Visita Macchiagodena ed il Molise gratuitamente con il Progetto Genius Loci – Portami un libro e ti regalo l’anima.
Il senso dell’iniziativa
La valorizzazione e la tutela di un territorio non può che partire dalla sua storia e dalla sua identità, fattori questi la cui centralità deve essere costantemente presente, in momenti in cui lo spettro dello spopolamento si manifesta in maniera più marcata e preoccupante e le esigenze di resilienza e di rinnovamento potrebbero mettere in discussione e far venir meno il genius loci (spirito del luogo) che, invece, deve continuare ad essere sempre e costantemente salvaguardato.
“Rispettare l’aura del luogo perché per crearla occorre molto tempo, per distruggerla ne basta veramente poco. Ogni luogo che nella storia sia stato abitato dall’uomo, dalle sue generazioni passate, ha la sua propria aura, la quale avvolge gli abitanti di oggi e che sarà là anche per quelli futuri, a patto che nessuno la distrugga. Non si devono toccare le tradizioni, le credenze, le leggende, le memorie”.
“L’aura che proviene dal nostro passato è ciò che non ci permette di cadere nell’oblio, è ciò che chiamiamo la nostra cultura, il nostro mondo interiore, ciò che sentiamo costantemente vivo ma che, di solito, non riusciamo a vedere dietro al volto che assumono le cose nella vita di tutti i giorni. Le forme specifiche che nascono da questa relazione vengono direttamente suggerite dallo spirito del luogo”. L’iniziativa nasce con l’intento di:
custodire le tante qualità che la nostra comunità possiede: il nostro patrimonio storico, culturale, sociale; il nostro ambiente, la nostra scuola, la nostra storia. Custodire le nostre qualità umane, il nostro senso di altruismo e di solidarietà, la nostra vocazione all’ospitalità ed al rispetto del prossimo; costruire un paese migliore, attento alle esigenze di tutti, un paese più equo, più giusto, più unito, più solidale. Un paese con servizi di qualità. Un paese sicuro, dove i giovani possono restare, i ragazzi possono crescere e gli anziani raccontare. Costruire un paese capace di guardare al futuro con serenità e fiducia e di raggiungere nuovi obiettivi di crescita economica, civile e sociale.
La grave crisi sanitaria che stiamo vivendo, mette in discussione i sistemi tradizionali di turismo con la sua naturale predisposizione all’aumento dei contatti. Difficoltà ulteriormente accentuate dalla crisi economica che tiene il visitatore lontano dai centri turistici metropolitani, più noti, più richiesti e, quindi, economicamente meno appetibili.
Crediamo che questo sia il momento migliore per promuovere e far conoscere il nostro paese e raccontare l’Italia più autentica, fatta di piccoli borghi, di volti, di storie, di sapori, di emozioni.

Obiettivi dell’iniziativa
La conservazione dell’identità (l’anima) di un luogo passa attraverso la sua memoria storico-identitaria, attraverso i suoi paesaggi, il suo patrimonio culturale e archeologico, tramandata di generazione in generazione.
Ognuno di questi valori può diventare “progetto” con l’obiettivo di:
- valorizzare il presidio sociale e culturale dei borghi e facilitare, così, la tutela e la fruizione del patrimonio ambientale e storico-culturale, quale risorsa capace di generare economie e piccola occupazione;
- promuovere relazioni tra il visitatore, cittadino temporaneo e la comunità;
- far diventare i giovani e la scuola l’epicentro di attività sociali e culturali, ambientali a favore del territorio;
- valorizzare i prodotti tipici locali e la cucina tradizionale;
- creare, attraverso il recupero del patrimonio edilizio abbandonato o sottoutilizzato, un sistema ricettivo sostenibile connesso con la vita del borgo.
Presentazione dell’iniziativa
Macchiagodena (Isernia) è un pese di 1800 abitanti, posto sul versante settentrionale della piana di Boiano a 864 m slm. Il suo paesaggio è dominato dal massiccio del Matese che si erge dall’altra parte della valle, da qui la denominazione di “Terrazza sul Matese”. Il territorio di Macchiagodena presenta grandi varietà di habitat: imboschimenti di conifere, macchie di boschi cedui — ricchi di funghi, fragole, frutti di bosco — ripide pareti rocciose, dolci declivi a pascolo sui versanti dei colli, divenuti il regno delle farfalle. La prima notizia certa sulle origini del paese risale al 1269, data in cui il feudo venne assegnato da Carlo I d’Angiò a Barrasio di Barrasio, famoso cavaliere francese, ma di recente sono venuti alla luce nell’agro reperti del periodo arcaico (tra gli altri, un’oinochoe di bronzo, databile tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C.). Le prime notizie si hanno nel 964, quando il toponimo era Maccla de Godino, evoluto nel Duecento in Maccla Godina quando era l’antichissima famiglia dei Cantelmo a dominare su questa parte della regione. Il paese conserva ancora i suoi caratteri medievali, con le case arroccate intorno al Castello, di origine longobarda, costruito su uno sperone di roccia calcarea. L’edificio a pianta poligonale, presenta le basi dei muri perimetrali e due robuste torri realizzate con blocchi di pietra squadrata a vista, è tra le fortificazioni meglio conservate in regione. Nell’architettura sacra l’opera più importante è la chiesa di S. Nicola, anche questa di origine incerta ma senz’altro antecedente al XVII secolo.

