Ispirato dal tema dell’Expo, il comune di Milano a Palazzo Giureconsulti dal 12 al 14 giugno ha organizzato “Maestri del Gioiello”, una mostra dedicata al pubblico femminile, dove i protagonisti sono i gioielli realizzati prendendo spunto dal mondo della tavola.
Gli artisti che espongono le loro luccicanti opere sono prevalentemente italiani; quindi è una piccola vetrina dove viene messa in risalto l’eccellenza dell’artigianato italiano che porta avanti un tradizione centenaria.
Questi artisti si sono ispirati ad oggetti semplici per creare prodotti tra i più raffinati, in questo modo hanno dimostrato che la bellezza non si nasconde solamente nella brillantezza dei diamanti ma anche nella vita quotidiana, come nel cibo o nelle conchiglie o ancora nelle cortecce degli alberi.
Il messaggio che il comune di Milano sembra mandare con questa mostra è che la bellezza può nascere dalle cose più semplici e nascoste, dove non si penserebbe mai di andare a trovare l’ispirazione, ed è a quelle cose che bisogna guardare nei momenti di crisi, perché solamente le cose che sono vicine a noi possono farci tornare il sorriso nei momenti bui.
Infine sembra voglia mostrare che l’Italia, nonostante le critiche, ha una cultura dove le tradizioni sono forti e portate avanti con una passione tale che la fa eccellere in molti campi, tra cui quello dell’oreficeria.

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.