C’è un oggetto che ci segue ovunque, che non abbandoniamo mai, nemmeno quando passiamo da una stanza all’altra di casa. Non è un portafortuna, né un gioiello di famiglia. È lo smartphone, e per gli italiani è diventato molto più di un dispositivo tecnologico: è un compagno di vita, un rifugio emotivo, uno scrigno di memorie.
Lo rivela una ricerca condotta da SWG per Swappie su un campione di mille persone tra i 18 e i 64 anni. I dati raccontano una relazione intima e complessa: il 56% degli intervistati usa il telefono per affrontare la solitudine, il 70% lo considera un alleato contro la noia. Ma c’è di più. Il 71% lo porta con sé da una stanza all’altra, il 45% lo pulisce prima di appoggiarlo, il 34% prova sicurezza solo ad averlo sott’occhio.
Quando cambiare telefono diventa un addio
Separarsi dal vecchio smartphone non è mai facile. Solo due italiani su cinque riescono a passare con disinvoltura a un nuovo dispositivo. Gli altri vivono il momento con emozioni contrastanti: il 27% teme di perdere qualcosa di importante, il 13% prova malinconia, il 21% vive il cambio come un gesto simbolico legato a una svolta personale.
Non sorprende che quasi otto italiani su dieci conservino i vecchi telefoni nei cassetti. Dietro questa abitudine non ci sono solo ragioni pratiche, ma un vero e proprio attaccamento affettivo. Per circa uno su due, episodi importanti della vita – viaggi, relazioni, momenti di crescita – sono legati al dispositivo posseduto in quel periodo. Soprattutto i giovani tra 18 e 34 anni considerano lo smartphone un archivio digitale della propria identità.
Quasi la metà degli intervistati (49%) prova disagio all’idea di vedere il proprio vecchio telefono nelle mani di qualcun altro. Per questo, quando decidono di venderlo o donarlo, il 60% cerca un interlocutore affidabile che tuteli non solo la privacy, ma anche quel legame intangibile che si è creato nel tempo.
La sostenibilità resta una sfida
Accanto all’emotività cresce la consapevolezza ambientale. Il 73% degli italiani sa che dovrebbe adottare comportamenti più responsabili per contrastare l’inquinamento da rifiuti elettronici. Tuttavia solo uno su quattro afferma di avere davvero a cuore la questione. L’e-waste resta un’emergenza percepita ma sottovalutata, soprattutto dagli over 55, mentre i giovani sembrano più distaccati, forse assuefatti dalla velocità con cui la tecnologia si rinnova.

No#News Magazine è il periodico dell’ozio, non nell’accezione oblomoviana del temine, ma piuttosto in quella dell’Antica Roma dell’otium, ovvero del tempo (libero) da impiegare in attività di accrescimento personale. L’ozio, quale uso ponderato del tempo.
Una luogo di analisi e dibattito (senza essere troppo pomposi) sulle numerose sfaccettature e forme che la cultura può assumere e della pienezza di emozioni che questa può dare.
Una rivista che osserva e narra il fermento delle “nove arti” e che indaga la società odierna al fine di fornire approfondimenti meditati e di lungo respiro.




































