Il Teatro Ariston apre nuovamente le sue porte per la 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana, trasformando Sanremo in un palcoscenico dove musica e cultura si fondono in un’esperienza unica. Mentre le melodie risuonano tra i vicoli della città vecchia, un altro protagonista silenzioso ma altrettanto affascinante attende di essere scoperto: la tradizione culinaria sanremese. Un patrimonio gastronomico che racconta storie di mare e di terra, di antiche ricette tramandate di generazione in generazione, di profumi mediterranei e sapori autentici che hanno resistito al passare del tempo.

Lo street food sanremese

La Sardenaira

Conosciuta anche come Pissalandrea, questa focaccia rappresenta un vero simbolo della gastronomia sanremese. La sua origine risale al XV secolo, quando i marinai genovesi portarono dalla Provenza la ricetta della “pissaladière”. La versione ligure si distingue per l’impasto sottile ma soffice, condito con una salsa di pomodoro concentrata, filetti di acciughe del Mar Ligure, olive taggiasche e un generoso strato di origano locale. Un abbinamento perfetto è rappresentato dal Rossese di Dolceacqua DOC, un vino rosso dal carattere deciso che ben si sposa con i sapori intensi di questo piatto.

I primi sanremesi

Sardenai verdi

Piccole delizie di pasta sfoglia che racchiudono un ripieno di bietole selvatiche, maggiorana, aglio e parmigiano. La loro forma caratteristica ricorda quella delle sardine, da cui prendono il nome. La cottura in forno le rende croccanti all’esterno e morbide all’interno. Un bicchiere di Vermentino dei Colli di Luni ne esalta la freschezza vegetale.

Barbagiuai

I barbagiuai sono ravioli dalla forma a mezzaluna, tipici della tradizione sanremese e della Val Nervia. Il ripieno, un mix sapiente di zucca, formaggio prescinsêua (un latticino locale), patate e maggiorana, viene racchiuso in una sottile sfoglia che viene poi fritta fino a doratura. La leggenda narra che il nome derivi da “Zio Giovanni” (Barba Giuà in dialetto), un venditore ambulante che li rese popolari nei mercati della zona. Si sposano magnificamente con un calice di Pigato Superiore, capace di contrastare la ricchezza del ripieno.

Pesto alla Sanremese

Una variante locale del celebre pesto genovese che si caratterizza per l’aggiunta di pomodori secchi e maggiorana. Il risultato è una salsa più corposa e dal sapore più intenso, perfetta per condire pasta fresca o crostini. La presenza del pomodoro secco aggiunge una nota dolce e un colore più aranciato. Si abbina perfettamente con un calice di Granaccia, rosato autoctono dalla personalità decisa.

I secondi sanremesi

La Burrida Sanremese

La burrida rappresenta l’essenza stessa della cucina marinara di Sanremo. Questo sontuoso piatto, nato dalle sapienti mani dei pescatori locali, è una zuppa di pesce dalla consistenza vellutata dove galasparoni, scorfani e gattucci si mescolano con pomodori San Marzano, aglio di Vessalico e un tocco di peperoncino. La preparazione richiede pazienza e maestria: il pesce viene prima rosolato in olio extravergine delle colline sanremesi, poi cotto lentamente con un soffritto aromatico. Il risultato è un’esplosione di sapori marini che si sposa perfettamente con un calice di Vermentino dei Colli di Luni DOC.

Lo stoccafisso all’umido

Lo stoccafisso all’umido alla sanremese è un piatto che racconta la storia dei commerci marittimi della città. Il merluzzo essiccato viene ammollato per giorni, poi cucinato lentamente con patate, olive taggiasche, pinoli tostati e pomodori freschi. La cottura prolungata permette ai sapori di fondersi perfettamente, creando un piatto ricco e avvolgente. Un bicchiere di Pigato DOC della Riviera Ligure di Ponente ne esalta le sfumature gustative.

