La storia del rock britannico ha scritto oggi un nuovo capitolo commovente: “War Pigs – Charity Version”, una reinterpretazione dello storico brano dei Black Sabbath, vede Ozzy Osbourne unirsi ai Judas Priest in un progetto dove la potenza dell’heavy metal incontra la solidarietà. Non è solo musica, è un testamento di amicizia e resistenza.

L’origine di un tributo trasformato in missione

Tutto è nato da un contrattempo. Quando i Judas Priest non poterono partecipare al concerto dell’Aston Villa, già impegnati con lo show per il 60° anniversario degli Scorpions a Hannover, decisero di trasformare un semplice omaggio in qualcosa di più profondo. L’idea di rendere quel tributo un singolo benefico ha trovato subito l’entusiasmo di Sharon e Ozzy Osbourne, accendendo una collaborazione che va oltre il palco.

La chitarra che non si arrende

Al centro di questa registrazione c’è Glenn Tipton, il leggendario chitarrista dei Judas Priest che da anni combatte la propria battaglia contro il Parkinson. Tipton ha fondato la Glenn Tipton Parkinson’s Foundation nel 2018, dopo aver rivelato pubblicamente la sua diagnosi, trasformando la sua vulnerabilità in forza per migliaia di persone. La sua chitarra risuona in questa versione di “War Pigs” con un’intensità che parla non solo di tecnica, ma di coraggio puro.

Due voci, un’unica causa

Le voci alternate di Rob Halford e Ozzy Osbourne creano un risultato potente e toccante, dove due generazioni di metal si fondono. Non è competizione, è comunione. Ogni nota diventa un grido contro l’ingiustizia della malattia, ogni riff un inno alla ricerca scientifica. Tutti i profitti generati nel Regno Unito attraverso vendite fisiche, download e streaming saranno devoluti alla Glenn Tipton Parkinson’s Foundation e a Cure Parkinson’s.

Quando la musica dimentica le rivalità e abbraccia l’umanità, nascono progetti come questo: dove l’heavy metal diventa sinonimo di speranza.