Agnes Browne era in grado di incassare una gran quantità di botte. Ci aveva fatto il callo. Le aveva prese dal padre, le aveva prese a scuola e, com’è ovvio, le aveva prese dal marito, anche se lui gliele dava solo quando pensava di avere un buon motivo.

I fratelli Browne erano tutti diversi uno dall’altro. Pur essendo stati amati quasi in egual misura da Agnes, e ignorati in egual misura da Rosso, ognuno aveva sviluppato una personalità peculiare.

Agnes aveva intenzione di usare le piccole pause dal lavoro per passare al setaccio i negozi attorno a Moore Streeet in cerca di qualcosa di adatto da indossare. Era difficile scegliere. Niente di troppo elegante, visto che dopotutto si sarebbero incontrati da Foley. E neppure un abitino troppo striminzito. Non voleva dare al francese un’idea sbagliata di sé. Però non voleva neanche sembrare una squallida massaia. Era una decisione ardua.

I bambini li osservavano incantati: Dermot a bocca spalancata, Simon grattandosi la testa stupito ma consapevole che qualcosa di bello stava accadendo, Cathy con le ginocchia raccolte sotto il mento e ridacchiando tra sé, Rory con le lacrime agli occhi, e Frankie che si alzava in piedi faticando ancora a capire.

Agnes guardava i figli mentre piroettava per la stanza. Il fuoco ne illuminava i volti, e le luci di Natale sfavillavano nei loro sguardi. Per un momento si sentì stordita e debole. Chiuse gli occhi e sentì in lontananza Marion che rideva, e rise anche lei, felice.

 

Agnes Brown è una forza della natura. Madre di ben sette figli: Mark il primogenito, poi Trevor, Dermot, Frankie, Rory, Simon e Cathy. Figli che ama spassionatamente e quasi allo stesso modo. Per sbarcare il lunario vende frutta e verdura al mercato del Jarro, un quartiere di Dublino.

Ha un’amica speciale: Marion. Le due hanno i banchi a fianco e il venerdì sera dopo il bingo vanno a bersi una birra e a farsi quattro risate.

Rimasta vedova giovanissima, riscopre che significa godersi la vita. Malgrado sette figli da sfamare, un lavoro pesante, Agnes, insieme a Marion e alle altre donne del mercato, trova sempre un motivo per ridere.

La vedremo alle prese con uno spasimante francese, lei che non ha mai conosciuto la gentilezza si troverà spiazzata difronte ad un uomo che si presenta con un gran mazzo di fiori e le apre persino la portiera del taxi.

E poi le avventure rocambolesche dei figli, gli intoppi della vita, le sue reazioni difronte alle ingiustizie. Risate esilaranti!

Ma il sogno più bello, il sogno che si realizza, è alla vigilia di Natale, quando lei finito di preparare la cena si siede insieme ai figli riuniti davanti al camino a godersi i regali di Natale, un’improvvisa visita ed un surreale ballo le regaleranno la gioia che ha aspettato per tanti anni.

Se oltre ad essere appassionati di libri lo siete anche di film, sappiate che da questo libro è stato tratto il film: La storia di Agnes Browne diretto ed interpretato dal Anjelica Huston nei panni della protagonista.

Agnes Browne mamma di Brendan O’Carroll, #Il valore di una persona non si misura dai soldi che ha

Agnes Browne mamma
di Brendan O’Carroll
Neri Pozza 2009 (170 pp.)