Acciughe alla Sanremasca

Le acciughe fresche del Mar Ligure trovano la loro massima espressione in questa preparazione tradizionale. I filetti vengono marinati per 24 ore in una miscela di aceto, aglio, prezzemolo e pepe nero, creando un equilibrio perfetto tra la sapidità naturale del pesce e l’acidità della marinatura. Servite come antipasto, queste acciughe rappresentano l’essenza della cucina marinara sanremese. La loro freschezza trova un compagno ideale nel Vermentino di Ponente, servito ben fresco, che ne esalta le note marine con la sua mineralità caratteristica.

Il Cappon Magro

Il Cappon Magro alla sanremese è una vera opera d’arte culinaria. Questo elaborato piatto festivo si compone di strati alternati di pesce bollito, crostacei, verdure di stagione e gallette del marinaio, il tutto arricchito da una salsa verde aromatica. La preparazione richiede abilità e pazienza, ma il risultato è un trionfo di colori e sapori che rappresenta perfettamente l’opulenza della cucina ligure. Si accompagna splendidamente con un Lumassina Colline Savonesi IGT.

Brandacujun

Il Brandacujun è una preparazione che richiede maestria e pazienza. Lo stoccafisso, dopo essere stato ammollato, viene mantecato con patate, aglio di Vessalico e il pregiato olio extravergine delle colline sanremesi. Il risultato è una crema vellutata dal sapore intenso che racchiude tutto il gusto del mare. Un piatto che trova il suo matrimonio perfetto con il Cinqueterre DOC, un vino bianco dalla mineralità spiccata.

Il gambero rosso di Sanremo

Il gambero rosso di Sanremo merita un capitolo a parte. Questo crostaceo, pescato nelle acque profonde del Mar Ligure, è rinomato in tutto il mondo per la sua carne dolce e delicata. La preparazione più tradizionale lo vede servito crudo, condito semplicemente con olio extravergine delle colline sanremesi e limone, per esaltarne il sapore naturale. Un prodotto d’eccellenza che trova il suo accompagnamento ideale nel Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC.

Torta Verde Sanremese

La torta verde è l’emblema della cucina povera trasformata in prelibatezza. Un guscio di pasta sottile racchiude un ripieno di verdure di stagione, principalmente bietole e spinaci selvatici raccolti sulle colline, arricchito da riso, formaggio locale e uova. Il profumo che si sprigiona durante la cottura nel forno a legna è inebriante. Questo piatto vegetariano trova la sua massima espressione accompagnato da un calice di Vermentino della Riviera Ligure di Ponente DOC.

Il Coniglio alla Sanremese

Il coniglio alla sanremese rappresenta l’anima contadina della città dei fiori. La carne, proveniente da allevamenti locali delle colline dell’entroterra, viene marinata nel vino bianco con erbe aromatiche del territorio, in particolare il rosmarino selvatico che cresce spontaneo. La cottura lenta con olive taggiasche, pinoli e un soffritto di cipolla bianca dona alla carne una morbidezza straordinaria e un sapore intenso ma equilibrato. Un piatto che trova il suo compagno ideale nel Ormeasco di Pornassio DOC, un vino rosso strutturato che ne esalta la complessità.

I carciofi

I carciofi alla sanremese sono un tributo alla tradizione agricola locale. I carciofi, coltivati nelle terrazze dell’entroterra, vengono ripieni con un impasto di aglio, prezzemolo, parmigiano e pangrattato, poi cotti lentamente in padella con olio extravergine locale. Un piatto che si sposa magnificamente con il Riviera Ligure di Ponente Vermentino DOC.

I dolci sanremesi

Creme caramel all’arancio sanremese, dolcezza agrumata

Un dessert che celebra gli agrumi della Riviera, in particolare le arance di Sanremo. Il classico creme caramel viene profumato con scorza d’arancia grattugiata e succo fresco, creando un contrasto perfetto tra la dolcezza del caramello e le note agrumate. La consistenza setosa e il profumo intenso ne fanno un finale memorabile. Da accompagnare con un calice di Moscato Passito di Taggia, vino dolce dalla straordinaria eleganza.

