World Photography Organization e da Sony hanno rivelato i nominativi dei vincitori dei National Award della competizione Sony World Photography Awards 2022.
Contest fotografico organizzato annualmente per supportare le comunità fotografiche locali in tutto il mondo, che ha visto quest’anno la partecipazione di 61 paesi, per un totale di ben 340.000 immagini inviate da 211 territori , di cui oltre 170.000 sono state quelle scrutinate per selezionare i vincitori del concorso.
Novità degli Awards di quest’anno è l’iniziativa Latin America National Awards, nuovo formato che punta i riflettori sulla comunità fotografica vivace e variegata di questa regione del mondo. Ricomprende i talenti di tutta l’America Centrale, del Sud America e del Messico i Latin American National Awards premiano il primo, il secondo e il terzo posto e una rosa di sei fotografi.
Mentre i vincitori assoluti del concorso Student, Youth, Open e Professional del Sony World Photography Awards 2022 saranno annunciati il 12 aprile 2022 e, come sempre, saranno esposti nell’ambito della mostra alla Somerset House a Londra dal 13 aprile al 2 maggio 2022).
Per ulteriori informazioni sui vincitori e le liste ristrette potete visitare il sito internet dell’organizzatore.
Fra i vincitori del National Award di quest’anno c’è anche un italiano, Antonino Pellicano, nato nel 1958 a Reggio Calabria, che ha iniziato a dedicarsi alla fotografia da autodidatta e, grazie a un’instancabile pratica, persegue questa carriera da 25 anni.
Sono molto felice di questo riconoscimento che va ad aggiungersi ad altri risultati importanti ottenuti con la serie precedente, ‘The last dance’, che ha vinto il concorso Black and White 2020 di Lensculture Juror’s Picks.
Delle 65 premiate, vi presentiamo sotto una selezione di 15 immagini tra quelle che più sono piaciute alla redazione di No#News.















Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.