Aspetto diligentemente in piedi nell’ingresso buio. Non ho niente di meglio da fare. Aspettare è diventata la mia seconda natura da quella sera del 21 giugno.

Come fanno le persone? Come si può veder crollare il tuo universo e riprendere la stessa vita che facevi? Tornare al lavoro dopo qualche giorno, continuare ad abitare nello stesso appartamento, frequentare lo stesso quartiere … È al di sopra delle mie forze.

Credo che la famiglia di Benjamin mi abbia adottato quella sera, incondizionatamente e senza chiedere niente in cambio. Con tutto il cuore. Credo di aver desiderato fin dal primo momento di entrare anch’io a far parte del loro clan.

Stasera ho finalmente fatto entrare in casa la famiglia Luzin. Strappo dalla parete il foglio bianco e lo accartoccio. Ormai non ne ho più bisogno. Stasera ho lasciato che il passato entrasse come un uragano in casa mia. Credo di aver raggiunto il mio obiettivo.

Niente può addolcire la tragica verità. Vorrei poterci credere. Vorrei raccontarmi delle favole, cullarmi nelle illusioni, ma non funziona così.

Penso a Richard, alla sua prostrazione, e lo capisco. Ero nello stesso stato, fino a qualche mese fa, quando vagavo da una stanza all’altra, imbottita di sonniferi, con le imposte chiuse.

Credo che in fondo l’amore che proviamo per una persona si misuri da questo … dalla quantità di dettagli insignificanti che collezioniamo con cura su di lei.

Forse in futuro riuscirò a infilarmi nei panni della nuova Amande, quella che esce con l’amica Julie e si avventura fuori dalla sua vecchia casa, quella che si sforza di mescolarsi alla folla e di riannodare i contatti con il mondo.

Hanno un gusto ineguagliabile. Il gusto del sole, delle ripetute innaffiature, delle cure profuse durante l’inverno, della speranza riposta in loro, delle attenzioni speciali. Hanno il gusto della terra di Madame Lucie e delle mie mani.

Mi prometto che non presterò attenzione al mio cuore a pezzi. Balleremo entrambi con passo maldestro e con il cuore a pezzi, ma non saremo tristi del tutto perché non saremo soli. Con noi ci sarà il nostro amore per te, un amore da morire, ma soprattutto un amore da vivere, ancora e per sempre, per fare onore alla luce che hai lasciato dietro di te…

 

Amande decide di affrontare il dolore per la perdita dei suoi cari nell’unico modo che le viene istintivo: andare via da tutto ciò che fino a prima aveva riempito il suo cuore d’amore e rifugiarsi in una casa isolata. Una casa che è rimasta chiusa per qualche tempo, e per qualche tempo le imposte e la porta di questa casa, Amande, le lascerà chiuse.

Un giorno. mettendo in un sacco le cose della precedente proprietaria, si imbatterà in alcuni vecchi calendari e agende, sulle quali la proprietaria aveva minuziosamente appuntato tutti i metodi per coltivare i fiori del giardino e le piante dell’orto, ricette di composte e marmellate e ricette.

Inizierà così a prendersi cura dell’incolto giardino e dell’arido orto, arido come ormai è diventato il suo cuore, un cuore spezzato da due dolori troppo grandi da affrontare.

Saranno le prime piantine germogliate che l’aiuteranno ad affrontare il dolore, a condividerlo con le persone care che le sono rimaste. Amande inizierà a germogliare in una nuova vita che non rinnega il passato ma che lo congela come fiori incastrati in un gioiello eterno.

Un libro che affronta il dolore della perdita in modo delicato, la rinascita attraverso la cura della natura, un libro che commuove ma che infonde speranza.

I quaderni botanici di Madame Lucie di Mélissa da Costa, Quando prendersi cura di un orto ti aiuta a superare i lutti che ti hanno devastato la vita

I quaderni botanici di Madame Lucie
di Mélissa da Costa
BUR 2023 – 294pp