La serata del 10 ottobre 2025 all‘Unipol Forum di Assago rimarrà impressa nella memoria di Olly come un momento irripetibile. Quando le luci si sono spente e il palco si è illuminato, migliaia di persone hanno iniziato a scandire il suo nome in un coro che ha fatto tremare le fondamenta del palazzetto milanese. L’artista genovese ha confessato di sentire un brivido all’idea di esibirsi per la prima volta in uno dei templi della musica italiana, quel luogo dove i grandi nomi della scena musicale nazionale hanno segnato la storia. La tensione emotiva era palpabile nella sua voce quando ha salutato il pubblico, un’emozione autentica che ha immediatamente creato un ponte invisibile tra il palco e gli spalti.

Il concerto rappresenta una delle venti date sold out nei palazzetti del Tutta Vita Tour 2025-2026, un traguardo straordinario per un artista che solo qualche anno fa muoveva i primi passi nella scena underground genovese. L’atmosfera che si respirava dentro il Forum era quella delle grandi occasioni, con il pubblico pronto a trasformare ogni momento in una celebrazione collettiva. La scenografia imponente, le luci sapientemente orchestrate e soprattutto la presenza scenica di Olly hanno contribuito a creare un’esperienza immersiva che ha trasportato gli spettatori in una dimensione parallela, dove la musica diventa linguaggio universale.

Dal rugby alla conquista dei palazzetti: il percorso di Federico Olivieri

La storia di Olly, pseudonimo di Federico Olivieri nato a Genova il 5 maggio 2001, è quella di una metamorfosi artistica che affonda le radici nel dolore e nella rinascita. A vent’anni un delicato intervento alla schiena lo costrinse ad abbandonare il campo da rugby, sport che aveva praticato con passione durante l’adolescenza. Quel momento di rottura esistenziale si trasformò in un punto di svolta: la musica, che fino ad allora era stata una compagna discreta della sua vita, divenne l’unica via d’uscita possibile.

Cresciuto nel quartiere della Foce in una famiglia benestante – padre avvocato e madre magistrato – Olly non ha seguito il percorso professionale tracciato per lui. Nel 2016 ha fondato il collettivo musicale Madmut Branco, con cui ha pubblicato il suo primo progetto discografico, Piacere mixtape. L’anno successivo arrivò l’EP solista Namaste, realizzato in collaborazione con il rapper Matsby, che segnò l’inizio di una ricerca stilistica personale. La sua musica iniziò a farsi notare per la capacità di fondere influenze eterogenee, dal rap italiano all’hip hop internazionale, creando un sound riconoscibile e contemporaneo.

Il 2023 rappresentò la consacrazione nazionale: dopo essere stato selezionato tra i vincitori di Sanremo Giovani 2022 con “L’anima balla”, Olly partecipò al Festival di Sanremo 2023 con “Polvere”. Ma fu la vittoria al Festival di Sanremo 2025 con “Balorda nostalgia” a lanciarlo definitivamente nell’olimpo della musica italiana, aprendo le porte a una tournée nei palazzetti che ha registrato il tutto esaurito in tempi record.

Una festa collettiva tra vecchi successi e nuove sonorità

Il concerto all’Unipol Forum si è trasformato in una vera e propria festa, dove il divertimento è stato protagonista assoluto. La scaletta ha saputo bilanciare magistralmente i brani dell’ultimo album Tutta Vita (SEMPRE) con i pezzi del precedente lavoro Gira, il mondo gira, dimostrando una maturità artistica che va oltre la giovane età dell’interprete. I ri-arrangiamenti dei brani hanno reso lo spettacolo ancora più energico, con accelerazioni improvvise, cambi di ritmo e momenti acustici che hanno alternato adrenalina e introspezione.

La band sul palco ha dimostrato un affiatamento notevole, seguendo ogni variazione d’intensità voluta da Olly con precisione chirurgica. I musicisti non erano semplici accompagnatori, ma complici di una narrazione sonora che attraversava stati d’animo differenti. Quando l’artista genovese ha attaccato “Balorda nostalgia”, il brano sanremese che ha conquistato l’Italia, il pubblico ha cantato ogni singola parola come fosse un inno generazionale. La potenza emotiva di quel momento ha confermato che la canzone è diventata molto più di un successo commerciale: è uno specchio in cui un’intera generazione si riconosce.

I concerti di Olly sono un mood autentico, luoghi dove il pubblico si vuole bene. Questa dimensione comunitaria, quasi tribale, si è manifestata in modo evidente durante tutta la serata. Non c’erano barriere tra palco e platea, ma un flusso continuo di energia che circolava liberamente. Le braccia alzate, le voci che si univano in coro, i telefoni accesi che illuminavano il Forum come un cielo stellato: ogni gesto contribuiva a creare un’esperienza collettiva impossibile da replicare altrove.

