Dal 3 al 7 settembre, Milano si trasforma di nuovo in un immenso palcoscenico a cielo aperto per OnDance, l’ottava edizione della grande festa della danza ideata e diretta da Roberto Bolle. Quest’anno, il monumentale Arco della Pace fa da cornice a una delle manifestazioni più attese della città, dove il legame tra danza e sport condivide passione, disciplina, forza e bellezza del movimento.
La scelta di trasferire l’evento dal gotico di Piazza Duomo alle eleganti linee neoclassiche dell’Arco della Pace non è casuale. Il monumento, simbolo di pace e unione, diventa teatro naturale per una disciplina che da sempre abbatte le barriere tra culture, generazioni e linguaggi corporei. Sotto le sue arcate bianche, la danza trova una nuova dimensione scenografica, dove ogni movimento si amplifica nell’eco della storia milanese.
Un festival che unisce tradizione e innovazione contemporanea
Open class, talk, eventi speciali, flash mob, incontri e appuntamenti dedicati a tutte le forme di danza, classica, moderna, breakdance, street dance, ‘gyrokinesis’ animano cinque giorni di spettacolo continuo. Roberto Bolle ha voluto creare un evento che sia democratico e inclusivo, dove il grande pubblico può avvicinarsi alla danza senza intermediari né barriere economiche.
Le open class gratuite rappresentano l’anima pulsante dell’evento: chiunque può partecipare alle lezioni, dai bambini agli adulti, dai principianti agli esperti. È il trionfo della danza come linguaggio universale, capace di far dialogare corpi diversi in un’unica, armoniosa sinfonia di movimenti.
Il tema sportivo verso le Olimpiadi Milano-Cortina 2026
Inserita nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale di Milano – Cortina 2026, questa edizione di OnDance esplora il filo rosso che unisce danza e sport olimpico. Non è un accostamento forzato: entrambe le discipline richiedono dedizione assoluta, controllo perfetto del corpo, resistenza mentale e quella particolare forma di bellezza che nasce dalla perfezione tecnica.
Gli spettacoli serali trasformano l’Arco della Pace in un teatro a cielo stellato, dove danzatori professionisti di fama internazionale si esibiscono in coreografie che spaziano dal balletto classico alle contaminazioni contemporanee. «Vedere la città che danza all’unisono è una gioia immensa», confessa Roberto Bolle, e in effetti l’atmosfera che si respira durante OnDance ha qualcosa di magico e irripetibile.
Le novità dell’edizione 2025: dal Ballo in Bianco al BalloRosso
Tra le novità più attese, spicca il suggestivo Ballo in Bianco, la lezione di danza classica a cielo aperto condotta da Roberto Bolle in persona, prevista per domenica 7 settembre. Un momento poetico ed emozionante in cui centinaia di danzatori – vestiti rigorosamente di bianco – danzano insieme nella splendida cornice del Castello Sforzesco.
Il BalloRosso, in qualche modo, si contrappone al Ballo in Bianco e al tempo stesso lo completa, creando un contrappunto cromatico e stilistico che arricchisce la proposta artistica dell’evento. Questi momenti corali rappresentano l’essenza di OnDance: trasformare Milano in un’immensa sala da ballo urbana dove ogni cittadino può diventare protagonista.
Dance Night: quando Milano balla sotto le stelle
Le serate dedicate ai diversi stili di danza completano il programma: giovedì 5 settembre, l’Arco della Pace torna indietro nel tempo con una grande Dance Night Swing all’aperto, nel cuore della città, mentre sabato 6 settembre è la volta del Latino, che promette di far vibrare l’asfalto milanese al ritmo di salsa, bachata e merengue.
Questi appuntamenti serali trasformano radicalmente l’esperienza urbana: dove di giorno passano frettolosi i milanesi diretti al lavoro, di sera esplodono ritmi ancestrali e passi che parlano lingue universali. L’Arco della Pace diventa così crocevia di culture, generazioni e stili, in perfetta sintonia con lo spirito cosmopolita della capitale lombarda.
Il fenomeno culturale che trasforma la città
OnDance rappresenta molto più di un semplice festival: è un fenomeno culturale che per cinque giorni ridisegna la geografia emotiva di Milano. Strade, piazze e monumenti diventano palcoscenici improvvisati, mentre l’intera città si muove al ritmo della danza.
La formula vincente di Roberto Bolle sta nella capacità di democratizzare un’arte spesso percepita come elitaria, rendendola accessibile e partecipativa. In un’epoca di crescente individualismo digitale, OnDance riporta i corpi nello spazio fisico condiviso, ricreando quella dimensione comunitaria che solo l’arte dal vivo sa generare.
L’ottava edizione promette di essere un’esperienza indimenticabile, dove Milano conferma ancora una volta la sua vocazione di capitale culturale europea, capace di reinventarsi continuamente senza perdere la propria identità.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.