Nelle remote vallate montane dello Yemen, incastonati tra picchi rocciosi e terrazzamenti di terra battuta, si ergono i grattacieli di fango – antiche torri di argilla dall’architettura unica che sfidano la gravità con la loro altezza vertiginosa. Questi edifici monumentali, eretti da abili muratori seguendo metodi di costruzione trasmessi di generazione in generazione, rappresentano un’incredibile fusione tra ingegno umano e rispetto per l’ambiente circostante.

Le origini di questi grattacieli di fango risalgono a secoli fa, quando le comunità yemenite iniziarono a costruire le loro abitazioni con i materiali più abbondanti nella regione: fango, paglia e pietre. Nel corso dei secoli, gli edifici divennero sempre più alti e complessi, raggiungendo vette architettoniche senza eguali. Alcuni di questi straordinari palazzi di terra cruda arrivano a sfiorare i 20 metri di altezza, con muri spessi oltre un metro e un ingegnoso sistema di camere d’aria che funge da isolante naturale, mantenendo l’interno fresco d’estate e caldo d’inverno.

Ogni grattacielo è un capolavoro di ingegneria primitiva, un trionfo dell’architettura in equilibrio con l’ambiente. I muratori yemeniti si affidano ancora oggi a tecniche tradizionali per innalzare queste meraviglie di fango: acqua, sabbia e argilla mescolate con sterco di animali e paglia per conferire elasticità e resistenza alla miscela. Quindi, mattone dopo mattone, metro dopo metro, le torri prendono forma davanti agli occhi dei visitatori stupiti.

Un viaggio nei villaggi fortificati dello Yemen, come l’antica Al-Qaflah nella regione di Hadhramaut, offre uno spettacolo mozzafiato di questi grattacieli di fango che si stagliano contro il cielo limpido del deserto. Intricati motivi decorativi a rilievo rivestono le facciate, mentre elaborati sistemi di canalizzazione dell’acqua piovana scorrono lungo le pareti esterne. All’interno, stretti corridoi e scale a chiocciola conducono a stanze spaziose e decorate con soffitti lavorati in legno di palma.

Ma lo Yemen non è solo i suoi grattacieli di fango. Questo antico crocevia di civiltà, un tempo noto come l’Arabia Felix o l’Arabia Felice, accoglie i visitatori con una serie di tesori naturali e culturali. La capitale Sana’a, una delle città più antiche del mondo ancora abitate, è un dedalo di vicoli e mercati animati circondati da un’imponente cinta muraria in mattoni. Qui si trovano alcuni dei più spettacolari esempi di architettura in mattoni crudi al mondo, tra cui la meravigliosa moschea di Al-Muayyadd e le immense porte decorate delle antiche dimore nobiliari. Vicino a San’a si trova il Dar al Hajar, un palazzo di 5 piani costruito sulla punta di una roccia.

Nelle montagne centrali, la splendida città di Shiba’am svela un altro gioiello architettonico: torri di mattoni di fango alte fino a 40 metri che si elevano sulle pareti ripide di un’impervia gola. Un tempo dimora della dinastia reale yemenita, queste fortificazioni bizzarre sembrano scolpite direttamente dalla roccia dai venti del deserto.

Conosciuta come la “Manhattan del deserto”, Shiba’am è un esempio straordinario di architettura antica che si fonde con il paesaggio desertico circostante. Questi edifici, che possono raggiungere fino a 11 piani di altezza, sono stati costruiti utilizzando una tecnica che ha permesso loro di resistere per secoli. Una miscela di terra, fieno e acqua veniva modellata in forma di mattone e lasciata a cuocere al sole per giorni. Questo metodo non solo forniva materiali da costruzione resistenti ma anche un isolamento termico efficace contro il calore torrido del deserto.

Shibam non è solo un sito UNESCO per la sua architettura unica, ma è anche un simbolo della resilienza dello Yemen. Nonostante le sfide poste dal clima e dalle condizioni politiche, Shibam rimane un luogo di orgoglio nazionale e un must per qualsiasi viaggiatore interessato alla storia e all’architettura.

Nell’entroterra, le città di Saywun e Tarim attirano i visitatori con i loro palmeti e le antiche kasbah di fango, mentre l’isola disabitata di Al-Ikhwan offre un’oasi di pace immacolata. E poi ci sono le rovine dell’antica città-stato di Marib, con il suo imponente edificio di pietra noto come la Diga di Marib, e le torreggianti fortezze diroccate di Baraqish. Qui, tra i resti archeologici, è possibile rivivere l’epopea dei regni sabei e himyariti che una volta dominavano questa regione.

Per gli amanti della natura, lo Yemen offre meraviglie altrettanto incantevoli. L‘isola di Socotra, nel Mar Arabico, è un vero paradiso botanico, con centinaia di specie endemiche di vegetali e alberi dal profilo contorto. Le sue spiagge dorate e le acque cristalline ospitano barriere coralline rigogliose e ricche di vita marina tropicale. Le spiagge di Qalansiyah e Shoab offrono paesaggi mozzafiato e un’occasione per rilassarsi e ammirare la bellezza naturale del paese.

 

I grattacieli di fango dello Yemen rappresentano un’autentica meraviglia mondiale, un’incredibile testimonianza dell’ingegno umano e dell’armonia con la natura. Ma sono anche simboli di un paese dalle mille sfaccettature, un gioiello nascosto dell’Arabia che attende solo di essere riscoperto dai viaggiatori più audaci e curiosi.