Il 2025 segna un traguardo storico per Ferrara: sono passati trent’anni da quando la città estense è entrata nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Era il 9 dicembre 1995 quando il centro storico ferrarese conquistò il riconoscimento internazionale come “Città del Rinascimento”, diventando il primo esempio al mondo di città progettata secondo un piano urbanistico che privilegiava l’armonia delle prospettive urbane.

Ma il 2025 è anche l’anno che celebra il decennale di un altro importante riconoscimento: nel giugno 2015 il Delta del Po è stato riconosciuto ufficialmente Riserva di Biosfera MAB UNESCO, entrando in una rete mondiale di eccellenze che oggi conta 748 riserve in 134 paesi.

L’invito alla lentezza tra arte e natura

Per onorare questi due anniversari nasce “Festina Lente”, un progetto che traduce il motto latino “affrettati lentamente” in un invito concreto all’esplorazione consapevole. L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Turismo, si rivolge ai territori che custodiscono siti UNESCO e coinvolge i comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato.

Il progetto si articola in sei itinerari tematici che invitano a riscoprire il territorio ferrarese attraverso una modalità di viaggio alternativa, dove il tempo dilatato diventa strumento di conoscenza profonda. Non si tratta di semplici percorsi turistici, ma di vere e proprie immersioni narrative nel paesaggio e nella storia.

Le mura estensi: nove chilometri di storia vivente

Il primo itinerario conduce lungo le Mura Estensi, un tracciato di nove chilometri che rappresenta l’anima verde di Ferrara. Questo straordinario esempio di fortificazione rinascimentale si è trasformato nel tempo in un parco urbano unico, dove torrioni e baluardi convivono con una ricca vegetazione che muta aspetto seguendo il ritmo delle stagioni.

Il percorso ha inizio a Porta Paola e si snoda attraverso un susseguirsi di scorci che offrono prospettive sempre diverse sulla città degli Este. Il tratto più suggestivo collega il Torrione di San Giovanni a quello del Barco, creando un tranquillo rifugio nel centro urbano. Per chi ha tempo limitato, il settore orientale delle mura offre un’esperienza completa e accessibile attraverso i quattro accessi principali.

Tra delizie estensi e acque del Po

L’Anello del Rinascimento rappresenta un’esperienza ibrida di 65 chilometri che combina bicicletta e navigazione. Il percorso parte da Ferrara e attraversa territori dove si alternano tracciati battuti e strade secondarie, toccando le magnifiche Delizie Estensi di Belriguardo e del Verginese. Il viaggio culmina con l’imbarco sul Battello Nena per il rientro a Ferrara lungo le acque del Po di Volano, regalando una prospettiva inedita sul paesaggio.

Chi sceglie l’itinerario più lungo, “Un Viaggio nel Ducato degli Estensi”, può dedicare tre o più giorni a percorrere 70 chilometri attraverso le terre degli Este. Il cammino si sviluppa principalmente su strade a basso traffico e sentieri sterrati, seguendo antichi canali nella pianura ferrarese fino a raggiungere Comacchio, la splendida città lagunare.

La vita delle valli tra tradizione e natura

Gli ultimi tre itinerari si concentrano sulle Valli di Comacchio, dove la natura selvaggia si intreccia con antiche tradizioni di pesca e vallicoltura. Il Birding Tour offre due ore di immersione nella storia naturale delle valli, mentre il Hike & Boat tour ai Casoni combina navigazione su barca elettrica e trekking per un’esperienza di quattro ore tra canali interni e antichi appostamenti.

L’ultimo percorso, “In bici con il vallante”, rappresenta forse l’esperienza più autentica: quattro chilometri nel cuore delle valli dove un vallante – custode di queste acque – svela i segreti di un’antica tradizione e di un territorio plasmato dall’armonia tra uomo e ambiente.

Un territorio che insegna il valore del tempo

“Festina Lente” non è solo un progetto turistico, ma una filosofia del viaggio che riscopre il valore della lentezza in un’epoca dominata dalla velocità. Ogni itinerario diventa un’occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e territorio, tra passato e presente, tra conservazione e sviluppo sostenibile.

Il territorio ferrarese, con i suoi trent’anni di tutela UNESCO e il decennale della Riserva MAB, si propone così come laboratorio di turismo consapevole, dove la bellezza si rivela solo a chi sa prendersi il tempo necessario per comprenderla. In un mondo che corre sempre più veloce, Ferrara e le sue valli insegnano che alcune esperienze possono essere vissute solo rallentando il passo.