Baci di Sanremo, dolcezza senza tempo

Un classico della pasticceria sanremese, i Baci di Sanremo sono piccole delizie composte da due semisfere di pasta di mandorle unite da una golosa crema al cioccolato fondente. La superficie viene completata con una copertura di cioccolato fondente e granella di nocciole. La consistenza morbida e l’intenso profumo di mandorle ne fanno un dolce irresistibile. L’abbinamento perfetto è con il Rossese di Dolceacqua Passito, le cui note di frutta secca ne completano il bouquet aromatico.

Turtun di Castelvittorio, il biscotto dell’entroterra

Un biscotto dalla forma circolare che racconta la storia dell’entroterra sanremese. L’impasto, arricchito con nocciole delle langhe tritate, viene lavorato a mano e cotto fino a ottenere una consistenza friabile ma non troppo dura. La superficie viene spolverata con zucchero a velo, creando un contrasto visivo accattivante. Si accompagna tradizionalmente con il Moscato di Taggia, vino dolce dalla straordinaria eleganza.

Pandolce alla Sanremasca, il dolce delle feste

Variante locale del pandolce genovese, si caratterizza per un impasto più ricco di frutta candita locale, in particolare cedro e arancio della Riviera. La lavorazione prevede una lenta lievitazione naturale che conferisce al dolce una particolare sofficità. All’interno, uvetta, pinoli e fiori d’arancio creano un mix di sapori intenso e avvolgente. Durante le festività, viene spesso accompagnato da un bicchiere di Vermentino Passito, le cui note dolci e mediterranee ne esaltano gli aromi agrumati.

Le altre eccellenze del territorio

La zona di Sanremo vanta un patrimonio gastronomico di prodotti DOP e IGP di straordinaria qualità. Oltre al celebre gambero rosso, troviamo l’olio extravergine DOP Riviera Ligure, prodotto dalle olive taggiasche che crescono sulle colline terrazzate. Il basilico DOP di questa zona è considerato tra i migliori al mondo, così come i fiori edibili che hanno reso Sanremo famosa internazionalmente. Non possiamo dimenticare il pomodoro cuore di bue dell’entroterra sanremese e il carciofo spinoso, varietà autoctona coltivata sin dal Medioevo.

La tradizione enologica della zona è rappresentata da diverse denominazioni prestigiose: il Rossese di Dolceacqua DOC, il Vermentino e il Pigato della Riviera Ligure di Ponente DOC, vini che raccontano la storia e il territorio attraverso profumi e sapori unici. Questi vini sono il frutto di una viticultura eroica, praticata su terrazzamenti a picco sul mare, dove ogni bottiglia racconta una storia di passione e dedizione.

 

Il viaggio gastronomico attraverso la tradizione culinaria sanremese rivela un patrimonio culturale vivo e pulsante. Mentre il Festival della Canzone Italiana attira i riflettori sulla città, la cucina locale continua silenziosamente a raccontare storie di mare e di terra, di tradizioni secolari e di sapori autentici. Ogni piatto è un capitolo di questa narrazione, ogni ingrediente un testimone di una cultura gastronomica che ha saputo preservare la propria identità attraverso i secoli.

La biodiversità del territorio sanremese, dalla costa all’entroterra, si riflette in una cucina che sa essere al tempo stesso povera e nobile, capace di trasformare ingredienti semplici in piatti di straordinaria raffinatezza. I ristoranti storici della città, custodi di queste tradizioni, continuano a proporre questi piatti con rispetto e creatività, permettendo ai visitatori del Festival di vivere un’esperienza gastronomica autentica e memorabile.

È proprio questa autenticità, unita alla qualità delle materie prime e alla maestria degli chef locali, che rende la cucina sanremese un’esperienza imperdibile per chi visita la città. Un patrimonio che va ben oltre il momento conviviale, trasformandosi in un viaggio sensoriale attraverso secoli di storia e tradizione. Mentre le note delle canzoni in gara risuonano per le vie della città, i profumi e i sapori della cucina locale continuano a raccontare la vera essenza di Sanremo, quella di una città che ha saputo conservare e valorizzare le proprie radici gastronomiche, trasformandole in un’attrattiva culturale di primo piano.