L’artista Kim Simonsson crea “persone di muschio” (Moss People). Le sue ceramiche uniche combinano il gres lavorato a mano che viene dipinto e poi punteggiato con fibra di nylon, facendo sembrare le sculture ricoperte di licheni.
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Questo approccio avvincente è reso ancora più incisivo a causa della sua materia; crea bambini a grandezza naturale in vari ensemble e personalità. Nel tempo, i personaggi hanno occupato numerose mostre e installazioni, incluso essere collocati nella campagna finlandese dove sembrano stranamente a casa.
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Le cifre convincenti di Simonsson creano più domande di quante risposte danno. Ogni bambino ha una chiara personalità distinta, e ci resta da inventare la loro storia passata e determinare cosa significa la loro corona di piume, o perché sono vestiti con un costume da astronauta. Alcuni hanno un linguaggio del corpo che trasmette lutto, determinazione o persino indignazione. L’artista non offre maggiori informazioni, a parte le apparenze delle figure, ma suggerisce chiamando i personaggi con nomi descrittivi. Il bambino cosmonauta, ad esempio, è noto come “l’astronauta mimetico”.
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Anche se non ci resta che applicare i nostri pensieri su Moss People di Simonsson, il suo libro Tales of the Moss People potrebbe offrire qualche spunto. Presenta la scrittura del gallerista Veikko Halmetoja e “dà voce, pensieri e sentimenti ai membri della tribù Moss People, che sembrano magicamente vivi nonostante la loro immobilità”. Il libro è disponibile sul sito web di Simonsson.

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.