#Esce Il Coccoladieta, il primo diario alimentare per trovare comfort e autostima insieme alla linea
#La Bibbia del Wedding: nessuno fermerà (l’organizzazione de) i matrimoni
Omnia vincit amor, lo sappiamo. Quello che non potevamo immaginare è che nemmeno una pandemia avrebbe fermato il desiderio di sposarsi, anzi.
La distanza forzata, l’incertezza, la mancanza di una visione chiara del futuro ha riportato le coppie a cercare riparo nei valori, nelle certezze, nella costruzione di una famiglia.
Così, tra un lockdown light e una zona colorata, le spose e gli sposi hanno iniziato ad immaginare il loro matrimonio, a progettarlo nel dettaglio, ad organizzarlo. Difficile, ma non impossibile. In loro aiuto è arrivato il libro-manuale “La Bibbia del Wedding”, scritto da Claudia Girola – aka Colorato di Pink, prima wedding coordinator in Italia – che con le liste e le immancabili ‘dritte’ sull’organizzazione del matrimonio per le spose che decidono il fai da te, più divertente e personalizzato di una classica organizzazione delegata alle professioniste del wedding, ha accompagnato e accompagna gli sposi nel loro giorno speciale.
La Bibbia del Wedding racconta tutto quello che devi sapere per organizzare il tuo matrimonio. Un manuale dettagliato, pieno di suggerimenti ed esempi, da seguire passo per passo per evitare che l’organizzazione diventi un incubo. Ci sono aneddoti, esempi, consigli pratici, real wedding da cui imparare e trarre ispirazione, la lista completa delle cose da fare, le schede tecniche per la gestione degli aspetti burocratici del matrimonio.
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Duecentotrentaquattro pagine in formato tascabile per seguire ogni dettaglio del matrimonio e arrivare rilassate al giorno del sì. Anche quando non si ha una data certa.

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner.
L’opera preferita tuttavia è la Tosca, la quale si narra, ma non vi sono prove certe, lo abbia commosso fino alle lacrime…
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