Le strade del centro storico di Terni si preparano a trasformarsi in un palcoscenico di sapori e tradizioni. Dal 21 al 23 novembre, la città umbra diventa custode di una storia che affonda le radici nel Cinquecento, quando le prime carovane dall’Oriente portavano spezie preziose che avrebbero dato vita a uno dei dolci più identitari della regione.

Sweet Pampepato 2025 non è semplicemente una festa gastronomica: è il racconto vivente di un’intera comunità che ha saputo trasformare ingredienti umili in un simbolo di appartenenza. Frutta secca, cioccolato, miele, canditi, spezie si fondono in quella forma a cupola che ogni famiglia ternana conosce e interpreta secondo ricette tramandate con gelosia da generazioni.

Quando la tradizione diventa spettacolo

Piazza della Repubblica, Corso Tacito e Piazza Tacito diventeranno il teatro di un festival che unisce passato e presente. I maestri pasticceri certificati IGP apriranno le porte dei loro segreti attraverso showcooking che sveleranno l’arte nascosta dietro ogni morso di questo dolce dal colore marrone scuro, quasi nero.

L’evento porta con sé nomi illustri della gastronomia italiana: Daniele Persegani, Tessa Gelisio e Paolo Massobrio animeranno le giornate con le loro interpretazioni del dolce natalizio. Ma la manifestazione riserva anche momenti inediti come il “processo al Pampepato” e una costruzione monumentale dedicata all’obelisco di Arnaldo Pomodoro, simbolo della città.

L’identità che si fa comunità

Nel 2020 il riconoscimento IGP ha sancito ufficialmente quello che i ternani sapevano da sempre: il loro pampepato non è un dolce qualunque. È memoria di famiglie contadine che l’8 dicembre si riunivano per prepararlo con quanto l’economia rurale permetteva di conservare durante l’anno. Noci dei Saturnalia, le antiche feste romane di dicembre, echi di tradizioni millenarie che sopravvivono in ogni fetta tagliata.

Le istituzioni hanno abbracciato con convinzione questa celebrazione. Come sottolineato durante la presentazione nella Sala d’Onore del Comune a Perugia, l’evento rappresenta un volano per promuovere la cultura e l’identità di Terni, dimostrando come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare risultati significativi per l’intero territorio.

Il dolce che guarda al futuro

Quest’anno la manifestazione riserva un omaggio speciale: una tavoletta gigante di cioccolato al gusto pampepato, lunga tra i sei e i dieci metri, nei colori rossoverdi della Ternana per celebrare il centenario della squadra cittadina. Un gesto che lega sport, identità e tradizione in un unico abbraccio collettivo.

Dalle 9 alle 20, per tre giorni, Terni diventerà capitale della dolcezza italiana. Non mancheranno degustazioni guidate, installazioni scenografiche, performance musicali e teatrali pensate per coinvolgere ogni fascia d’età. Il premio “Pampepato d’Oro” andrà quest’anno allo schermidore Alessio Foconi, testimonial perfetto di un territorio che sa coniugare eccellenza sportiva e tradizione gastronomica.

Tra le vetrine addobbate a tema e i menù creativi dei locali aderenti, Sweet Pampepato si conferma molto più di un evento enogastronomico: è la narrazione corale di un’Umbria che custodisce i propri tesori e li offre al mondo con orgoglio, mantenendo intatta quella sapienza pasticcera che trasforma ogni morso in un viaggio nel tempo.