La scaletta del concerto di Olly del 10 ottobre 2025

  1. Albachiara (V. Rossi)
  2. È festa
  3. L’anima balla
  4. Polvere
  5. Il brivido della vita
  6. Una vita
  7. Un’altra volta
  8. Paranoie
  9. A noi non serve far l’amore
  10. Occhi color male
  11. La lavatrice si è rotta
  12. A squarciagola
  13. Canto alla luna
  14. Quando piove
  15. L’amore va
  16. Bianca
  17. Sopra la stessa barca
  18. Come noi non c’è nessuno
  19. Depresso fortunato
  20. Scarabocchi
  21. Quei ricordi là
  22. Fammi morire
  23. Noi che
  24. Balorda nostalgia
  25. I cantieri del Giappone
  26. Questa domenica
  27. Buon trasloco
  28. Così così
  29. Il campione
  30. Devastante
  31. Menomale che c’è il mare
  32. Il pescatore (F. De Andrè)

Il futuro è scritto negli stadi: l’annuncio che ha fatto tremare Genova

Durante il concerto milanese Olly ha confermato che i tre concerti previsti allo Stadio Luigi Ferraris di Genova il 18, 20 e 21 giugno 2026 hanno già registrato il sold out. L’annuncio ha provocato un’esplosione di gioia tra i fan presenti, consapevoli di assistere a un momento storico: il ritorno della musica dal vivo nello stadio genovese dopo anni di assenza. Per la città ligure, e soprattutto per il quartiere della Foce dove Olly è cresciuto, sarà un’occasione di celebrazione identitaria, il trionfo del ragazzo del quartiere che ce l’ha fatta senza mai rinnegare le proprie radici.

Alle tre date genovesi si aggiungono due nuovi appuntamenti de Il Gran Finale: il 30 giugno 2026 al Rock in Roma presso l’Ippodromo delle Capannelle e il 3 luglio alla Reggia di Caserta in Piazza Carlo di Borbone. La scelta di questi luoghi iconici testimonia l’ambizione di un artista che non si accontenta dei palazzetti ma vuole misurarsi con spazi monumentali, capaci di contenere decine di migliaia di persone. Dopo poco più di un anno dalla vittoria sanremese, Olly si prepara a compiere il salto definitivo verso la dimensione degli stadi, un traguardo che pochi artisti italiani riescono a raggiungere in così breve tempo.

@_.lucreezia_

Viviamocela come ci pare ❤️‍🔥 #TuttaVita #Olly . @Olly ❤️ Ico sei casa!

♬ suono originale – 🦋.ʟᴜᴄʀᴇᴢɪᴀ. ❯❯❯❯

Quando la balorda nostalgia diventa manifesto generazionale

Il successo di Olly non è casuale né legato esclusivamente al talento innato. La sua capacità di intercettare il sentire di una generazione sospesa tra nostalgia e voglia di futuro rappresenta la chiave di volta del suo fenomeno artistico. I testi delle sue canzoni parlano di fragilità senza filtri, di relazioni complicate, di quella malinconia diffusa che caratterizza i ventenni di oggi, cresciuti nell’era dei social network ma assetati di autenticità.

Sul palco del Forum, Olly ha dimostrato di possedere non solo una voce potente e versatile, ma anche un carisma magnetico che trasforma ogni suo movimento in un atto di comunicazione. La sua presenza scenica è quella di chi si sente esattamente al posto giusto nel momento giusto, senza arroganza ma con la consapevolezza serena di chi ha lavorato duramente per arrivare fin lì. Ogni interazione con il pubblico sembrava spontanea, genuina, lontana anni luce dalla retorica precostituita di molti live contemporanei.

Il concerto è stato travolgente, intenso, carico di emozione e partecipazione, un vero bagno di folla per l’artista ligure che ha infiammato il pubblico con la sua energia. Quando dopo oltre due ore di spettacolo le luci si sono riaccese, il pubblico è rimasto immobile per alcuni minuti, come stordito da un’esperienza troppo potente per essere metabolizzata immediatamente. Molti spettatori avevano gli occhi lucidi, altri continuavano a cantare i ritornelli come se il concerto non fosse mai finito.

Olly ha lasciato l’Unipol Forum con la certezza di aver scritto una pagina importante della sua carriera, ma soprattutto con la consapevolezza che il percorso è appena iniziato. Gli stadi lo attendono, e se la serata milanese è stata un’anticipazione di ciò che verrà, possiamo aspettarci qualcosa di straordinario. Nel frattempo, chi c’era quella sera conserverà il ricordo di un concerto che è stato molto più di un semplice spettacolo: è stato un rituale collettivo, una celebrazione della vita nella sua forma più balorda e nostalgica.

@concertilive85

Olly inizia così il suo live di #tuttavita a Milano ✨ #olly #milano #forumdiassago #concertilive @Olly

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