo che ce ne sono, tante, troppe e per nulla scontate anche quelle che in realtà lo sembrano.
Ed è proprio da una domanda “innocente”, seguita da altre domande più mirate, e ancora domande fatte per semplice “curiosità” che Pip riuscirà laddove la polizia non era riuscita ad arrivare. Con curiosità, determinazione, istinto, e quella voglia di rendere giustizia: domanda dopo domanda,
coincidenza dopo coincidenza, lettura in chiave diversa dei fatti avvenuti, arriverà a scoprire la realtà di tante cose.
Pip è l’incarnazione della ragazza di provincia, ama la verità, non sopporta i pregiudizi e sa leggere negli occhi delle persone che le stanno difronte.
La determinazione con cui affronterà le varie situazioni la rendono simpatica agli occhi del lettore.
Un libro con una trama ben articolata, una traduzione perfetta, personaggi principali e secondari che hanno tutte le caratteristiche per farceli amare, odiare o che ci susciteranno l’istinto di protezione.
Un libro che può essere letto dai 12 ai 99 anni e oltre.
Per chi ama i gialli questo è il libro perfetto.
La Jackson si può definire la nuova Dicker, forse più arguta nel raccontare le storie.
Sicuramente è in grado di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima riga.
Come uccidono le brave ragazze
di Holly Jackson
Rizzoli 2021 (463 pp.)
Trad. di Paolo Maria Bonora