Nelle dolci colline del Friuli Venezia Giulia, tra le Prealpi Carniche e il fiume Tagliamento, si trova un piccolo borgo che ha dato i natali a uno dei prodotti più rinomati della gastronomia italiana: San Daniele del Friuli. Qui, da secoli, si produce un prosciutto crudo dalla dolcezza inconfondibile, il Prosciutto di San Daniele DOP. Le origini di questa prelibatezza si perdono nella notte dei tempi, con testimonianze che risalgono addirittura all’epoca celtica. Già nel Medioevo, il prosciutto di San Daniele era considerato un bene di lusso, tanto da essere utilizzato come merce di scambio o come dono prezioso. La sua fama crebbe nei secoli, fino a diventare un simbolo dell’eccellenza gastronomica italiana nel mondo.

Il segreto è nel microclima

Ciò che rende unico il Prosciutto San Daniele è il perfetto connubio tra tradizione artigianale e condizioni ambientali ideali. Il microclima di San Daniele, caratterizzato dall’incontro tra le brezze marine dell’Adriatico e l’aria fresca delle Prealpi, crea le condizioni perfette per la stagionatura naturale delle cosce di suino. L’alternanza tra venti umidi e asciutti favorisce una lenta maturazione della carne, conferendole quella dolcezza e profumo inconfondibili che hanno reso celebre questo prosciutto in tutto il mondo.

Dall’allevamento alla tavola

La produzione del Prosciutto San Daniele segue un disciplinare rigido che ne garantisce l’autenticità e la qualità. Tutto inizia con la selezione delle migliori cosce di suini nati, allevati e macellati in dieci regioni del centro-nord Italia. Le cosce fresche vengono poi lavorate esclusivamente nella zona di San Daniele del Friuli, dove vengono salate e lasciate riposare per alcuni giorni. Dopo una fase di pressatura, i prosciutti vengono lasciati stagionare per un minimo di 13 mesi, durante i quali subiscono continui controlli. Il risultato è un prosciutto dalla forma caratteristica a chitarra, con il classico zampino che lo rende immediatamente riconoscibile.

Un’esplosione di dolcezza

Al taglio, il Prosciutto San Daniele si presenta con un colore rosato uniforme, striato dal bianco del grasso di copertura. Il profumo è intenso e caratteristico, con note di nocciola e frutta secca. Al palato, colpisce immediatamente per la sua dolcezza naturale, frutto della lenta stagionatura e dell’assenza di conservanti. La consistenza è morbida e compatta, con una leggera fibrosità che si scioglie in bocca. Il sapore è equilibrato, con un perfetto bilanciamento tra dolcezza e sapidità che lo rende unico nel panorama dei prosciutti crudi italiani.

Tutela e valorizzazione

Dal 1970, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si occupa di tutelare e promuovere questo prodotto d’eccellenza. Grazie al suo lavoro, nel 1996 il Prosciutto San Daniele ha ottenuto il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta) dall’Unione Europea. Il Consorzio vigila sul rispetto del disciplinare di produzione, garantendo ai consumatori l’autenticità e la qualità del prodotto. Inoltre, si impegna nella promozione del Prosciutto San Daniele in Italia e all’estero, organizzando eventi e campagne di comunicazione per far conoscere le caratteristiche uniche di questo prodotto.

Versatilità in cucina

Il Prosciutto San Daniele è un ingrediente versatile che si presta a molteplici utilizzi in cucina. La sua bontà si esprime al meglio quando viene gustato al naturale, tagliato a mano in fette sottili e accompagnato da pane fresco o grissini. Tuttavia, le sue caratteristiche lo rendono perfetto anche per la preparazione di antipasti raffinati, primi piatti sfiziosi e secondi ricercati. Gli chef di tutto il mondo lo utilizzano per creare piatti innovativi, sfruttando il contrasto tra la sua dolcezza e sapori più decisi o aciduli.

L’abbinamento per esaltare il San Daniele

Per esaltare al meglio le caratteristiche del Prosciutto San Daniele, la scelta della bevanda di accompagnamento è fondamentale. I vini bianchi freschi e leggermente aromatici sono l’abbinamento classico: ottimi i vini friulani come il Friulano o il Pinot Bianco, ma anche un Vermentino di Sardegna o un Verdicchio dei Castelli di Jesi. Per chi preferisce i rossi, si può optare per vini giovani e poco tannici come un Bardolino o un Valpolicella. Interessante anche l’abbinamento con bollicine come un Prosecco o un Franciacorta, che puliscono il palato e preparano a un nuovo assaggio. Per gli amanti della birra, una Lager leggera o una Blanche ben si sposano con la dolcezza del San Daniele. Infine, per un’esperienza fuori dagli schemi, si può provare l’abbinamento con un sidro di mele, che crea un contrasto interessante tra dolcezza e acidità.

 

Il Prosciutto San Daniele rappresenta un’eccellenza della gastronomia italiana, frutto di una tradizione secolare e di un territorio unico. La sua dolcezza naturale, la sua versatilità in cucina e la capacità di prestarsi a molteplici abbinamenti lo rendono un prodotto amato da gourmet e appassionati di tutto il mondo. Un vero e proprio tesoro gastronomico che continua a deliziare i palati più esigenti, portando con sé il sapore e la storia di un angolo incantevole del Friuli.