Dicono che un’immagine vale più di mille parole, ma che dire di decine di immagini? Da oltre 50 paesi? Per circa due anni, il fotografo italiano Gabriele Galimberti ha fatto visita a bambini e bambine di tutto il mondo per catturarne un ritratto, insime al loro bene più prezioso: i loro giocattoli. Questo dolce e delicato lavoro è poi confluito nel libro Toy Stories: Photos of Children from Around the World and Their Favorite Things.
Dal Texas all’India, dal Malawi alla Cina, all’Islanda, al Marocco e alle Fiji, Galimberti è riuscito a immortalare la gioia spontanea e naturale che unisce i bambini nonostante i loro diversi background. Che il bambino possieda una vera flotta di auto in miniatura o solo una singola scimmia di pezza, l’orgoglio che dimostrano è commovente, divertente e stimolante.
“Ho iniziato questo progetto quasi per caso!” afferma Galimberti. “La prima foto che ho scattato per questa serie è stata in Toscana, è quella con la ragazza e le mucche sullo sfondo. È la figlia di uno dei miei migliori amici. Mi ha chiesto di fotografarla, quindi sono andato a casa loro. Lei stava giocando con le mucche. Ho pensato che la situazione fosse davvero bella e così ho deciso di fare una foto di quel momento. Le ho chiesto di posare insieme ai suoi giocattoli e con le mucche sullo sfondo. Poi ho apprezzato molto il risultato e alcuni mesi dopo, quando ho avuto la possibilità di iniziare il mio viaggio intorno al mondo, ho deciso di fare lo stesso tipo di foto in ogni paese che stavo per visitare .
Il viaggio di Gabrile è avvenuto tra il 2012 ed il 2013, quando per la rivista D La Repubblica stava scrivendo una storia sul CouchSurfing visitando così 58 paesi utilizzando la piattaforma di scambio gratuito di posti letto. Ogni settimana aveva una pagina sulla rivista per raccontare il suo viaggio e pubblicava un ritratto del couchsurfer che lo ospitava in quel momento.
Tutti i bambini che ho fotografato sono in qualche modo collegati ai couchsurfer che mi hanno ospitato. Sono i loro figli, i loro nipoti o semplicemente i loro vicini.
I bambini sembrano a loro agio e rilassati nelle foto e probabilmente è perché Galimberti si è preso il tempo per guadagnarsi la loro fiducia. Principalmente giocando con loro.
“Sono stato davvero sorpreso di vedere quanto sia stato facile per i bambini capire il mio progetto!”
Passava da un paio d’ore a un’intera giornata a conoscere i bambini prima di ritrarli. Si possono vedere molte differenze nelle foto ma la cosa che tutti loro hanno in comune, secondo Galimberti, è che adorano giocare.
Chiwa, 4 anni, Mchinji, Malawi
Rivaldo Fesna, 5 anni, Port-Au-Prince , Haiti
Tangawizi, 3 anni, Keekorok, Kenya
Maudy, 3 anni, Kalulushi, Zambia
Kafele, 5 anni, Mkanda, Malawi
Bothe, 4 anni, Maun, Botswana
Porjai, 3 anni, Bangkok, Thailand
Virginia, 5 anni, American Fork, Utah
Alessia, 5 anni, Castiglion Fiorentino, Italy
Bethsaida, 6 anni, Port-Au-Prince, Haiti
Zi Yi, 3 anni, Chongquing, China
Taha, 4 anni, Beirut, Lebanon
Ernesto, 3 anni, Firenze, Italy
Naya, 3 anni, Managua, Nicaragua
Lauren, 6 anni, Muskoka, Canada
Callum, 4 anni, Fairbanks, Alaska
Talia, 5 anni, Timimoun, Algeria
Allenah, 4 anni, El Nido, Philippines
Puput, 4 anni, Ubud, Bali
Julia, 3 anni, Tirana, Albania
Norden, 5 anni, Sidi Benzarne, Morocco

Viaggiatore iperattivo, tenta di sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner.
L’opera preferita tuttavia è la Tosca, la quale si narra, ma non vi sono prove certe, lo abbia commosso fino alle lacrime…