Borghi della lettura
Il Comune di Macchiagodena (Isernia) dal 2016 è sede nazionale del network
“Borghi della lettura” al quale aderiscono oltre 60 comuni italiani distribuiti in 18 regioni.
L’obiettivo del network “Borghi della Lettura” è di creare un marchio nazionale per costruire un’offerta di turismo tematico mettendo in evidenza quelle peculiarità locali in cui ambiente e cultura presentano caratteri di estremo interesse, a cominciare dalle biblioteche storiche dei comuni.
Pianificare uno sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale significa combattere il degrado sociale innescando un indotto economico virtuoso con l’obiettivo di creare un ritorno d’immagine positivo che evidenzi agli occhi dei cittadini l’identità storica ed estetica del loro territorio e la proietti verso l’esterno.
La Terrazza della Lettura, ai piedi del Castello Medievale situato al centro del paese, oltre ad essere una vera e propria biblioteca all’aperto dove ci si può immergere completamente nella lettura, nella condivisione di libri, godendo al contempo di un contesto paesaggistico di assoluto pregio come quello del Massiccio del Matese, è un esempio concreto di riqualificazione urbana dai costi ridotti.
Il libro e la cultura, quindi, come elementi di connessione al passato e di rilancio del territorio.
“Fra i diversi strumenti dell’uomo, il più stupefacente è, senza dubbio, il libro.
Gli altri sono estensioni del suo corpo.
Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è estensione della voce; poi ci sono l’aratro e la spada, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa:
il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione”.
L’idea progettuale
Nel progetto “Genius Loci — portami un libro e ti regalo l’anima” il libro diventa il principale protagonista, il filo conduttore di tutta l’esperienza turistica — culturale che il visitatore si appresta a vivere.
Se di solito, il turista dopo aver scelto il luogo in cui trascorrere le vacanze, sceglie di portare con sé un libro che lo accompagni nei momenti di relax e ne scandisca il ritmo, con il nostro progetto Genius Loci si realizza una sorta di inversione di percorso: è il libro che sceglie dove portarti.
Il comune di Macchiagodena, infatti, regala – dal 21 giugno 2021 al 12 dicembre 2021 – 100 (cento) pernottamenti gratuiti per 2 persone, quattro giorni, dal lunedì al giovedì, oppure per tre giorni dal venerdì alla domenica, in strutture ricettive del paese a chi, residente fuori dal Molise, ne faccia richiesta e si impegni a donare alla “Terrazza della Lettura” il suo libro preferito.
L’ospite allega alla sua richiesta di fruizione della vacanza gratuita una nota che racconti le motivazioni della scelta di quel libro, cosa lo lega al libro stesso e cosa si aspetta dalla vacanza a Macchiagodena.
Si crea così, non solo un luogo di soggiorno, ma un luogo di scambio di emozioni, di sensazioni e di storie, un luogo che fornisce esperienze di vita, di svago, di crescita, di apprendimento e che, dalle storie raccontate da chi lo visita, apprende.
Uno scambio di storie e di esperienze che arricchiscono il luogo e il visitatore.
L’ospite troverà ad attenderlo nella sua vacanza un percorso dedicato: la piazzetta della lettura, il parco giochi con i libri per bambini e per gli accompagnatori, le panchine libro con percorsi differenziati in base alle preferenze e ai gusti del lettore.
Alla partenza il turista avrà a disposizione un apposito spazio in cui lasciare il libro scelto per la vacanza con la “dedica” e dove depositare il racconto dell’esperienza vissuta (foto, immagini, scritti, post, video, ecc.). Tale luogo diventerà il centro di raccolta delle esperienze dei visitatori.

Direttore editoriale di nonewsmagazine.com | Il magazine dell’ozio e della serendipità.
Direttore responsabile di No News | La free press dell’ozio milanese.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare agli amori sofferti tra le campagne inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo, c’è chi lo chiama “il fondamentalista del Loggione”. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita, tuttavia, rimane la Tosca.



































